Posti auto? No, grazie. A Malgrate vince l’aperitivo
Nel pieno dell’estate, la Giunta di Malgrate ha eliminato 14 parcheggi pubblici sul lungolago, destinandoli ai dehors dei commercianti. Una scelta che incide negativamente su mobilità, accessibilità e diritto allo spazio pubblico, presa senza alcun confronto con i cittadini, né ascolto dei residenti della zona.
Sottrarre posti auto in un’area turistica e residenziale come il lungolago genera disagi concreti per famiglie, anziani, turisti e chi vive o visita Malgrate. È questo il modello di accoglienza che si vuole proporre?
Sostenere il commercio locale è giusto, ma non a scapito della collettività. Le decisioni vanno condivise e ponderate. Qui si è scelto di favorire pochi, penalizzando molti.
Inoltre, l’elegante prato del lungolago, simbolo urbano apprezzato da tutti, è stato transennato e reso inaccessibile con cartelli “Prato in recupero”. Un’immagine più da cantiere che da località turistica. Una misura che pare voler scoraggiare la presenza dei giovani, senza alcuna visione a lungo termine.
Il vero problema non è dato dallo stop forzato dei treni che portano sul lago, come qualcuno ha insinuato, ma la totale assenza di una strategia per gestire i flussi turistici. Con l’aumento di visitatori, servono soluzioni strutturate, non divieti e transenne.
Chiediamo alla Giunta un cambio di rotta: serve una gestione moderna e inclusiva del turismo, che coinvolga residenti, commercianti, forze politiche e tecnici. Malgrate merita scelte intelligenti, non decisioni calate dall’alto.
Finché saremo in Consiglio, continueremo a chiederlo.
Cordialmente,
Sottrarre posti auto in un’area turistica e residenziale come il lungolago genera disagi concreti per famiglie, anziani, turisti e chi vive o visita Malgrate. È questo il modello di accoglienza che si vuole proporre?
Sostenere il commercio locale è giusto, ma non a scapito della collettività. Le decisioni vanno condivise e ponderate. Qui si è scelto di favorire pochi, penalizzando molti.
Inoltre, l’elegante prato del lungolago, simbolo urbano apprezzato da tutti, è stato transennato e reso inaccessibile con cartelli “Prato in recupero”. Un’immagine più da cantiere che da località turistica. Una misura che pare voler scoraggiare la presenza dei giovani, senza alcuna visione a lungo termine.
Il vero problema non è dato dallo stop forzato dei treni che portano sul lago, come qualcuno ha insinuato, ma la totale assenza di una strategia per gestire i flussi turistici. Con l’aumento di visitatori, servono soluzioni strutturate, non divieti e transenne.
Chiediamo alla Giunta un cambio di rotta: serve una gestione moderna e inclusiva del turismo, che coinvolga residenti, commercianti, forze politiche e tecnici. Malgrate merita scelte intelligenti, non decisioni calate dall’alto.
Finché saremo in Consiglio, continueremo a chiederlo.
Cordialmente,
Chiara Frisco, Malgrate per tutti