Scandalo cyberbullismo in Giunta: l'assessore si dimetta
Mentre il Comune promuoveva i Patti Digitali per l’uso responsabile dei social, un assessore della Giunta, nascosto dietro il falso profilo Anonimo582, elogiava la propria Amministrazione insultando cittadini — spesso elettori delusi — colpevoli solo di aver espresso critiche legittime.
Quel profilo, scopriamo oggi con sconcerto, apparteneva all’Assessore Alessandra Durante: la stessa che le minoranze hanno più volte segnalato per iperattivismo online e disinteresse per l’aula consiliare. Mai avremmo immaginato un simile degrado istituzionale: un membro di Giunta che, sotto mentite spoglie, attacca i cittadini e si incensa da sola.
Ma il peggio doveva ancora venire.
Poche ore dopo, colta con le mani nel sacco, l’assessore ha tentato una patetica autodifesa con un post strappalacrime (ovviamente sui social!), fingendo scuse che non convincono nessuno. Troppo tardi, troppo poco. E soprattutto troppo grave.
Ricordiamo che Alessandra Durante detiene le deleghe al digitale e all’educazione familiare. Eppure, mentre predica l’educazione online, pratica il cyberbullismo e la diffusione di fake news. Tutto a spese dei lecchesi, finanziando progetti che oggi mostrano il loro vero volto di pura propaganda.
Ci chiediamo: il Sindaco sapeva? È a conoscenza delle attività dei suoi assessori che, nell’ombra, insultano i cittadini per difendere i colleghi?
Noi tutti facciamo parte pro tempore delle Istituzioni, ed i comportamenti inadeguati screditano in primo luogo le stesse Istituzioni che rappresentiamo agli occhi dei cittadini che ne sono i reali detentori, un valore che prescinde l’appartenenza politica ed è alla base di ogni vera democrazia.
Assessore Durante, ci risparmi l’ennesima farsa. Dimostri, almeno una volta in cinque anni, senso delle istituzioni. Non ci costringa a chiederle in aula ciò che dovrebbe già essere evidente a tutti: si faccia da parte. Ora.
Quel profilo, scopriamo oggi con sconcerto, apparteneva all’Assessore Alessandra Durante: la stessa che le minoranze hanno più volte segnalato per iperattivismo online e disinteresse per l’aula consiliare. Mai avremmo immaginato un simile degrado istituzionale: un membro di Giunta che, sotto mentite spoglie, attacca i cittadini e si incensa da sola.
Ma il peggio doveva ancora venire.
Poche ore dopo, colta con le mani nel sacco, l’assessore ha tentato una patetica autodifesa con un post strappalacrime (ovviamente sui social!), fingendo scuse che non convincono nessuno. Troppo tardi, troppo poco. E soprattutto troppo grave.
Ricordiamo che Alessandra Durante detiene le deleghe al digitale e all’educazione familiare. Eppure, mentre predica l’educazione online, pratica il cyberbullismo e la diffusione di fake news. Tutto a spese dei lecchesi, finanziando progetti che oggi mostrano il loro vero volto di pura propaganda.
Ci chiediamo: il Sindaco sapeva? È a conoscenza delle attività dei suoi assessori che, nell’ombra, insultano i cittadini per difendere i colleghi?
Noi tutti facciamo parte pro tempore delle Istituzioni, ed i comportamenti inadeguati screditano in primo luogo le stesse Istituzioni che rappresentiamo agli occhi dei cittadini che ne sono i reali detentori, un valore che prescinde l’appartenenza politica ed è alla base di ogni vera democrazia.
Assessore Durante, ci risparmi l’ennesima farsa. Dimostri, almeno una volta in cinque anni, senso delle istituzioni. Non ci costringa a chiederle in aula ciò che dovrebbe già essere evidente a tutti: si faccia da parte. Ora.
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