Margno tra passato e presente in una mostra, nel ricordo di Giampiero Manzoni
“Nessuno muore finché vive nel cuore di chi resta”: è la frase che Davide Rusconi ha voluto dedicare all’amico Giampiero Manzoni – scomparso il 12 luglio scorso - in ricordo del quale, su invito del sindaco di Margno Manuele Cattaneo, ha inaugurato ieri una mostra di fotografie che hanno come soggetto proprio il paese dell’Alta Valle, dove “Giampy” risiedeva.

La sua prima esposizione risale a quando aveva trent'anni, e il soggetto era la ricorrenza del 50° dalla posa della Croce di Camaggiore; la seconda, quasi un lustro dopo, fu dedicata alla tradizione del falò di Casargo della vigilia di Natale, quello che viene acceso dopo la Messa di mezzanotte. Oggi – all’età di quarant'anni - Rusconi ha scelto Margno da immortalare nei suoi scatti e ne ha fatto appunto una mostra, allestita all’interno dell’oratorio, che ha attirato l'attenzione di molti.


La passione di Davide per la fotografia è cosa nota a molti: ad aprile, infatti, ha raccolto tutte le immagini in suo possesso e le ha racchiuse in un libro (“Valsassina com’era... com'è”), e oggi è giunto a esporre i suoi “lavori” in questa personale. Supportato dai genitori – papà Rino e mamma Virginia - ha appeso le istantanee seguendo un ordine ben preciso: all’inizio ci sono quelle del libro, con scatti della Valsassina di ieri e di oggi, poi quelle relative al territorio di Margno, con gli alpeggi, il centro storico e il susseguirsi delle stagioni, che riservano tante meraviglie tutte da scoprire.
In molti, come già detto, hanno visitato l’esposizione. Rusconi ha chiacchierato con tutti, raccontando i momenti in cui ha immortalato i soggetti. Soddisfatto della grande partecipazione, non ha nascosto l'emozione e ha assicurato che prossimamente indirizzerà il suo obiettivo verso un altro paese, confinante con quello dove risiede, magari per offrire al suo pubblico una nuova mostra come quella attualmente in corso.


"In ogni immagine ci sono quattro foto: quella completa, una con il soggetto più in alto, una in basso e una con l’alto nel senso opposto al primo”, ha sostenuto Davide, incuriosendo l’osservatore, pronto a mettere in pratica quanto sentito e immaginando veramente come sarebbero i quattro scatti.

Intanto, prosegue la vendita del libro “Valsassina com’era… com’è”, disponibile in un numero sempre maggiore di esercizi pubblici così da raggiungere i diversi punti del territorio della Valle.

Davide Rusconi



La passione di Davide per la fotografia è cosa nota a molti: ad aprile, infatti, ha raccolto tutte le immagini in suo possesso e le ha racchiuse in un libro (“Valsassina com’era... com'è”), e oggi è giunto a esporre i suoi “lavori” in questa personale. Supportato dai genitori – papà Rino e mamma Virginia - ha appeso le istantanee seguendo un ordine ben preciso: all’inizio ci sono quelle del libro, con scatti della Valsassina di ieri e di oggi, poi quelle relative al territorio di Margno, con gli alpeggi, il centro storico e il susseguirsi delle stagioni, che riservano tante meraviglie tutte da scoprire.



"In ogni immagine ci sono quattro foto: quella completa, una con il soggetto più in alto, una in basso e una con l’alto nel senso opposto al primo”, ha sostenuto Davide, incuriosendo l’osservatore, pronto a mettere in pratica quanto sentito e immaginando veramente come sarebbero i quattro scatti.

Intanto, prosegue la vendita del libro “Valsassina com’era… com’è”, disponibile in un numero sempre maggiore di esercizi pubblici così da raggiungere i diversi punti del territorio della Valle.
M.A.