Chi è senza peccato scagli il primo commento
In un mondo di perfetti la notizia di un assessore che compie un errore e chiede scusa non fa scalpore. Si preferisce invocare le dimissioni, il facile incasso politico, senza soffermarsi sulla dinamica reale di quanto accaduto: alcuni cittadini usano i social per portare avanti le loro battaglie, i gruppi Facebook diventano spesso il punto di attrazione per chiunque abbia tempo e voglia di montare la polemica quotidiana. Talvolta si finisce con il parlarsi addosso. In alcune occasioni, invece, emergono critiche utili, punti di vista originali.
Purtroppo quasi sempre tutto diventa occasione per esasperare le posizioni.
In questo caso l’assessore Alessandra Durante ha riconosciuto di aver usato toni e modi sbagliati; ha chiesto scusa e si è presa la sua responsabilità. In questo caso, appunto.
Non è il suo stile, non è il modo con cui ha costruito il suo impegno politico come donna e come mamma.
In questo caso specifico ha sbagliato. Invitiamo tutti gli amministratori di gruppi social a verificare se esistono altri commenti riconducibili a lei.
Lo rifarà ancora? Certamente no, dopo che questo singolo episodio è diventato pubblico e ne ha sofferto molto.
E quindi cosa vogliamo fare? Stiamo dalla parte di chi può anche sbagliare o continuiamo a cavalcare beati il mito dell’amministratore perfetto? Chi si sente così impeccabile scagli il primo commento.
Alessandra ha ammesso il suo errore, lo comprende benissimo ed è mortificata.
Ma le sue qualità migliori sono state e restano fondamentali per la nostra Comunità politica, per l’intelligenza, la competenza e la passione con cui ha portato avanti progetti strategici nel mondo dell’educazione, dei rapporti parentali, la cura verso i più piccoli e i luoghi da loro frequentati, il tempo dedicato alla parità di genere e alla conciliazione tra famiglia e lavoro.
Quando ci si dedica con anima e corpo ad un lavoro, può capitare di sbagliare con la stessa intensità con cui ci si è spesi per il bene di altri!
Alessandra è umana, imperfetta, generosa e determinata. Ce la teniamo stretta, seppur con questo scivolone, perché ancora una volta non solletichiamo i leoni da tastiera ma lavoriamo a testa bassa per non lasciare indietro nessuno.
A chi dovesse incappare in errori più o meno simbolici come questo, ci piacerebbe che sapesse di vivere in una città in cui non si scartano le persone solo per il proprio tornaconto. Si sta in piedi davanti alla realtà anche quando il capitombolo è reso più sonoro dal ruolo pubblico.
Stiamo a fianco di Alessandra non per una difesa d’ufficio ma perché se è scivolata lei, su temi così importanti per la sua storia personale, può davvero capitare a ciascuno di noi; se è capitato a lei che sa come utilizzare i social, ne conosce bene i rischi e i pericoli e ha avuto l’intuizione e il coraggio di proporre percorsi di acquisizione di consapevolezza per ragazzi e giovani, può capitare davvero a tutti!
Quindi è giusto restarci male e farlo notare. Ma è decisivo non fermarsi. Andiamo avanti ancora più consapevoli e più pronti.
I nostri sbagli più grandi sono le nostre migliori lezioni di vita
Purtroppo quasi sempre tutto diventa occasione per esasperare le posizioni.
In questo caso l’assessore Alessandra Durante ha riconosciuto di aver usato toni e modi sbagliati; ha chiesto scusa e si è presa la sua responsabilità. In questo caso, appunto.
Non è il suo stile, non è il modo con cui ha costruito il suo impegno politico come donna e come mamma.
In questo caso specifico ha sbagliato. Invitiamo tutti gli amministratori di gruppi social a verificare se esistono altri commenti riconducibili a lei.
Lo rifarà ancora? Certamente no, dopo che questo singolo episodio è diventato pubblico e ne ha sofferto molto.
E quindi cosa vogliamo fare? Stiamo dalla parte di chi può anche sbagliare o continuiamo a cavalcare beati il mito dell’amministratore perfetto? Chi si sente così impeccabile scagli il primo commento.
Alessandra ha ammesso il suo errore, lo comprende benissimo ed è mortificata.
Ma le sue qualità migliori sono state e restano fondamentali per la nostra Comunità politica, per l’intelligenza, la competenza e la passione con cui ha portato avanti progetti strategici nel mondo dell’educazione, dei rapporti parentali, la cura verso i più piccoli e i luoghi da loro frequentati, il tempo dedicato alla parità di genere e alla conciliazione tra famiglia e lavoro.
Quando ci si dedica con anima e corpo ad un lavoro, può capitare di sbagliare con la stessa intensità con cui ci si è spesi per il bene di altri!
Alessandra è umana, imperfetta, generosa e determinata. Ce la teniamo stretta, seppur con questo scivolone, perché ancora una volta non solletichiamo i leoni da tastiera ma lavoriamo a testa bassa per non lasciare indietro nessuno.
A chi dovesse incappare in errori più o meno simbolici come questo, ci piacerebbe che sapesse di vivere in una città in cui non si scartano le persone solo per il proprio tornaconto. Si sta in piedi davanti alla realtà anche quando il capitombolo è reso più sonoro dal ruolo pubblico.
Stiamo a fianco di Alessandra non per una difesa d’ufficio ma perché se è scivolata lei, su temi così importanti per la sua storia personale, può davvero capitare a ciascuno di noi; se è capitato a lei che sa come utilizzare i social, ne conosce bene i rischi e i pericoli e ha avuto l’intuizione e il coraggio di proporre percorsi di acquisizione di consapevolezza per ragazzi e giovani, può capitare davvero a tutti!
Quindi è giusto restarci male e farlo notare. Ma è decisivo non fermarsi. Andiamo avanti ancora più consapevoli e più pronti.
I nostri sbagli più grandi sono le nostre migliori lezioni di vita
Giacomo Galli, Presidente e Saulo Sangalli, Capogruppo di Fattore Lecco