Onno: tolti 70kg di rifiuti dalle spiagge, volontari in presidio
Giovedì 10 luglio, nell'ambito della Campagna Goletta dei Laghi, Legambiente Lecco con il sostegno del Comune di Oliveto Lario, ha organizzato una pulizia della spiaggia di Onno-Valbrona.
Una ventina i volontari coinvolti nell'iniziativa, nel giro di un'ora, hanno raccolto 12 sacchi di rifiuti per un totale di oltre 70kg. Il pattume maggiormente presente è riferibile a resti di pic-nic e grigliate (non autorizzate), nonostante la presenza di numerosi cestini lungo il litorale. Moltissimi tappi di birra e bottiglie di vetro, piatti e posate usa e getta, resti organici in decomposizione, pannolini per bambini e gli immancabili mozziconi di sigaretta.
Rispetto agli anni passati, sono stati ritrovati pochi tappi di bottiglie di plastica, segnale positivo del fatto che la tanto discussa innovazione del tappo che non si stacca, serve moltissimo a diminuirne la dispersione nell'ambiente.
Insieme ai soci del circolo di Legambiente, anche 12 partecipanti giunti da tutta Italia per il Campo di Volontariato "Spiagge Pulite" organizzato da Legambiente Lecco con il Comune di Oliveto Lario.
I volontari del campo, in corso da lunedì 7 luglio fino a mercoledì 16 luglio, sono impegnati quotidianamente nel presidio delle spiagge di Onno, accogliendo i bagnanti con dépliant informativi e aiutando i turisti nella corretta differenziazione dei rifiuti. Positivo per ora il riscontro da parte degli utenti, che riconoscono nella presenza dei volontari di Legambiente un segnale di attenzione e valorizzazione della straordinaria risorsa ambientale che è il nostro lago.
Molti i commenti positivi e gli apprezzamenti, da parte della cittadinanza, per il lavoro svolto dai volontari, che ha fatto sorgere in qualche bagnante il desiderio di contribuire a sua volta alla pulizia della spiaggia.
I campi proseguiranno fino al 3 agosto, con altri 2 gruppi di volontari che continueranno il lavoro di monitoraggio delle spiagge e sensibilizzazione della cittadinanza iniziato a inizio mese.
Il clean-up del 10 luglio è stato anche l’occasione per presentare i dati dei rilevamenti di Goletta dei laghi, la campagna che, ormai al suo ventesimo anno, si occupa ogni anno di monitorare lo stato dei laghi italiani attraverso analisi microbiologiche.
Tra i laghi lombardi monitorati, anche il Lario, dove i rilevamenti sono stati effettuati in 7 punti diversi della sponda lecchese del lago. Tra questi, 3 punti sono risultati nei limiti di legge e 4 fortemente inquinati. Tra i punti risultati entro i limiti di legge: la foce del torrente Valle dei Mulini, entro i limiti anche nel 2023 e nel 2024; la foce del torrente Esino che mostra risultati alterni dal 2011; la foce del torrente Gallavesa, lo scorso anno fortemente inquinato.
I 4 punti fortemente inquinati sono invece: la foce del torrente Inganna, fortemente inquinato anche nel 2024 e inquinato nel 2022 mentre nel 2023 risultato nei limiti; la foce del torrente Meria, fortemente inquinato negli ultimi 3 anni; la foce del torrente Caldone, dal 2009 mostra risultati alterni con prevalenza di concentrazioni al di fuori dei limiti di legge; e la foce del rio Varrone, dal 2023 entro i limiti.
I campionamenti mostrano una situazione ancora complessa, con molte criticità ancora da gestire.
"Sono da ricordare tuttavia - sottolineano da Legambiente - gli investimenti dell'Ato di Lecco, del gestore Lario Reti Holding e di molti Comuni che stanno andando nella giusta direzione: è infatti in progressiva realizzazione un importante piano di efficientamento dei depuratori presenti sul territorio (che da 30 passeranno a 13, più grandi e più efficaci nel trattamento delle acque) e della rete fognaria; Lario Reti sta implementando inoltre un sistema di videoispezioni per identificare gli scarichi non conformi che confluiscono nei corsi d’acqua, contribuendo ad aumentarne la carica batterica. È stato anche messo a punto un sistema di incentivi economici per stimolare i privati a sanare situazioni di mancato allaccio alla rete fognaria. Speriamo quindi che i processi di miglioramento intrapresi possano, nei prossimi anni, portare a risultati migliori, conducendo entro i limiti i livelli di inquinanti presenti nei nostri corsi d’acqua".
Una ventina i volontari coinvolti nell'iniziativa, nel giro di un'ora, hanno raccolto 12 sacchi di rifiuti per un totale di oltre 70kg. Il pattume maggiormente presente è riferibile a resti di pic-nic e grigliate (non autorizzate), nonostante la presenza di numerosi cestini lungo il litorale. Moltissimi tappi di birra e bottiglie di vetro, piatti e posate usa e getta, resti organici in decomposizione, pannolini per bambini e gli immancabili mozziconi di sigaretta.
Rispetto agli anni passati, sono stati ritrovati pochi tappi di bottiglie di plastica, segnale positivo del fatto che la tanto discussa innovazione del tappo che non si stacca, serve moltissimo a diminuirne la dispersione nell'ambiente.
Insieme ai soci del circolo di Legambiente, anche 12 partecipanti giunti da tutta Italia per il Campo di Volontariato "Spiagge Pulite" organizzato da Legambiente Lecco con il Comune di Oliveto Lario.
I volontari del campo, in corso da lunedì 7 luglio fino a mercoledì 16 luglio, sono impegnati quotidianamente nel presidio delle spiagge di Onno, accogliendo i bagnanti con dépliant informativi e aiutando i turisti nella corretta differenziazione dei rifiuti. Positivo per ora il riscontro da parte degli utenti, che riconoscono nella presenza dei volontari di Legambiente un segnale di attenzione e valorizzazione della straordinaria risorsa ambientale che è il nostro lago.
Molti i commenti positivi e gli apprezzamenti, da parte della cittadinanza, per il lavoro svolto dai volontari, che ha fatto sorgere in qualche bagnante il desiderio di contribuire a sua volta alla pulizia della spiaggia.
I campi proseguiranno fino al 3 agosto, con altri 2 gruppi di volontari che continueranno il lavoro di monitoraggio delle spiagge e sensibilizzazione della cittadinanza iniziato a inizio mese.
Il clean-up del 10 luglio è stato anche l’occasione per presentare i dati dei rilevamenti di Goletta dei laghi, la campagna che, ormai al suo ventesimo anno, si occupa ogni anno di monitorare lo stato dei laghi italiani attraverso analisi microbiologiche.
Tra i laghi lombardi monitorati, anche il Lario, dove i rilevamenti sono stati effettuati in 7 punti diversi della sponda lecchese del lago. Tra questi, 3 punti sono risultati nei limiti di legge e 4 fortemente inquinati. Tra i punti risultati entro i limiti di legge: la foce del torrente Valle dei Mulini, entro i limiti anche nel 2023 e nel 2024; la foce del torrente Esino che mostra risultati alterni dal 2011; la foce del torrente Gallavesa, lo scorso anno fortemente inquinato.
I 4 punti fortemente inquinati sono invece: la foce del torrente Inganna, fortemente inquinato anche nel 2024 e inquinato nel 2022 mentre nel 2023 risultato nei limiti; la foce del torrente Meria, fortemente inquinato negli ultimi 3 anni; la foce del torrente Caldone, dal 2009 mostra risultati alterni con prevalenza di concentrazioni al di fuori dei limiti di legge; e la foce del rio Varrone, dal 2023 entro i limiti.
I campionamenti mostrano una situazione ancora complessa, con molte criticità ancora da gestire.
"Sono da ricordare tuttavia - sottolineano da Legambiente - gli investimenti dell'Ato di Lecco, del gestore Lario Reti Holding e di molti Comuni che stanno andando nella giusta direzione: è infatti in progressiva realizzazione un importante piano di efficientamento dei depuratori presenti sul territorio (che da 30 passeranno a 13, più grandi e più efficaci nel trattamento delle acque) e della rete fognaria; Lario Reti sta implementando inoltre un sistema di videoispezioni per identificare gli scarichi non conformi che confluiscono nei corsi d’acqua, contribuendo ad aumentarne la carica batterica. È stato anche messo a punto un sistema di incentivi economici per stimolare i privati a sanare situazioni di mancato allaccio alla rete fognaria. Speriamo quindi che i processi di miglioramento intrapresi possano, nei prossimi anni, portare a risultati migliori, conducendo entro i limiti i livelli di inquinanti presenti nei nostri corsi d’acqua".
