Calolzio, resilienza e lotta al bullismo: la storia di Giada Canino ora in un libro

Tutto è nato la scorsa estate, dall'incontro casuale a Catanzaro con una stimata professionista che ha preso tanto a cuore la sua storia al punto da volerla mettere su carta. Giada Canino, la giovane calolziese ipovedente e con sindrome di Down che negli anni è diventata un simbolo di forza, resilienza e lotta contro i pregiudizi, è ora protagonista anche di un libro, una pubblicazione snella e scorrevole di un centinaio di pagine scritta con l'avvocato Claudia Conidi Ridola ed edita da Mursia, in uscita in tutte le librerie il prossimo 8 agosto ma già disponibile per la prenotazione su Amazon.
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La copertina del libro

Ormai 19enne, in cerca di un impiego dopo aver ottenuto la qualifica di addetta alle vendite all'Istituto superiore "Lorenzo Rota" di Calolziocorte, Giada è più volte balzata agli onori delle cronache negli ultimi anni sia, da un lato, per quel talento che l'ha portata a vincere titoli nazionali ed europei nella Danza Paralimpica, la sua più grande passione, con tanto di argento vinto qualche mese fa ai Giochi Mondiali Invernali Special Olympics, sia, dall'altro, per alcuni spiacevoli episodi di cyberbullismo di cui suo malgrado è rimasta vittima, ricevendo commenti sgradevoli e insulti che però con la sua determinazione ha saputo combattere fino a diventare una vera e propria "testimonial" dell'impegno per dire no a ogni forma di discriminazione, violenza e aggressione, dentro e fuori gli ambienti scolastici.
"Eravamo in vacanza a Catanzaro, la terra di cui sono originario, quando abbiamo conosciuto l'avvocato Conidi, che si è subito appassionata alla storia di Giada al punto da chiedermi il permesso di provare a scriverci un libro" ci ha raccontato papà Elio, a sua volta noto sul nostro territorio per la sua "battaglia" a favore dei diritti dei ragazzi diversamente abili e delle loro famiglie, che nel 2015 si era incatenato fuori dalla scuola del Pascolo per denunciare la mancata nomina di un'insegnante di sostegno per la figlia. "L'ho aiutata stendendo una prima bozza, e già a marzo mi aveva comunicato di aver finito. Ci siamo quindi messi alla ricerca di una casa editrice che potesse essere interessata alla pubblicazione e abbiamo subito ottenuto il "sì" della milanese Mursia".
"Bulldown - Storia di Giada" il titolo del libro, nel quale la 19enne - presentata come "la testimonianza vivente di come passione e determinazione possano trasformare ogni ostacolo in un trampolino di lancio" - parla di se stessa in prima persona, ripercorrendo con orgoglio il suo ancor breve cammino fin da quando, ancora nella pancia della mamma, aveva "sentito" un medico suggerire ai suoi genitori di prendere in considerazione l'ipotesi di un aborto. Tra le pagine, poi, la sua lotta contro bullismo e cyberbullismo - subìto tra la scuola e il mondo dei social, dunque sia da conoscenti che da codardi "leoni da tastiera" -, i successi nella danza di cui giustamente va molto orgogliosa e le tante piccole grandi difficoltà incontrate nella vita quotidiana. Difficoltà che Giada, con il sostegno della sua famiglia, ha sempre saputo affrontare di petto, con coraggio, energia e consapevolezza nei propri mezzi al di là dei suoi limiti, nell'impegno a costruire, a modo suo, una società più inclusiva, ma anche rispettosa di fragilità e diversità.
Il libro - come sottolinea la casa editrice - non è dunque una semplice biografia, "ma un racconto fonte di ispirazione per chiunque si senta fuori posto, escluso o incompreso", una testimonianza forte di vita vera che ora Giada e i suoi genitori intendono portare soprattutto nelle scuole. "Abbiamo già avuto modo di partecipare a un primo incontro nei mesi scorsi a Matera, dove abbiamo proprio avuto la sensazione che il messaggio sia davvero arrivato ai ragazzi" ha commentato ancora Elio Canino. "Adesso abbiamo già in programma alcuni eventi di presentazione del libro tra Calolziocorte e Vercurago, più altri di cui renderemo noti i dettagli prossimamente. La notizia della pubblicazione è giunta anche all'orecchio del Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli, molto sensibile a queste tematiche, che sicuramente ci aiuterà nella promozione".
"Di bullismo, del resto, è giusto e importante parlare sempre, in tutti i modi, per costruire insieme una cultura di rispetto e autentica inclusione", la chiosa.
B.P.
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