L'ordine degli Architetti di Lecco presenta le osservazioni alla Variante del PGT: priorità ad ambiente e qualità urbana

L’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Lecco, per voce della Commissione Urbanistica, ha trasmesso al Comune di Lecco le proprie osservazioni nell’ambito della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) relativa alla Variante Generale del Piano di Governo del Territorio (PGT).
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E’ stato il Presidente Valentino Scaccabarozzi ad evidenziare le principali criticità rilevate:
• Qualità ambientale e urbana: Pur riconoscendo i miglioramenti a livello provinciale, si evidenzia come la città di Lecco continui a registrare alti livelli di inquinamento atmosferico, accentuati da fenomeni come le isole di calore e dalla particolare morfologia tra lago e montagna. Secondo l’Ordine, le previsioni di piano non accolgono pienamente scelte incisive per ridurre l’inquinamento e migliorare il microclima urbano.
• Consumo di suolo: Le analisi evidenziano che la variante del PGT non garantirebbe una riduzione del consumo di suolo coerente con gli obiettivi fissati dalla normativa regionale e provinciale. In particolare, si contestano i criteri con cui vengono calcolate le aree restituite a suolo libero e si richiede un più rigoroso disegno del verde urbano, effettivamente riconducibile a parchi e corridoi ecologici.
• Destinazioni d’uso e flessibilità del piano: Si segnala che alcune schede di progetto risultano troppo rigide nel fissare le destinazioni d’uso, precludendo la possibilità di adattare gli interventi alle future esigenze socio-economiche. Si propone invece un approccio che consenta al piano di evolvere nel tempo, garantendo al contempo la qualità degli interventi e la partecipazione attiva dei soggetti privati.
• Rigenerazione e rinaturalizzazione delle cave: Per le aree del Magnodeno, già oggetto di attività estrattive, si sottolinea la necessità di adottare tecniche di recupero più efficaci che consentano un effettivo ritorno alla naturalità, evitando i gradoni artificiali oggi previsti.

L’Ordine ribadisce l’urgenza “di adottare un approccio integrato alla pianificazione urbanistica, capace di considerare congiuntamente aspetti ambientali, climatici, idraulici e paesaggistici”.
“Chiediamo una visione più ambiziosa, che metta al centro interventi di rigenerazione urbana sostenibile, con maggiore permeabilità dei suoli, incremento delle piantumazioni, uso di materiali drenanti e soluzioni di bioarchitettura” hanno spiegato i componenti della Commissione Urbanistica. “La pianificazione urbanistica non può limitarsi a disegnare funzioni e volumi, ma deve porsi come obiettivo prioritario la qualità della vita e la salute dei cittadini, attraverso scelte coraggiose che riducano l’impatto ambientale e rendano Lecco una città più verde, resiliente e attrattiva”.
L’Ordine auspica che le osservazioni presentate possano essere recepite nelle prossime fasi di revisione del Rapporto Ambientale e della Variante di Piano, contribuendo a delineare un futuro più sostenibile per la città.
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