Olginate: buoni riscontri per Ghost Town in via Moronata, ma Consonno preoccupa già

Che sia stata una prima e un'ultima volta? Magari no, ma in ogni caso sarà solo il tempo a dirlo. È chiaro, comunque, che il festival Ghost Town come lo si è visto in questo fine settimana era ben lontano dalla sua versione migliore (o quantomeno da quella "originale"), per quanto gli organizzatori non abbiano ridotto il loro impegno ma, al contrario, abbiano investito ancora più energie per resistere alle difficoltà e dare vita a una serie di proposte altrettanto coinvolgenti.
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Con il borgo fantasma di Consonno ancora "off limits" - e già in una pericolosa situazione di degrado secondo i volontari, a poco più di due mesi dalla decisione della proprietà dell'area di bloccare tutti gli eventi - la principale iniziativa estiva dell'ASD Sbanda Brianza si è spostata per la prima volta nella zona industriale di Olginate, in via Moronata, grazie al sostegno dell'Officina Bonacina che ha messo a disposizione il proprio piazzale e un ampio prato, nel contesto del Parco Adda Nord che si è rivelato perfetto anche per i campeggiatori.
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Niente freeride, dunque (banalmente perché non c'era nessuna strada dove poter scendere a tutta velocità con i longboard, ovvero la disciplina al centro dell'attività di Sbanda Brianza). Ma il fine settimana - iniziato in realtà già venerdì sera con musica live e dj set - ha comunque avuto come protagonista lo sport, grazie a una parete di arrampicata alta sette metri, aperta a grandi e piccini, nonché ai contest di skateboard e monopattino, a cui si sono affiancate altre attività come laboratori di street art per bambini, yoga e longboard dancing, in una cornice appunto decisamente diversa da quella di Consonno ma che comunque si è ritenuto potesse sposare bene lo spirito di Sbanda Brianza.
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Il tutto, con il patrocinio del Comune di Olginate e di Regione Lombardia, con un buon successo in termini di presenze, soprattutto nel corso delle serate di venerdì e sabato che, grazie a bar, cucina e buona musica, hanno saputo attirare centinaia di giovani.

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"Si è trattato chiaramente di un piano B, in una location comunque adatta alle nostre esigenze ma molto diversa da quella a cui eravamo abituati: nonostante tutto siamo soddisfatti, i riscontri sono stati positivi" ha commentato Matteo Dell'Orto, presidente di Sbanda Brianza. "Purtroppo la situazione di Consonno non sembra destinata a sbloccarsi, motivo per cui stiamo valutando seriamente l'ipotesi di trovare un altro spot fisso per la pratica del longboard, per non doverci poi muovere di volta in volta. Resta la grande amarezza per come sono andate le cose: nel borgo si vede già la differenza - in negativo - da quando ci è stato impedito di frequentarlo e di mantenerlo in ordine, con un degrado sempre più evidente anche solo in termini di sporcizia e rifiuti abbandonati".
"Possibile che tutto ciò che abbiamo fatto negli ultimi anni - più di dieci ormai - non sia bastato?", la sua chiosa carica di amarezza. "Davvero si vuole lasciare Consonno al suo destino? A questo punto non si preannuncia nulla di buono…".
B.P.
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