Primaluna: festa per gli anniversari di don Cesare e don William
E’ iniziata con l’accensione del globo in ricordo del martirio dei santi Pietro e Paolo la messa in chiesa a Primaluna ieri mattina. La celebrazione ha visto la presenza all'altare di don William Abbruzzese, don Gabriele Carena e don Cesare Gerosa. Quest’ultimo ha festeggiato proprio ieri i 50 anni di ordinazione.
Durante l’omelia non ha voluto parlare della sua vita da sacerdote ma per prima cosa ha ricordato come don Gabriele proprio “58 anni fa ha celebrato la prima messa e don William 20 anni fa. 30 anni di differenza, si vede” ha scherzato, suscitando le risate dei fedeli riuniti lungo la navata e dei due preti che lo hanno affiancato durante la funzione.
Ha quindi proseguito spiegando come trovarsi allo stesso altare sia una coincidenza, chiamata nel Vangelo “Provvidenza”, strappando altri sorrisi nel ricordare, come già fatto in occasione della visita dell'Arvescovo Delpini dello scorso maggio - anche lui classe 1951 - come i preti ordinati nel 1975 fossero parte, in seminario, di una squadra di calcio rimasta imbattuta per tutto il tempo degli studi.
Utilizzando le parole del Cardinal Martini ha spiegato ancora come il sacerdozio sia un dono dia la possibilità di vivere la “libertà interiore, perché non sei legato ai risultati o ai traguardi”. Dei servi grati, liberi e fraterni ha definito dunque gli ordinati parlando di una fraternità sia familiare che religiosa.
Ha concluso, infine, ricordando parole ascoltate, dopo l'ordinazione dal rettore del seminario per sostenere come il sacerdozio non lo mai deluso.
Al termine della celebrazione il parroco don William ha preso la parola dicendosi riconoscenti per la presenza di don Cesare. Ha così consegnato al festeggiato un dono fatto a mano dai ragazzi: un orologio da parete per celebrare questo mezzo secolo di sacerdozio. Lo stesso regalo è stato fatto anche a lui, per i suoi 20 anni in abita talare.
Sul sagrato, poi, il taglio delle torte commemorative degli anniversari, offerte come aperitivo, prima del pranzo comunitario con la presenza di tutte le associazioni, cucinato dal Gruppo Amici. I festeggiamenti per la festa patronale proseguiranno poi per una settimana, secondo una formula voluta dal parroco stesso, al suo primo anno di presenza in paese.
Don Gabriele, don Cesare e don William
Durante l’omelia non ha voluto parlare della sua vita da sacerdote ma per prima cosa ha ricordato come don Gabriele proprio “58 anni fa ha celebrato la prima messa e don William 20 anni fa. 30 anni di differenza, si vede” ha scherzato, suscitando le risate dei fedeli riuniti lungo la navata e dei due preti che lo hanno affiancato durante la funzione.
Ha quindi proseguito spiegando come trovarsi allo stesso altare sia una coincidenza, chiamata nel Vangelo “Provvidenza”, strappando altri sorrisi nel ricordare, come già fatto in occasione della visita dell'Arvescovo Delpini dello scorso maggio - anche lui classe 1951 - come i preti ordinati nel 1975 fossero parte, in seminario, di una squadra di calcio rimasta imbattuta per tutto il tempo degli studi.
Utilizzando le parole del Cardinal Martini ha spiegato ancora come il sacerdozio sia un dono dia la possibilità di vivere la “libertà interiore, perché non sei legato ai risultati o ai traguardi”. Dei servi grati, liberi e fraterni ha definito dunque gli ordinati parlando di una fraternità sia familiare che religiosa.
Ha concluso, infine, ricordando parole ascoltate, dopo l'ordinazione dal rettore del seminario per sostenere come il sacerdozio non lo mai deluso.
Al termine della celebrazione il parroco don William ha preso la parola dicendosi riconoscenti per la presenza di don Cesare. Ha così consegnato al festeggiato un dono fatto a mano dai ragazzi: un orologio da parete per celebrare questo mezzo secolo di sacerdozio. Lo stesso regalo è stato fatto anche a lui, per i suoi 20 anni in abita talare.
Sul sagrato, poi, il taglio delle torte commemorative degli anniversari, offerte come aperitivo, prima del pranzo comunitario con la presenza di tutte le associazioni, cucinato dal Gruppo Amici. I festeggiamenti per la festa patronale proseguiranno poi per una settimana, secondo una formula voluta dal parroco stesso, al suo primo anno di presenza in paese.
M.A.