CAI Strada Storta: una piacevole escursione alla Paina della Croce nelle alpi Apuane

Fosco Maraini scrisse questo dopo aver conosciuto per la prima volta le Apuane:
“Che sono quei monti?” chiesi molto incuriosito, quasi impaurito. “Sono le Alpi Apuane”, mi fu spiegato. Ammirai a lungo lo spettacolo inconsueto che mi faceva pensare, non so perché, alla creazione del mondo: terre ancora da plasmare che emergevano da un vuoto sconfinato, color dell'incendio. 

L’afa e le alte temperature non hanno ostacolato il proseguimento delle attività sociali estive del CAI Strada Storta. Dopo aver archiviato il raduno “Pino Negri” ai piani d’Erna, nel weekend appena trascorso il direttivo ha proposto ai propri soci una escursione in ambiente alpino diverso da quello consueto, posizionato a nord dell’Italia, ma localizzato poco più a sud in un nuovo scenario, caratteristico delle Alpi Apuane.
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Catena montuosa situata nel nord-ovest della Toscana, un territorio protetto dal Parco naturale regionale delle Alpi Apuane, che dal 2012 è entrato nella rete dei Geoparchi tutelati dall'UNESCO.
Sabato e domenica 28 – 29 giugno 2025 un gruppo di soci ed amici della Strada Storta, costituito da 16 persone di varia età ed esperienza con tanta voglia di vivere forti emozioni, conoscere nuovi ambienti alpini e gente che pratica attività in montagna lontana dal nostro territorio, si è diretto verso il passo della Cisa nell’appennino tosco-emiliano fino ad arrivare a Pietrasanta (Lu). Giunti a livello del mare le 4 auto hanno preso la strada statale in direzione di Stazzema, unico comune della Versilia ad essere completamente montano, ed arrivati a Pruno piccolo borgo (470 m) ai piedi della Paina della Croce da dove parte l’itinerario n° 122, che sabato 28 giugno alle ore 13:00 la comitiva ha imboccato per dare inizio alla scoperta delle Apuane meridionali. 
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Dopo le numerose ore trascorse in auto, per l’intenso traffico, inizialmente il gruppo ha sgranchito le gambe visitando il paesino arroccato di Pruno, poi si è rifocillato ed infine cercando di sopportare il caldo e l’elevata umidità si è messo in marcia, salendo le scale che conducono a un antico lavatoio. Il tracciato, caratterizzato da boschi di castagni, alpeggi e mulattiere costeggiante alcune case in pietra, si mostra ripido fino al passo dell’Alpino (1080 m) da dove il gruppo assetato e grondante di sudore ha ammirato le cave di Corchia, i paesi Levigliani e Terrinca, mentre in lontananza ha avvistato anche l’infinità del mare che bagna la costa Tirrenica della Versilia. 
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Dal passo dell’Alpino manca solo da percorrere l’ultimo tratto di salita, circa 20 minuti, caratterizzato da un sentiero stretto e molto erboso volto tutto al sole, ma con una splendida vista sulla regina delle Apuane, definita così per le sue linee eleganti, chiamata “Pania della Croce”. 
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Nel bosco di conifere poco sotto al rifugio del Freo (1180 m), ultima meta della giornata, Il gruppo trova un breve e meritato refrigerio che culminerà con un brindisi al rifugio, bevendo una fresca birra e nella serata con l’abbassamento della temperatura e della luce, l’oscurità ha permesso la visione delle lucciole. 
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Il giorno seguente il gruppo della Strada Storta, di buon’ora per non prendersi la calura della giornata, ha attaccato il sentiero n° 126 che porta in vetta alla Paina della Croce 1859 m). In marcia di buon passo ha percorso un tratto, che sale leggermente, ma molto panoramico sull’intero massiccio del Pania della Croce. L’itinerario prosegue su un tracciato sempre più irto e giunge ad un altro punto panoramico che rivela la costa bagnata dal Tirreno e in lontananza si vede il golfo di La Spezia.
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Il gruppo è quasi in vetta e l’ultimo tratto del sentiero diventa più roccioso ed esposto, percorre una breve cresta che lo conduce in cima della Pania della Croce (1859 m), la montagna più alta di tutta la Versilia e quarta delle Alpi Apuane, ma la più alta del gruppo delle Panie, sulla quale è posta una croce di ferro alta alcuni metri.
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È anche in assoluto una delle poche montagne delle Apuane non ancora intaccata dall’estrazione del marmo e su questa bellissima vetta gli escursionisti della Strata Storta hanno preso fiato e ammirato il peculiare paesaggio molto vicino al mare, che spazia sugli appennini e sulle altre cime delle Alpi Apuane. In questo magnifico weekend i partecipanti hanno potuto comprendere meglio, perché le Alpi Apuane sono considerate montagne irripetibili, precisamente per due motivi fondamentali: uno per la loro complessa orogenesi iniziata circa 200 milioni di anni fa; l’altro per la continua estrazione del prezioso marmo bianco che pian piano le sta facendo sparire.
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Come sempre la Strada Storta è riuscita ad aggregare e motivare un gruppo di soci a scoprire nuovi ambienti anche non dietro l’angolo di casa. Inoltre, questo weekend ha offerto ai consiglieri spunti per nuove proposte ed iniziative. 
Infine, archiviata anche questa bellissima escursione, i consiglieri della Strada Storta si apprestano all’organizzazione delle gite di luglio per domenica 13 luglio e il weekend alpinistico del 19 – 20 luglio. 
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