Palio di Lecco: in pochi per il nascondino, vince Acquate
Alla fine, a giocare, si sono presentate meno di 40 persone. Non un successone, dunque, attendendone almeno dieci per ciascun rione e dunque 150 in tutto. Palio di Lecco, quindi, "in piccolo" quello andato in scena questa mattina in piazza Garibaldi, dove Acquate, alla fine, ha vinto il primo torneo di nascondino aggiudicandosi i remi ed il bastoncino da trekking decorati per l'occasione da Afran, quale omaggio alla città di Lecco.
“Nei remi – spiega infatti l'artista - si immagina lo splendido lago, così ancorati al passato ma così attuali per rimarcare la fatica, indispensabile per raggiungere nuovi traguardi. Nel bastone da trekking c'è riflesso il Resegone e tutte le fantastiche montagne che circondano la città, disegnando quel panorama prealpino che la rende unica. Entrambi sono strumento di mobilità ad auspicio che il percorso che si sta iniziando sia lungo e sereno. Renzo e Lucia – aggiunge ancora in riferimento ai volti raffigurati sui remi – sono simboli profondamente radicati nel tessuto e nella cultura di Lecco, così come i colori e lo stemma della città che la presenza dell'oro rende ancora più regali. Lecco è il passato, Lecco è il presente, Lecco sarà il futuro”.

Il “Palio” verrà conservato da settembre dalla scuola primaria di Acquate, in attesa di essere rimesso in gioco l'anno prossimo, rendendo nuovamente protagonisti i piccoli alunni, già chiamati a partecipare all'iniziativa non da giocatori ma quali autori dei nuovi stemmi dei rioni cittadini, ridisegnati per l'occasione e presentati sabato sera prima di lasciare spazio, sempre in piazza Garibaldi, alla musica e alla società.

Del resto, scopo ultimo dell'iniziativa era quello di provare a ricreare senso di comunità. Non azzeccatissima, si è rilevata, forse, in questo senso, la scelta del nascondino, gioco decisamente poco attrattivo viste le adesioni raccolte.


Il “Palio” verrà conservato da settembre dalla scuola primaria di Acquate, in attesa di essere rimesso in gioco l'anno prossimo, rendendo nuovamente protagonisti i piccoli alunni, già chiamati a partecipare all'iniziativa non da giocatori ma quali autori dei nuovi stemmi dei rioni cittadini, ridisegnati per l'occasione e presentati sabato sera prima di lasciare spazio, sempre in piazza Garibaldi, alla musica e alla società.

Del resto, scopo ultimo dell'iniziativa era quello di provare a ricreare senso di comunità. Non azzeccatissima, si è rilevata, forse, in questo senso, la scelta del nascondino, gioco decisamente poco attrattivo viste le adesioni raccolte.
