Lecco: la "giustizia riparativa" al centro del dialogo con Lorenzo Sciacca

Venerdì 4 luglio, a Palazzo delle Paure di Lecco, si è svolto un incontro molto partecipato, animato da passione e curiosità, dedicato alla giustizia riparativa. L’appuntamento, ormai tradizionale da cinque anni, è promosso dal Comune di Lecco insieme al Tavolo lecchese per la Giustizia Riparativa, con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità verso un modello di città che sappia prendersi cura delle ferite senza ignorarle.
LcGiustiziaiparativa1.jpg (460 KB)
La serata è stata aperta da Lucio Farina, membro attivo del Tavolo, che ha descritto questo gruppo come “un insieme di persone che ci credono, cittadini che partecipano sia in rappresentanza di associazioni sia come singoli individui. Persone che promuovono una cultura della pace e della responsabilità”. Farina ha spiegato come il Tavolo porti avanti attività di sensibilizzazione pubblica e nelle scuole per parlare di danno, conflitti e modi di superarli, ma anche come organizzi gruppi a orientamento riparativo, in cui vittime e autori di reati si incontrano in un contesto protetto e sicuro. Ha inoltre ricordato come pratiche riparative siano state applicate anche durante la pandemia, per affrontare un dolore sociale senza un “colpevole” diretto, ma con un bisogno forte di ascolto e riconciliazione.
LcGiustiziaiparativa3.jpg (318 KB)
Lorenzo Sciacca

L’assessore ai servizi sociali Emanuele Manzoni ha sottolineato il valore del progetto, sostenuto fin dall’inizio: “Piace pensare all’obiettivo raggiunto per il nostro territorio, un obiettivo che non sarebbe stato possibile senza che ciascuno facesse il suo pezzetto: la comunità, la vittima e il reo”.
L’ospite principale della serata, presentato da Bruna Dighera, psicologa giuridica e figura chiave del Tavolo lecchese per la Giustizia Riparativa, è stato Lorenzo Sciacca, che ha portato la sua testimonianza con grande autenticità.
La moderatrice è intervenuta più volte durante la serata con contributi tecnici e puntuali, offrendo un importante supporto nel chiarire alcuni aspetti della giustizia riparativa e nel guidare il dialogo con il pubblico. La storia del relatore è quella di una persona che ha attraversato una lunga e difficile strada personale segnata dalla devianza, ma che ha scelto di trasformare la propria esperienza in un percorso di responsabilità e cambiamento. Cresciuto in un contesto familiare segnato dalla criminalità, ha iniziato presto a commettere reati, arrivando a diventare un rapinatore professionista. Dopo anni di azioni violente, una tragedia personale, la morte del figlio, ha segnato un punto di svolta e il suo arresto. Durante la lunga detenzione, grazie a un ambiente carcerario più aperto e alla scoperta della giustizia riparativa, Lorenzo ha iniziato a mettersi in discussione, riconoscendo il danno causato alle vittime e cercando un riscatto personale.
Oggi lavora per la giustizia riparativa, coordinando un centro di mediazione e intervenendo anche in piccoli conflitti quotidiani. “Per cambiare sguardo, dice, bisogna smettere di giudicare”.
LcGiustiziaiparativa2.jpg (263 KB)
Bruna Dighera, Lorenzo Sciacca, Luca Farina

A conclusione dell’incontro sono emerse diverse domande dal pubblico, come quella su come le vittime vivano l’esperienza di confronto con chi ha commesso un reato. È stato sottolineato che la giustizia riparativa nasce proprio per dare voce alle vittime, mettendo in dialogo chi ha subito il danno e chi lo ha causato. L'ospite ha raccontato di non sapere se abbia fatto pace con il ragazzino che in passato ha commesso reati, ma di avere acquisto la consapevolezza di aver fatto del male a molte persone e di sentirsi colpevole di una vita passata. Il suo cammino testimonia però che la trasformazione è possibile e che la riparazione non è un’utopia.
L’incontro ha confermato quanto sia importante continuare a costruire insieme una comunità riparativa, capace di prendersi cura delle ferite attraverso ascolto, dialogo e responsabilità.
I cittadini sono rimasti molto colpiti e coinvolti dalla testimonianza di Lorenzo Sciacca e tutti i presenti sono usciti dalla sala conferenze di Palazzo delle Paure con una consapevolezza in più.
G.D.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.