Lecco: festa di Santa Marta nel nome dell'ospitalità, con i 'michett'

Questa mattina, sull’omonima piazza nel cuore di Lecco, si è rinnovata la tradizionale festa dedicata a Santa Marta, una delle celebrazioni più sentite dalla comunità cittadina. Al centro della giornata  la benedizione e la distribuzione dei michett o michini, i panini simbolo di comunione e cura, che accompagnano da sempre questa ricorrenza.
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La mattinata è iniziata con la messa solenne presieduta dal prevosto, monsignor Bortolo Uberti, con la partecipazione di don Giuseppe Brivio. A introdurre e accompagnare la celebrazione, le voci del coro Delfino Nava. 
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Monsignor Uberti ha guidato la riflessione partendo dalla casa di Betania, dove Marta, Maria e Lazzaro accoglievano Gesù. Una casa semplice, fatta di legami autentici, ascolto e cura reciproca, in cui si respirava vera fraternità.
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Da quel racconto evangelico, è nato un invito a riflettere sulle nostre case di oggi, troppo spesso chiuse e isolate anche tra vicini. “Con chi è di passaggio, con chi è straniero, con chi vive in una situazione di difficoltà dobbiamo essere una comunità”, ha sottolineato il prevosto, invitando a costruire spazi capaci di accogliere e farsi prossimi.
L’ospitalità, dunque, non come gesto straordinario, ma come scelta quotidiana, fatta di piccoli segnali di attenzione verso l’altro. 
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Al termine della celebrazione, si è rinnovato, come anticipato, uno dei gesti simbolici più sentiti: la benedizione e la distribuzione dei michett, che da sempre accompagna la festa di Santa Marta. Un segno semplice ma ricco di significato, che racchiude in sé il senso profondo della giornata: l’ospitalità, la cura e la fraternità incarnate nella figura di Marta.
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La funzione si è svolta all’aperto, nella piazza antistante la chiesa, accogliendo fedeli e passanti in un clima sereno e raccolto. Nonostante il caldo, tanti hanno seguito con attenzione le parole del prevosto e hanno accolto con un sorriso il pane benedetto, parte di una tradizione che continua a unire e a legare la comunità lecchese nel tempo.
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Una mattinata di fede, semplicità e memoria, che conferma l’importanza di custodire e vivere le nostre radici, anche nel cuore dell’estate.
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La giornata proseguirà con la preghiera del Rosario, prevista alle 20.30 sempre in piazza Santa Marta. Alle 21.00, la chiesa ospiterà un concerto per due violoncelli con Francesca Bongiorni e Théophane Ramet. Il programma musicale prevede composizioni di Bach, Vivaldi, Barrière, de Boismortier e Bartók. L’ingresso è libero e aperto a tutti gli interessati.
G.D.
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