Impossibile muoversi in città per un evento sportivo: imbarazzante
Il diritto a svolgere manifestazioni sportive è sacrosanto, così come è doveroso consentire agli automobilisti di uscire da Lecco.
Oggi si è verificata una situazione inspiegabile e imbarazzante tutte le arterie del lungolago e di corso martiri e via Azzone Visconti erano chiuse con il presidio della polizia municipale costretta a dare informazioni agli automobilisti e motociclisti che non trovavano più la bussola per uscire da Lecco. Se il ponte Kennedy era inaccessibile, il ponte Azzone Visconti accettava solo le macchine in ingresso, al povero cittadino di Lecco che voleva uscire non restava che mettersi in coda e andare in un vero e proprio gioco di labirinto verso il ponte Manzoni.
Ho assistito a situazioni veramente spiacevoli: famiglie con bambini a bordo delle loro auto praticamente in balia del percorso da identificare che si rivolgevano agli agenti o ai collaboratori di pista per avere chiarimenti, ho sentito invettive e insulti di ogni tipo per la situazione di disorientamento surreale che si è venuta a creare. Credo, a memoria mia, che un blocco così esteso e coercitivo della città non ci sia mai stato se non in presenza di una visita del Presidente della Repubblica.
Non si poteva pianificare un circuito più ristretto per la competizione? Siamo già in coda perenne dal lunedì al venerdì, almeno durante l'week end fateci uscire da Lecco. Io oggi ho rinunciato ad andare a Oggiono, ma credo che come Amministrazione Comunale questa giornata abbia solo suscitato polemiche e proteste che con più attenzione nel definire la logistica della gara avrebbero potuto essere evitate.
Spiace perché è stato un altro passo falso di questa Giunta che sembra abbia una preoccupante predisposizione e una vocazione all'autolesionismo.
Oggi si è verificata una situazione inspiegabile e imbarazzante tutte le arterie del lungolago e di corso martiri e via Azzone Visconti erano chiuse con il presidio della polizia municipale costretta a dare informazioni agli automobilisti e motociclisti che non trovavano più la bussola per uscire da Lecco. Se il ponte Kennedy era inaccessibile, il ponte Azzone Visconti accettava solo le macchine in ingresso, al povero cittadino di Lecco che voleva uscire non restava che mettersi in coda e andare in un vero e proprio gioco di labirinto verso il ponte Manzoni.
Ho assistito a situazioni veramente spiacevoli: famiglie con bambini a bordo delle loro auto praticamente in balia del percorso da identificare che si rivolgevano agli agenti o ai collaboratori di pista per avere chiarimenti, ho sentito invettive e insulti di ogni tipo per la situazione di disorientamento surreale che si è venuta a creare. Credo, a memoria mia, che un blocco così esteso e coercitivo della città non ci sia mai stato se non in presenza di una visita del Presidente della Repubblica.
Non si poteva pianificare un circuito più ristretto per la competizione? Siamo già in coda perenne dal lunedì al venerdì, almeno durante l'week end fateci uscire da Lecco. Io oggi ho rinunciato ad andare a Oggiono, ma credo che come Amministrazione Comunale questa giornata abbia solo suscitato polemiche e proteste che con più attenzione nel definire la logistica della gara avrebbero potuto essere evitate.
Spiace perché è stato un altro passo falso di questa Giunta che sembra abbia una preoccupante predisposizione e una vocazione all'autolesionismo.
Corrado Valsecchi capogruppo Appello per Lecco