Mandello abbraccia il suo campione NBA: Niang 'a casa'
Saliou Niang, fresco di passaggio in NBA, è tornato a casa, a Mandello del Lario, passando anche dalla Polisportiva, dove ha mosso i primi passi nel mondo del basket dopo essere approdato sul lago o meglio in quel di Rongio da Dakar, la sua città natale.

In sede ha ritrovato il presidente Ugo Dell'Era e i tanti amici cresciuti con lui. Il saluto del sindaco Riccardo Fasoli, poi, ha suggellato l'abbraccio della cittadinanza a questo figlio venuto da un Paese lontano, oggi ambasciatore del nome di Mandello del Lario nel mondo.

Saliou Niang figura tra i convocati della Nazionale italiana di basket ai campionati europei in calendario da fine agosto a metà settembre. Prima del raduno di mercoledi 23 luglio a Folgaria, non ha mancato di mantenersi in esercizio tra le mura della Polisportiva.

“Qui sono cresciuto a giocare a basket, spero di ispirare molti ragazzi a dare il massimo a divertirsi e a provarci come ho fatto io. E' stato bello essere tornato a Mandello dove ho rivisto la mia famiglia e da tutti ho ricevuto un ottima accoglienza” ha detto, ricordando l'emozione di sentire il proprio nome associato ai Cleveland durante il draft.

E da vero campione Niang non si è nemmeno sottratto dal rito della firma con il suo nome delle magliette custodite alla Polisportiva, dove il sogno qui coltivato, oggi è realtà.

Ugo Dell'Era con Saliou Niang
In sede ha ritrovato il presidente Ugo Dell'Era e i tanti amici cresciuti con lui. Il saluto del sindaco Riccardo Fasoli, poi, ha suggellato l'abbraccio della cittadinanza a questo figlio venuto da un Paese lontano, oggi ambasciatore del nome di Mandello del Lario nel mondo.

Saliou Niang figura tra i convocati della Nazionale italiana di basket ai campionati europei in calendario da fine agosto a metà settembre. Prima del raduno di mercoledi 23 luglio a Folgaria, non ha mancato di mantenersi in esercizio tra le mura della Polisportiva.

“Qui sono cresciuto a giocare a basket, spero di ispirare molti ragazzi a dare il massimo a divertirsi e a provarci come ho fatto io. E' stato bello essere tornato a Mandello dove ho rivisto la mia famiglia e da tutti ho ricevuto un ottima accoglienza” ha detto, ricordando l'emozione di sentire il proprio nome associato ai Cleveland durante il draft.

E da vero campione Niang non si è nemmeno sottratto dal rito della firma con il suo nome delle magliette custodite alla Polisportiva, dove il sogno qui coltivato, oggi è realtà.
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