PAROLE CHE PARLANO/237
Grotta
Si tratta di una parola familiare, comunemente usata come sinonimo di caverna. La sua etimologia ci riporta al greco kryptḗ, che significa "nascosto", "celato", "coperto". Dal greco passò al latino come crypta, termine con cui si indicavano ambienti sotterranei, spesso artificiali, destinati a usi religiosi, funerari o di rifugio. Questo significato in parte si conserva anche nell’italiano moderno, dove cripta designa una cavità, per lo più artificiale, buia e nascosta, tipica ad esempio delle chiese.
L’evoluzione da crypta a grotta è frutto dei normali processi fonetici che accompagnarono il passaggio dal latino al volgare italiano. Tra questi si annoverano la sonorizzazione della consonante p in b (o la sua caduta), oltre a un probabile influsso della forma latina volgare grupta o gruptia, documentata in alcune aree. Nel tempo, la forma si stabilizzò come grotta, termine che oggi evoca spazi naturali sotterranei, spesso suggestivi e misteriosi, tanto da alimentare miti, leggende e simbolismi legati all’oscurità e al grembo della terra.