Lecco, hub di bus: fuori dal Comune la protesta del maxi condominio

“La nostra è un'iniziativa di protesta contro una decisione già assunta in maniera irrituale e che oggi potrebbe essere assunta in maniera formale”: così il dottor  Paolo Calato, portavoce delle 200 famiglie del super condominio di via Balicco ha tratteggiato il presidio organizzato questa sera in piazza Diaz alla presenza di una delegazione di residenti che, silenziosamente, hanno atteso l'avvio in Municipio della commissione consiliare convocata per la presentazione della proposta di deliberazione sul nuovo hub per il trasporto pubblico locale che dovrebbe sorgere nell'area verde di pertinenza del maxi caseggiato. In particolare si discuterà – o meglio si sta discutendo visto che la commissione è in corso -  di “Variante al piano dei servizi, apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e contestuale dichiarazione di pubblica utilita’”, in vista del consiglio comunale di lunedì 14 luglio.
protestaviabaliccohub1.jpg (128 KB)
“Siamo assolutamente contrari per una questione innanzitutto di viabilità e traffico: già ora l'area è congestionata. C'è un discorso anche di ordine pubblico di cui siamo seriamente preoccupati. Non solo noi come rappresentanti del super condominio ma anche la cittadinanza: siamo portatori di pensiero e volontà anche di tutti quei lecchesi con cui ci siamo confrontati e con cui abbiamo parlato” argomenta Calato, con gli altri partecipanti alla protesta pronti a evidenziare come la battaglia non sia “a difesa del nostro orticello, come qualcuno vorrebbe far credere” ma in ballo ci siano questioni di vivibilità e di sicurezza, in un pezzo di città “oggi già intasato, con i quattro bus che hanno spostato lì, l'uscita della ss36, i tir del Bennet, il passaggio degli studenti la mattino in massa verso le scuole e poi al rientro verso la stazione, l'altra rotonda perennemente congestionato con tutto quel che ne consegue anche in termini di smog”. 
protestaviabaliccohub3.jpg (133 KB)
Paolo Calato e l'assessore Renata Zuffi scesa per invitare i rappresentanti dei condomini a entrare in comune per un confronto con il sindaco prima dell'avvio della commissione

“Per non parlare poi della svalutazione, qualora il progetto del comune dovesse realizzarsi, che i nostri appartamenti subirebbero per la perdita del verde in favore dello stazionamento dei pullman” viene altresì evidenziato.
“La nostra non è solo una richiesta teorica” puntualizza il dottor Calato, in riferimento alla necessità, dal punto di vista dei condomini, di evitare l'esproprio del loro fazzoletto verde spostando altrove l'hub. “Abbiamo presentato delle alternative concrete, abbiamo investito del denaro con progetti redatti da studi tecnici competenti e professionalmente qualificati. Ci sono diverse ipotesi alternative: non comprendiamo il motivo per cui quest'area sia stata così designata e non ci sia possibilità di discussione alcuna.
Procedendo tra l'altro con un esproprio, strumento che si usa una volta ogni 200 anni”.
protestaviabaliccohub2.jpg (124 KB)
In nome e per conto dei residenti, lo studio legale del professor Renna, esperto in diritto amministrativo, scelto come legale già dal 2023, ha già presentato in Regione un’istanza di accesso agli atti per verificare la correttezza e la legittimità delle dichiarazioni rese dal comune durante l’istruttoria del bando Multimodale urbano che ha permesso a Palazzo Bovara di ottenere un finanziamento di più di 14 milioni per realizzare l'hub. La guerra, anche legale, è appena cominciata.
A.M.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.