Risorse per Casa Corazza: è 'guerra' tra Monte Marenzo e la Comunità Montana

Sarà battaglia legale tra la Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino e il Comune di Monte Marenzo.
La Giunta dell'ente sovracomunale ha infatti scelto di resistere, aprendo così un contenzioso legale, al ricorso presentato il 30 maggio 2025 dalla controparte, avverso alla Delibera n° 88 del 18 dicembre 2024. 
Poco prima di Natale, l'allora Giunta della C.M. aveva stabilito di escludere dal bando "Strategia Regionale Aree Interne – Agenda del Controesodo" (oltre 8 milioni di euro da destinare in autonomia al proprio territorio di competenza), un progetto presentato dal piccolo Comune retto da Paola Colombo per Casa Corazza, il Centro Sociale dove già sono disponibili alcuni appartamenti per anziani autosufficienti e che ora, grazie a una sinergia con la cooperativa Lo Specchio Magico con la quale è già stata firmata un'apposita convenzione, si vorrebbe trasformare in un vero e proprio centro di servizi per persone fragili ma anche per giovani, in una posizione strategica per tutta la Valle San Martino.
Un progetto da circa un milione di euro, cifra che il Comune si era anche detto disposto a ridurre contribuendo con risorse proprie, ma che in ogni caso è stato escluso dal bando nonostante avesse ricevuto un punteggio superiore rispetto ad altri successivamente finanziati, come verificato personalmente dal sindaco che, decisa ad approfondire la questione, ha fatto anche una richiesta di accesso agli atti senza mai, però, ricevere una spiegazione ritenuta convincente.
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Paola Colombo

"Abbiamo partecipato al bando con serietà e trasparenza, peraltro scegliendo di puntare per la richiesta di finanziamento su Casa Corazza anziché su un altro progetto che ci stava a cuore - quello per la realizzazione degli ambulatori medici all'interno dell'immobile di Sant'Alessandro - che, in un incontro preliminare, ci era stato "sconsigliato" per il costo irrisorio" ci ha spiegato il sindaco di Monte Marenzo, che nel dicembre scorso ha subito intuito che qualcosa non andava facendo parte della Giunta della Comunità Montana quale assessore supplente in attesa delle elezioni che avrebbero poi portato alla presidenza Antonio Rusconi, dopo una serie non indifferente di battaglie politiche. "Abbiamo subito pensato a un errore, aspettandoci un doveroso passo indietro - con una rettifica in autotutela della graduatoria, secondo quanto previsto dalla normativa -, come atto di responsabilità amministrativa e politica. Non è avvenuto niente di tutto ciò, anzi la nuova Giunta della Comunità Montana ha scelto di re
"Non si tratta solo di un torto al nostro paese, ma di un danno collettivo" ha proseguito Paola Colombo, convinta di voler andare fino in fondo alla questione per ricevere, quantomeno, una motivazione della scelta che il suo Comune si è trovato a subire, "con la speranza che non sia di natura politica". "Si sarebbe potuto agire con buon senso e rispetto dei criteri stabiliti, evitando conflitti e garantendo trasparenza. Invece si è preferita la strada dello scontro". Infine, una chiosa amara: "Questo caso solleva interrogativi più ampi sulla gestione delle risorse pubbliche e sull'operato degli enti sovracomunali: in gioco ci sono la credibilità delle istituzioni e la fiducia delle comunità locali. Il Comune di Monte Marenzo continuerà a difendere con determinazione i propri diritti e quelli dei suoi cittadini, chiedendo che venga ripristinata equità nell'accesso al finanziamento".
Una "patata bollente" per la Comunità Montana, insomma, con la nuova Giunta che l'ha ereditata da quella precedente guidata da Carlo Greppi arrivando appunto, un paio di giorni fa, alla decisione di resistere al ricorso. Che il presidente Antonio Rusconi ha motivato così: "Da parte nostra non c'è nessun intento polemico: semplicemente non possiamo accettare a priori l'idea che chi c'era prima di noi abbia sbagliato, mettendo in discussione anche il lavoro dei tecnici. A breve, quindi, procederemo con una consulenza e con le nostre controdeduzioni, arrivando poi a spiegare perché il progetto non è stato accettato".
B.P.
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