L'insicurezza di Calolziocorte e le certezze del sindaco

È da un po' di tempo che Calolziocorte vive in uno stato di degrado e di insicurezza, strade ridotte ad un colabrodo, sporcizia, edifici comunali abbandonati, episodi di violenza.. Questa mia opinione, credo che oggi sia condivisa anche dalla maggior parte dei cittadini di Calolziocorte almeno vedendo quanto scritto sui social.
Capisco che amministrare un comune come Calolziocorte non sia facile, che i soldi siano pochi, ma credo anche che ciò che viene fatto e l'uso del denaro pubblico sia una questione di scelte. Un esempio? Si è voluto investire parecchio denaro nel parcheggio del Lavello distogliendo risorse, date dalla Cartiera dell'Adda, che potevano essere utilizzate per una riqualificazione del lungo fiume e che avrebbero potuto risolvere in parte il problema della sicurezza (a proposito i lavori del parcheggio sono stati fatti talmente bene che al primo forte temporale si è allagato il chiostro e la chiesa del monastero).
Non è stata fatta nemmeno una politica seria sulla alienazione e la riqualificazione degli immobili comunali per cui tutti gli edifici sono in un grave stato di abbandono e degrado e, in un contesto di forte disagio sociale e nuove povertà, diventano luoghi del rifugiarsi o ritrovarsi separandosi sempre di più dalla realtà locale. In questi contesti si creano i presupposti a episodi di violenza che in questi ultimi giorni hanno scosso l’intera cittadinanza. Il sindaco però ci dice con sicumera certezza che la colpa è degli immigrati senza preoccuparsi nemmeno delle condizioni della giovane ragazza di 22 anni gravemente ustionata nell'esplosione avvenuta nell'edificio della ex ASL. Spesso le decisioni politiche sono anche decisioni economiche e chi ci rimette sono i cittadini.
Nell'intervista "Filo diretto con il sindaco" trasmessa da Radio Calolzio il 24 luglio scorso, il primo cittadino snocciola cifre e percentuali certe: l'aumento della TARI non va oltre l'undici o il dodici per cento. Io ho avuto un aumento del 17%, mia suocera più del 24% e credo che molti altri miei concittadini abbiano avuto anche rincari maggiori.
Signor Sindaco cerchi di essere meno sicuro ed avere meno certezze magari Calolziocorte diventa una città più...sicura. Anche perché è veramente triste vedere una amministrazione che si chiama sempre fuori dalle proprie responsabilità e competenze, dando la colpa all’opposizione, a quelli che hanno governato prima, ai rom, alla sinistra e agli immigrati, anche perché, come Sindaco, non si dimentichi che anche loro sono parte della nostra comunità e perché no, anche della grande famiglia calolziese.
Moreno Castelli, Gruppo Civico Calolziocorte BeneComune
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