Il Fiocchi piange il suo 'Lupo': addio all'assistente Matteo Antoniello

Aveva cominciato a lavorare al Fiocchi, quando ancora l'Istituto lecchese aveva una sede distaccata a Colico, con così tante iscrizioni da dover "occupare" anche l'oratorio del paese dell'Alto Lago per avere spazi sufficienti per tutti gli alunni. Poi, almeno vent'anni fa, il trasferimento nel capoluogo, prestando servizio in via Belfiore fino al raggiungimento del traguardo della pensione, senza mai staccare però la spina con i colleghi, diventati nel tempo veri amici, continuando a invitarli puntualmente, tutti gli inverni, a casa sua, a Colico, finché la malattia glielo ha permesso, per l'immancabile appuntamento con la sua pasta e fagioli piccanti, diventata una tradizione, tra buon cibo, chiacchiere, risate e tanti tanti ricordi dei tempi andati. 
matteoantoniello1.jpg (239 KB)
Matteo Antoniello.
Sotto con gli amici del Fiocchi al tavolo dell'immancabile pasta e fagioli
matteoantoniello3.jpg (81 KB)
Si è spento nelle scorse ore Matteo Antoniello, storico assistente tecnico nell'ambito dell'elettronica, una di quelle figure che tanto hanno dato al Fiocchi, andando anche oltre il loro ruolo. "U Lupu", il Lupo irpino, come veniva chiamato in onore delle sue origini, si era dedicato con passione all'organizzazione dell'archivio della scuola come pure "sua" era la gestione logistica dell'Università della terza età, finché l'UTE non ha cambiato sede, fermandosi anche oltre il proprio orario di lavoro. 
matteoantoniello2.jpg (67 KB)
"Se ne è andato un grande uomo, sempre disponibile verso gli altri. Ha dato tanto anche al Fiocchi" ricorda sui social il professor Giovanni Pavone, parlando del "mitico Lupo irpino" come di "un personaggio", sempre pronto tra l'altro ad allietare anche i momenti festosi della vita scolastica mettendosi alla tastiera.
matteoantoniello5.jpg (145 KB)
"Lupo" alle tastiere

"Ci siamo conosciuti nel 1988, per noi giovani insegnati era diventato come una sorta di fratello maggiore" racconta anche il professor Raffaele Cesana, aggiungendo un aneddoto per sottolineare la generosità dell'amico: "una volta stava mangiando un panino, mi sono avvicinato gli ho fatto i complimenti e mi ha chiesto se ne volessi metà. Gli dico "eh ma c'è anche Pavone". "Che problema c'è, dividiamo in tre". "Ma no, già in due diventa piccolo". Non c'è stato verso di fermarlo, lo abbiamo mangiato in tre...".
matteoantoniello4.jpg (123 KB)
Con il professor Raffaele Cesana

Grande appassionato di calcio e tifoso tanto del Milan quanto dell'Avellino, Antoniello in un "prima vita" aveva anche indossato gli scarpini con i tacchetti militando negli anni '70 nell'Herta Berlino, in seconda divisione, durante la sua permanenza in Germania una volta lasciata Altavilla Irpina, il suo paese, dove giovedì verranno celebrati i funerali. Lascia tre figlie, Marianna, Elisa e Alessia che tanto si è spesa per il suo papà, dandogli una speranza nei mesi della malattia che se l'è poi portato via.
A.M.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.