Giovani lecchesi coinvolti in una rapina in discoteca a Albosaggia (SO)
Arresti nel lecchese. La Polizia di Stato di Sondrio, alle prime ore di questa mattina, ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere e cinque perquisizioni in provincia di Lecco nei confronti di altrettanti ragazzi, tre dei quali minorenni, che lo scorso febbraio, ''in trasferta'' ad Albosaggi, avrebbero compiuto una violenta rapina ai danni di un minore nei pressi della discoteca Porto 05.
Stando alla ricostruzione degli operanti, i giovanissimi - con genitori di origini straniere, parte della così detta "seconda generazione" - sarebbero arrivati con il treno e, dopo aver trascorso la serata in discoteca, avrebbero avvicinato la giovane vittima utilizzando passamontagna e coltello, imposessandosi dei contanti, del giubbotto di ingente valore e del berretto. In seguito, con fare minaccioso, i rapinatori avrebbero costretto il minore a non andare via e a percorrere un tratto di strada insieme in modo da evitare che potesse nell'immediato avvisare la Polizia, assicurandosi così la fuga.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile, hanno permesso di risalire ai cinque indagati, grazie anche alla visione delle immagini della videosorveglianza e alla ricostruzione dettagliata dell’episodio.
Dei due maggiorenni, uno è stato ristretto presso la casa circondariale di Pescarenico mentre l'altro è stato raggiunto dall'ordinanza già dietro le sbarre. Si trova infatti in carcere per un'altra rapina. Recluso per altra vicenda - al Beccaria di Milano - è anche uno dei tre minori, che allunga così la sua lista di precedenti di polizia con un'altra denuncia, a piede libero.
Stando alla ricostruzione degli operanti, i giovanissimi - con genitori di origini straniere, parte della così detta "seconda generazione" - sarebbero arrivati con il treno e, dopo aver trascorso la serata in discoteca, avrebbero avvicinato la giovane vittima utilizzando passamontagna e coltello, imposessandosi dei contanti, del giubbotto di ingente valore e del berretto. In seguito, con fare minaccioso, i rapinatori avrebbero costretto il minore a non andare via e a percorrere un tratto di strada insieme in modo da evitare che potesse nell'immediato avvisare la Polizia, assicurandosi così la fuga.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile, hanno permesso di risalire ai cinque indagati, grazie anche alla visione delle immagini della videosorveglianza e alla ricostruzione dettagliata dell’episodio.
Dei due maggiorenni, uno è stato ristretto presso la casa circondariale di Pescarenico mentre l'altro è stato raggiunto dall'ordinanza già dietro le sbarre. Si trova infatti in carcere per un'altra rapina. Recluso per altra vicenda - al Beccaria di Milano - è anche uno dei tre minori, che allunga così la sua lista di precedenti di polizia con un'altra denuncia, a piede libero.
