Lecco: i vincitori della XIV edizione del Premio di laurea “Dott. Ing. Katia Corti”
Si è appena conclusa la quattordicesima edizione del premio di laurea “Dott. Ing. Katia Corti” promosso dal Lions Club “San Nicolò” di Lecco e bandito dal Polo territoriale di Lecco del Politecnico di Milano.
Il premio, istituito in memoria di Katia Corti, laureata al Politecnico di Milano e prematuramente scomparsa, si propone di premiare il miglior progetto innovativo di recupero (edilizio e/o territoriale) o di nuova costruzione sul territorio lombardo, con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale. A vincere il premio di questa edizione sono stati Emanuele Ferrario, Luca Ferraro e Filippo Galasso con la tesi: “Re-Active Laveno Mombello: Progetto di riqualificazione dell'area della stazione frontelago di Laveno Mombello in un polo culturale multifunzionale e di interscambio”.
La giuria, incaricata di valutare le tesi candidate al concorso, ha apprezzato diversi aspetti dell’elaborato motivando così l’assegnazione del premio: “Per la ricchezza dell’analisi alle diverse scale di approfondimento, per il misurato rapporto con il contesto, per la complessità dell’articolazione funzionale e per l’attenta relazione tra spazi interni e spazi aperti.”
I vincitori dichiarano: “Siamo molto entusiasti di ricevere questo favoloso premio, coronamento di un percorso impegnativo, ma pieno di soddisfazioni e spunti. Vorremmo ringraziare innanzitutto la famiglia Corti e il Lions Club San Nicolò di Lecco per questa opportunità e per aver apprezzato, insieme alla commissione, le idee dietro la nostra tesi, della quale siamo molto orgogliosi. A tal proposito, cogliamo l’occasione per ringraziare nuovamente tutti coloro che hanno contribuito a rendere unico questo progetto di tesi: il nostro relatore Piero Poggioli, i correlatori Chiara Mezzetti e Enrico Sergio Mazzucchelli, tutti i professori e collaboratori che ci hanno dato supporto, il Comune di Laveno Mombello, la Fondazione Officine dell’Acqua e tutti i ragazzi di Laveno Mombello, ai quali questa tesi è dedicata. Il progetto Re-Active Laveno Mombello, non si limita a portare un’idea innovativa dal punto di vista architettonico per lo sviluppo territoriale, ma ha lo scopo di integrare il progetto in un sistema più ampio e complesso, che però presenta fragilità e contrasti. Durante questo percorso di tesi abbiamo avuto modo di sperimentare un metodo di lavoro che si basa su un processo dinamico di analisi del territorio, che si fonda sull’ascolto delle esigenze della comunità locale, dal dialogo con i protagonisti del territorio, dalla scoperta dei luoghi e tradizioni, nonché sulla ricerca di soluzioni adatte ed efficaci, anche dal punto di vista ambientale. È infatti comprendendo i bisogni di una comunità che si è in grado di trasferirli in una visione più grande. Speriamo che questo progetto possa ispirare e incentivare un’architettura che segua sempre di più i bisogni delle persone e dei luoghi”.
Gianni e Nora Corti, genitori dell’ing. Katia Corti, commentano: “È stata molto apprezzata la completezza, la complessità dell’argomento esposto con cura e competenza”.




