Lecco: allenamenti a porte aperte, il gruppo in formazione ma 'tutti conoscono la lingua del calcio'

Il Rigamonti-Ceppi ha accolto questa mattina oltre cento tifosi blucelesti, che hanno avuto l'opportunità di assistere all' allenamento del Lecco in procinto di partire per il ritiro di Anterselva (BZ). I ventotto giocatori del gruppo hanno sudato sotto i dardi del sole, incalzati da mister Valente che non ha concesso nulla all'improvvisazione. Tutto si è svolto con precisione... svizzera. D'altronde, il tecnico di Solothurn sa benissimo che la fase preparatoria è essenziale, non solo per gli aspetti tecnici e agonistici, ma anche per coalizzare il gruppo. L'unità di intenti e la forza del collettivo rappresentano da sempre una risorsa chiave in torneo che dura diversi mesi, con gli inevitabili alti e bassi. 
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L'allenamento si e' articolato in una prima fase di riscaldamento. Poi esercizi con il pallone, condotti a buon ritmo e partitelle a campo ridotto tra i blu, i celesti e i rosa.
All'inizio i portieri hanno lavorato a parte. La seduta si è conclusa con una serie di allunghi.    
Al termine dell'intenso allenamento, hanno parlato il tecnico Federico Valente e Stefano Bonaiti, neoacquisto proveniente dall'Alcione Milano, squadra in cui ha militato per quattro stagioni, culminate con la storica promozione in Serie C del 2024. Il centrocampista, che ha mosso i primi passi nell'Aurora San Francesco per poi giocare nelle giovanili blucelesti, è tornato a casa dopo tredici anni.
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DICHIARAZIONI DI FEDERICO VALENTE
- La rosa è quasi al completo?
“Sì e sono contento di questo, così posso lavorare fin dal primo giorno  secondo i miei principi. Osservando l'andamento del mercato italiano, non è scontato avere una squadra quasi formata in questo periodo. I ragazzi si stanno impegnando e si divertono anche. Alla fine è solo calcio”.   
- È  una rosa multilingue. Abbiamo sentito indicazioni date in italiano, tedesco, inglese, francese. A lungo andare può rappresentare un valore ma, almeno all'inizio, può costituire una difficoltà nel creare un gruppo?
“Il calcio è internazionale e parla una lingua universale. I ragazzi si capiscono subito perché la lingua del calcio tutti la conoscono. La responsabilità di plasmare un gruppo è nostra, dal direttore sportivo, allo staff tecnico, fino ai giocatori. Alla fine sono loro che devono conoscersi, dentro e fuori dal campo. All'inizio dell'allenamento c'erano tre gruppi: i giocatori provenienti dall'estero, i giovani della Primavera e gli italiani. Alla fine del ritiro dovrà esserci un solo gruppo unito”.
- In questa stagione pochi Over 30 e tante scommesse.
“Se abbiamo compiuto determinate scelte, insieme al direttore sportivo, significa che c'è la convinzione. Conosco i nuovi. Con Furrer i colloqui sono cominciati già lo scorso febbraio. Alaoui lo seguo da diversi anni, e Pellegrino l'ho allenato. Non sono scommesse, ma elementi di valore che conoscono già il mio metodo di lavoro. So che dall'esterno ci possono essere dei punti di domanda. Quest'anno siamo partiti da un livello più alto rispetto alla stagione scorsa. Over 30? Niente contro di loro. Abbiamo bisogno di questi giocatori esperti. Tuttavia, almeno per il mio metodo, ci vuole gamba. Ho scelto ragazzi che hanno voglia, coraggio e capacità di esprimersi al massimo”.
- Marco Frigerio ha corso più di tutti oggi. Sarà un punto fermo, insieme a Bonaiti?
“Chi mi conosce sa che non faccio nulla per caso. Frigerio arriva da un infortunio ed è da integrare al cento per cento. A centrocampo abbiamo anche Bonaiti, Mallamo, Metlika e Pellegrino, che può fare il quinto, oltre a Frigerio. Tutti ragazzi di qualità. Farò una scelta se giocare a due o a tre”.
- Cosa si aspetta ancora da mercato?
“Mancano dei difensori, soprattutto sulla fascia destra. A sinistra siamo coperti con Romani e Ferrini. Al centro ci sono Marrone e Battistini. Quest'ultimo può fare anche il braccetto. Davanti manca una punta o una sottopunta”.
- È  cambiato parte dello staff tecnico. Come vice c'è ora Diego Montecchio, il quale ha sostituito Cherubin, tornato a Bolzano.
“Cherubin non è stato solo un vice, ma un buonissimo amico. È giusto che abbia intrapreso un suo percorso. Ho fatto così anch'io in passato. Gli auguro il meglio. Per scegliere un nuovo vice ho svolto dei colloqui. Alla fine quello più vicino alle mie idee era Diego (in precedenza match analyst del Lecco, ndr). Non è un ripiego. Mi fido al cento per cento di lui. È una persona leale. È poi arrivato Ivan Audino, ex giocatore. Cherubin sarà quindi sostituito da Montecchio e da Audino. Anche l'attuale match analyst (William Luzi, ndr) è al corrente delle mie idee. In serata si unirà il prof  (il preparatore atletico D'Alessandro, ndr)”.  
- Nel gruppo figurano sette giovani della Primavera 2. Chi è il più avanti?
“Anzitutto grandi complimenti alla Primavera per quello che ha fatto la scorsa stagione. Mister Mazzoleni ha svolto un bellissimo lavoro. Anastasini ha già giocato con noi. È polivalente. Può disporsi a centrocampo e in avanti, come punta e sottopunta. Ha un bel ritmo. C'è poi Lorenzo Mihali, che ha potenzialità. Ma sono contentissimo di tutti”. 
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DICHIARAZIONI DI STEFANO BONAITI    
- Anzitutto bentornato a Lecco. Un ritorno quasi scritto.
“Grazie per il bentornato. Sono molto felice. L'amore che mi lega a Lecco e al Lecco è grande. Non sempre da calciatore si corona il proprio sogno. Sono felice di esserci riuscito. Non vedo l'ora di iniziare”
- Primi allenamenti al cospetto di mister Valente e davanti al pubblico di Lecco.
“Fa sempre piacere quando il pubblico è vicino. Sono certo che ci darà il sostegno durante la stagione. Quanto al mister, è uno stimolo in più lavorare con una persona che possiede una cultura calcistica diversa. Mi auguro di migliorare sotto molti  punti di vista”.
- Mediano o regista?
“Cerco sempre di partire dalla fase di non possesso, che è più vicina alle mie caratteristiche. Devo progredire dal punto di vista dell'impostazione. Dovrò lavorarci. È un mio obiettivo”.
- Il suo attaccamento ai colori potrebbe essere un valore aggiunto?
“Giocare per la squadra della propria città è già un valore aggiunto. Mi auguro di trasmettere la mia passione ai compagni di squadra, ma non credo che ce ne sia tanto bisogno, perché ho visto dei ragazzi legati alla squadra. Li voglio ringraziare per come mi hanno accolto in questi primi tre giorni. Spero di portare un po' di lecchesità con i fatti, perché alla fine sono quelli che contano”.

La stagione ha quindi preso l'abbrivio e procederà rapidamente per tappe. Il 25 luglio si effettueranno i sorteggi dei tre gironi del Campionato. Il Lecco, come da prassi, andrà nel girone settentrionale. Tra le storiche rivali figurano AlbinoLeffe, Lumezzane, Novara, Pergolettese, Pro Patria,  Pro Vercelli, Triestina e Vicenza. Nel frattempo la Feralpisalò è diventata Brescia US e disputerà le gare casalinghe non più al Turina, bensì allo Stadio Mario Rigamonti. In lizza nel girone ci sarà una delle tre squadre Under iscritte alla Lega Pro, che sono  l' Atalanta (avversaria del Lecco nella stagione scorsa), la Juventus e la debuttante Inter. Il giorno 26 luglio sarà ufficializzato il tabellone della Coppa Italia, mentre il 28 avverrà la presentazione dei calendari del Campionato, attraverso i canali social della Serie C. Prima del debutto in Coppa Italia, fissato per domenica 17 agosto,  la squadra bluceleste sosterrà i rituali incontri amichevoli. Il calendario, da definire in alcune parti, prevede i test match contro il St.Georgen (24 luglio a Valdaora), il Lugano U21 (29 luglio  a Lecco), il Padova (2 agosto, campo non ancora stabilito), il Sondrio (6 agosto a Lecco).  È prevista un'altra amichevole il 9 agosto, contro una squadra ancora da definire. Nel week-end del 23 e 24 agosto scatterà il Campionato 2025/26. 
La comitiva bluceleste partirà domani mattina per il ritiro in Alto Adige.
R.F.
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