Referendum a Colico: giusto dare la parola ai cittadini
È notizia di ieri che finalmente e dopo tanti tentennamenti il sindaco di Colico ha deciso di indire il referendum sulla proposta di passare alla provincia di Sondrio o rimanere in provincia di Lecco. La considero una buona notizia, perché ho sempre sostenuto che la via corretta sia quella di sentire il parere dei cittadini e che queste decisioni non possano essere assunte dai soli consiglieri comunali di maggioranza, ancor più se la proposta compare come un fulmine a ciel sereno e non è stata presentata nel programma elettorale del sindaco che ha vinto le scorse elezioni.
È un risultato, quello di ottenere che sia indetto il referendum popolare, per il quale anche io, da consigliere regionale, ho lavorato da tempo, portando in approvazione una modifica alla legge regionale affinché si consentisse ad ogni Comune lombardo di ascoltare i cittadini prima di prendere una decisione così importante. Le notevoli resistenze dell'amministrazione comunale di Colico, quindi, sono state superate dalla nuova norma regionale e da un parere del Ministero dell'Interno che non ha posto contrarietà ad una consultazione referendaria. Pertanto, nonostante le resistenze durate fino ai giorni scorsi, finalmente l’amministrazione cittadina ha preso la decisione di dare la parola ai colichesi. Quindi, gli unici veri decisori, che sono i cittadini, potranno scegliere se rimanere con Lecco o andare con la provincia di Sondrio.
Questo risultato è stato fortemente voluto anche dai gruppi consigliari comunali di minoranza che hanno sempre lottato per il rispetto della democrazia e della trasparenza. Hanno informato, sensibilizzato i cittadini e contribuito alla raccolta firme del Comitato pro Lecco, in numero sostanzialmente maggiore al comitato pro Sondrio, a dimostrazione che una decisione avventata sarebbe stata poco legittima. Questo importante passaggio è chiaramente solo l'inizio, perché adesso inizierà il percorso referendario e i colichesi potranno esprimersi con il voto in piena libertà. Io confido e spero che decidano di restare con Lecco e che Colico rimanga una delle principali perle della sponda lecchese del lago e con la sua bellezza, produttività e valore, possa continuare a dare forza e lustro alla nostra virtuosa provincia.
È un risultato, quello di ottenere che sia indetto il referendum popolare, per il quale anche io, da consigliere regionale, ho lavorato da tempo, portando in approvazione una modifica alla legge regionale affinché si consentisse ad ogni Comune lombardo di ascoltare i cittadini prima di prendere una decisione così importante. Le notevoli resistenze dell'amministrazione comunale di Colico, quindi, sono state superate dalla nuova norma regionale e da un parere del Ministero dell'Interno che non ha posto contrarietà ad una consultazione referendaria. Pertanto, nonostante le resistenze durate fino ai giorni scorsi, finalmente l’amministrazione cittadina ha preso la decisione di dare la parola ai colichesi. Quindi, gli unici veri decisori, che sono i cittadini, potranno scegliere se rimanere con Lecco o andare con la provincia di Sondrio.
Questo risultato è stato fortemente voluto anche dai gruppi consigliari comunali di minoranza che hanno sempre lottato per il rispetto della democrazia e della trasparenza. Hanno informato, sensibilizzato i cittadini e contribuito alla raccolta firme del Comitato pro Lecco, in numero sostanzialmente maggiore al comitato pro Sondrio, a dimostrazione che una decisione avventata sarebbe stata poco legittima. Questo importante passaggio è chiaramente solo l'inizio, perché adesso inizierà il percorso referendario e i colichesi potranno esprimersi con il voto in piena libertà. Io confido e spero che decidano di restare con Lecco e che Colico rimanga una delle principali perle della sponda lecchese del lago e con la sua bellezza, produttività e valore, possa continuare a dare forza e lustro alla nostra virtuosa provincia.
Gianmario Fragomeli, consigliere regionale PD