Valmadrera: con una tesi sul carcinoma ovarico Anna Spreafico vince il premio Ultreya

È stato assegnato ad Anna Spreafico, 26 anni residente a Molteno, il Premio Ultreya 2025, riconoscimento conferito ogni anno, in memoria del dottor Luca Magistris, all'autore di una tesi che sappia distinguersi per impegno scientifico, originalità e legame con il territorio.
La cerimonia di premiazione si è svolta mercoledì 25 giugno e ha rappresentato non solo un’occasione per riconoscere il merito accademico, ma anche per valorizzare chi, con il proprio lavoro di ricerca, contribuisce a migliorare la conoscenza di tematiche complesse e spesso trascurate.
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Laura Magistris, Mario Tavola, Anna Spreafico, Cesare Colombo e Antonio Rusconi

Durante l’evento è stato riservato spazio al dottor Mario Tavola, già primario al Manzoni, al fianco di Luca Magistris. Insieme ad altri volontari, tra le altre cose, è impegnato nel portare aiuti umanitari in Ucraina; collabora inoltre con l’Istituto Mario Negri su progetti di ricerca volti alla rianimazione e al miglioramento delle condizioni delle terapie intensive, al cui sostegno quest'anno il Fondo Ultreya ha scelto di destinare le risorse che annualmente destina a iniziative di carattere benefico.
I ricercatori sono in grado di produrre modelli il cui fine è quello di ottimizzare i percorsi terapeutici in terapia intensiva. Il gruppo nazionale presente dal 1989, basato sul volontariato clinico, lavora da anni con l’obiettivo di raccogliere dati per migliorare la cura dei pazienti. Dal 2005 ha partecipato a un bando pubblico per lo sviluppo di una cartella clinica informatizzata. Uno dei progetti principali, iniziato prima della pandemia da Covid-19, riguarda l’analisi dei dati relativi all’appropriatezza nell’uso delle risorse: risorse sanitarie proporzionate ai reali bisogni dei pazienti, evitando sprechi e valorizzando ogni intervento. L’idea è entrare nel dettaglio dei dati per costruire modelli predittivi che consentano di ragionare sul corretto utilizzo delle risorse, non in sanità generale ma specificamente nella terapia intensiva. Questi modelli, sviluppati anche con il supporto dell’intelligenza artificiale, nascono proprio dai dati raccolti nel tempo. Il dottor Tavola conosceva bene Luca Magistris e con lui ha lavorato a lungo.
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Il sindaco, Cesare Colombo, presente alla cerimonia, ha dichiarato: «Contento di essere qui, è una tradizione del bene. Da un ricordo ricavare la forza di creare qualcosa di nuovo. Continuare ogni anno a generare qualcosa di buono, di vero, che possa influire sulla vita delle persone».
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La dottoressa Anna Spreafico

Laureata in Medicina presso l’Università di Milano-Bicocca il 3 luglio 2024, oggi Anna è al primo anno di specializzazione in Ginecologia e Ostetricia all’Ospedale di Lecco. Nei prossimi mesi si sposterà a Monza, dove continuerà a lavorare su un progetto che l’ha vista già profondamente coinvolta: la sua tesi di laurea, infatti, è il punto di partenza di un percorso che intende proseguire. E' dedicata al carcinoma ovarico ad alto grado in stadio avanzato, una forma particolarmente aggressiva di tumore spesso diagnosticata solo in fase metastatica. Lo studio si è concentrato sul ruolo delle mutazioni genetiche nei geni BRCA1 e BRCA2, aprendo la strada a percorsi terapeutici mirati, come le terapie di mantenimento post intervento. La ricerca ha inoltre evidenziato come la conoscenza della mutazione genetica possa guidare strategie di prevenzione personalizzata, migliorando sia la sopravvivenza sia la qualità della vita delle pazienti.
Condotto tra il 2018 e il 2020 su un database di casi reali degli ospedali di Lecco e San Gerardo di Monza, lo studio è stato coordinato con la supervisione del dottor Antonio Pellegrino, e ha offerto una fotografia concreta, lontana dai protocolli ideali degli studi clinici, di come si affronta questa patologia nella pratica quotidiana.
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A proposito del premio, la dottoressa Spreafico racconta: «Ricevere questo riconoscimento significa per me avere la conferma di essere nella giusta direzione. A volte è difficile il lavoro che facciamo, non solo in termini pratici o teorici, ma anche dal punto di vista umano. È complicato capire se ciò che facciamo è il giusto, sia per il paziente che per noi stessi. Ricevere un premio che riconosce uno studio sperimentale come la mia tesi di laurea ci dice che forse stiamo impostando il nostro percorso in modo proficuo, per il bene del paziente e per il nostro futuro professionale e personale. Questo è un punto importante per noi che ci esponiamo ogni giorno».
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Laura Magistris, durante la cerimonia, ha sottolineato come «il sorriso, la freschezza e l’entusiasmo di Anna abbiano colpito tutti». La premiata stessa ha raccontato anche la difficoltà di questo passaggio: «Da studente a specializzando c’è un cambiamento emotivo importante. Gestire un paziente che va male è difficile, soprattutto quando si è in un momento personale delicato e si teme di non riuscire a dare il meglio di sé».
Il presidente del Fondo di comunità di Valmadrera, Antonio Rusconi, ha ricordato il legame con Luca Magistris, medico anestesista scomparso prematuramente: «Tradizione significa consegnare e affidare, e noi consegniamo e affidiamo il desiderio di fare del bene che Luca aveva. Ringrazio la stampa che per una volta diffonde buone notizie. Luca ha colpito anche la stampa locale».
Durante la cerimonia è stato consegnato ad Anna, oltre alla targa e al premio in denaro, un libro dal titolo “Il testamento di Luca”, un volume di settanta pagine che raccoglie immagini significative della vita del dottor Magistris accompagnate da riflessioni ispirate dal suo cammino.
G.D.
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