Mandello: festa finale per il Grest, con il pensiero a don Filippo
Con una festa finale e un partecipato “giro pasta” a cui hanno aderito 240 persone, si è chiuso venerdì 27 giugno a Mandello del Lario "Toc toc", il Grest 2025 che ha coinvolto 280 ragazzi e 120 animatori. L'evento conclusivo, che si è tenuto presso la struttura del Sacro Cuore, è stato pensato anche per aiutare con un gesto concreto don Filippo Macchi, che nella comunità ha ricoperto l'incarico di vicario dal 2006 al 2012. Oggi missionario diocesano a Mirrote in Mozambico, è stato provato da un recente incendio che ha distrutto la chiesa locale dove opera.
“Un grandissimo ringraziamento dal profondo del cuore agli amici di Mandello che hanno pensato a noi per la festa di fine Grest", il messaggio giunto a Mandello dal sacerdote. "Siamo lontani ma vedo con piacere che le distanze non sono un problema. Il 30 maggio per noi è stata una notte terribile, ancora di più per la gente di qui. La chiesa era il simbolo della storia di questa terra, una chiesa antichissima (eretta nel '67) e grandiosa. Ha passato tante disgrazie, adesso l'incendio ha distrutto completamente il tetto e dovremo fare un lavoro grande e urgente per rimetterla in sesto. Siamo ancora in fase di preventivi, ma le cifre girano intorno ai centomila euro che in Italia sono molti e per noi sono una cifra insostenibile. Probabilmente faremo il lavoro in due fasi, ci metteremo anni, prima delle piogge dobbiamo coprire questa struttura che comunque è solida. La nostra grande preoccupazione è coinvolgere la gente della parrocchia: purtroppo il rischio di aspettare l'aiuto dal cielo senza mettersi in gioco è grande. Stiamo facendo leva sul loro orgoglio perché ciascuno faccia la sua parte. Da subito vi ringraziamo tanto e speriamo che il Grest sia stato una bella occasione di sentirvi uniti. Divertitevi e fare sempre parte di questa Grande famiglia che è l'oratorio”.
“Un grandissimo ringraziamento dal profondo del cuore agli amici di Mandello che hanno pensato a noi per la festa di fine Grest", il messaggio giunto a Mandello dal sacerdote. "Siamo lontani ma vedo con piacere che le distanze non sono un problema. Il 30 maggio per noi è stata una notte terribile, ancora di più per la gente di qui. La chiesa era il simbolo della storia di questa terra, una chiesa antichissima (eretta nel '67) e grandiosa. Ha passato tante disgrazie, adesso l'incendio ha distrutto completamente il tetto e dovremo fare un lavoro grande e urgente per rimetterla in sesto. Siamo ancora in fase di preventivi, ma le cifre girano intorno ai centomila euro che in Italia sono molti e per noi sono una cifra insostenibile. Probabilmente faremo il lavoro in due fasi, ci metteremo anni, prima delle piogge dobbiamo coprire questa struttura che comunque è solida. La nostra grande preoccupazione è coinvolgere la gente della parrocchia: purtroppo il rischio di aspettare l'aiuto dal cielo senza mettersi in gioco è grande. Stiamo facendo leva sul loro orgoglio perché ciascuno faccia la sua parte. Da subito vi ringraziamo tanto e speriamo che il Grest sia stato una bella occasione di sentirvi uniti. Divertitevi e fare sempre parte di questa Grande famiglia che è l'oratorio”.
