Bellano: a Tedoldo sono tornate le pecore, per recuperare il pascolo
Tornano a popolarsi gli alpeggi bellanesi. Con una novità. La monticazione non ha riguardato solo vacche, ma anche un gregge di pecore che, per la prima volta, da anni e anni, ha raggiunto nei giorni scorsi Tedoldo, dove trascorrerà l'estate.
Per la precisione si tratta di 300 ovini di Mirko Manzoni, allevatore di Cortenova Valsassina, con un'idea ben precisa: "riportare il pascolo a ciò che era in passato. Le pecore, per la loro dimensione più piccola dei bovini, brucano l'erba in maniera diversa e riescono a raggiungere luoghi in cui le mucche non arrivano", spiega il proprietario degli animali, già intenti a svolgere il “compito” assegnato loro.

Felci e ginestre negli ultimi anni hanno visto il sopravvento sul pascolo che era stato abbandonato: con il contributo del gregge e il lavoro del conduttore questo luogo dovrebbe tornare come un tempo, tenendo comunque conto "che ci vorrà sicuramente più di un anno, una stagione non basta", chiarisce il valsassinese che si è già comunque portato avanti lavorando a Tedoldo anche durante l'inverno per eliminare diverse piante così da permettere all'erba verde, caratteristica del luogo, di riprendere a crescere, avendo la meglio sugli infestanti.
Mucche, invece, come ogni anno, protagoniste a Camaggiore come all'Alpe Chiaro. Nel primo alpeggio sono tornate le vacche di Donato Gobbi di Piantedo: con il loro latte riprenderà la produzione estiva di ricotta, formaggio e caprino di latte vaccino.

Da venerdì scorso, invece, la seconda località ospita altre bovine valtellinesi, per la precisione da Tartano: è la mandria di Oscar Fondrini che, con la sua famiglia, rimarrà “in quota” tutta estate, preparando anch'egli formaggio, ricotta e burro, mentre gli animali anche in questo caso contribuiranno a “tener pulito” l'alpeggio.
Per chi volesse vedere da vicino gli animali e degustare i prodotti a chilometro zero, il tour tutto bellanese è sicuramente interessante, godendo di splendidi paesaggi e di sapori genuini.


Felci e ginestre negli ultimi anni hanno visto il sopravvento sul pascolo che era stato abbandonato: con il contributo del gregge e il lavoro del conduttore questo luogo dovrebbe tornare come un tempo, tenendo comunque conto "che ci vorrà sicuramente più di un anno, una stagione non basta", chiarisce il valsassinese che si è già comunque portato avanti lavorando a Tedoldo anche durante l'inverno per eliminare diverse piante così da permettere all'erba verde, caratteristica del luogo, di riprendere a crescere, avendo la meglio sugli infestanti.

Da venerdì scorso, invece, la seconda località ospita altre bovine valtellinesi, per la precisione da Tartano: è la mandria di Oscar Fondrini che, con la sua famiglia, rimarrà “in quota” tutta estate, preparando anch'egli formaggio, ricotta e burro, mentre gli animali anche in questo caso contribuiranno a “tener pulito” l'alpeggio.

M.A.