Colico: Emma al campo ANA nelle stesse zone dove il nonno, 60 anni fa, aveva svolto il servizio militare
Dopo la bella esperienza del 2024 - intrapresa su suggerimento del padre- Emma Acquistapace ha deciso di viverne una seconda del tutto analoga.
Nel giugno di un anno fa infatti, la colichese aveva trascorso due settimane in un campo scuola a Bedonia, sull’appennino parmense; entusiasta, la giovane ha voluto bissare quell'avventura, scegliendo una meta diversa. E' stata San Pietro al Natisone (Udine), la destinazione di quest'anno.
Dopo aver parlato con l’amica Valentina dei suoi programmi estivi, quest’ultima – che con lei ha frequentato il triennio della scuola secondaria di primo grado – ha deciso di seguirla, vivendo per la prima volta questa parentesi stimolante e formativa.

Anche il padre di Emma - volontario nella Protezione Civile intercomunale di Colico Dorio - ha parlato con un amico dell'esperienza che si apprestava a vivere la sua secondogenita e quest’ultimo, rimasto positivamente colpito, ha proposto l’esperienza al figlio Leonardo, che subito si è iscritto allo stesso campo delle due ragazze. Da Colico quindi, sono partiti in tre per il campo scuola degli alpini in provincia di Udine.
Lo scorso anno per Emma la partenza verso il soggiorno di formazione alpina era avvenuto completamente in ''solitaria'', consentendole però di ''approfondire la conoscenza di tante persone e creare nuove amicizie''. Diverso invece lo scenario di quest'anno: con lei altri due colichesi erano giunti ad una meta in cui poter imparare tante cose, nel rispetto della tradizione con l’onore di far parte di una famiglia – quella degli alpini – che non conosce tempo, ricca di valori, sapendo che ogni penna nera porta con se storie, sudore, fatica e l’infinito amore per la propria patria.

Giornate scandite da ritmi ben precisi partendo con l’alzabandiera, svolgendo diverse attività che i partecipanti hanno potuto comprendere e imparare: dall’orienteering alla difesa personale, dall’educazione alla legalità, dall’escursionismo sui monti all’addestramento formale. Insomma, i giovani hanno assaporato ciò che è la vita militare degli alpini.
Un’esperienza sicuramente positiva per giovane colichese che non ha sentito la mancanza dello smartphone – l’apparecchio infatti non poteva essere utilizzato durante la giornata ma solo la sera, per due ore, dalle 21 alle 23 -, ma che ha approfittato di questo per approfondire la conoscenza di chi le stava accanto e proprio per questo è riuscita a percepire ''cose che sicuramente distratta dal telefono non avrei mai notato''.

Forse proprio questo ha fatto sì che Emma, anche nella sua precedente esperienza nel campo ANA, abbia potuto approfondire la conoscenza delle persone incontrate a Bedonia. Amicizie che si sono trasformate in legami profondi, come quella con Giovanni, con cui attualmente la giovane colichese ha intrapreso un rapporto sentimentale.

Dopo tutto, come la 18enne ci ha detto, le amicizie che nascono nei campi scuola, segnano la vita delle persone; Emma lo sa bene perchè la stessa cosa era accaduta a suo nonno che sessant'anni fa, sempre in provincia di Udine, aveva intrapreso il servizio militare conoscendo quello che è diventato il suo più grande amico. Infatti, il colichese Francesco Acquistapace e Fausto Tosolini, classe 1946 e 1947, si sono incontrati proprio in caserma e da allora si sono sempre tenuti in contatto, stringendo una amicizia che va oltre il legame familiare, incontrandosi diverse volte e partecipando alle varie ricorrenze che le famiglie hanno affrontato in questi 12 lustri.

Trascorse le due settimane di formazione ANA, i genitori sono tornati a prendere i figli a San Pietro al Natisone; Emma Acquistapace, Valentina Guglielmo e Leonardo Bettiga hanno rivisto i loro cari e specialmente per la prima c’è stata una grande sorpresa. Oltre al nonno e al papà c’era anche il fidanzatino che ha colto l’occasione per stupire la giovane e visitare il luogo. Nonno Acquistapace invece, ha potuto rivedere – dopo svariati lustri– la caserma che lo ha visto svolgereil servizio militare nel corpo degli alpini.

Un vissuto di dure settimane che ha lasciato nei giovani tanti ricordi e il desiderio di partecipare – l’anno prossimo – ad altre formazioni ANA, compatibilmente con gli esami di maturità che dovranno affrontare. Ma per Emma l'orgoglio di aver intrapreso una strada simile a quella di nonno Francesco, sarà sicuramente uno sprone a cimentarsi in qualcosa di analogo.
Nel giugno di un anno fa infatti, la colichese aveva trascorso due settimane in un campo scuola a Bedonia, sull’appennino parmense; entusiasta, la giovane ha voluto bissare quell'avventura, scegliendo una meta diversa. E' stata San Pietro al Natisone (Udine), la destinazione di quest'anno.
Dopo aver parlato con l’amica Valentina dei suoi programmi estivi, quest’ultima – che con lei ha frequentato il triennio della scuola secondaria di primo grado – ha deciso di seguirla, vivendo per la prima volta questa parentesi stimolante e formativa.

I tre colichesi che hanno vissuto l'esperienza del campo ANA: da sinistra Emma, Valentina e Leonardo
Anche il padre di Emma - volontario nella Protezione Civile intercomunale di Colico Dorio - ha parlato con un amico dell'esperienza che si apprestava a vivere la sua secondogenita e quest’ultimo, rimasto positivamente colpito, ha proposto l’esperienza al figlio Leonardo, che subito si è iscritto allo stesso campo delle due ragazze. Da Colico quindi, sono partiti in tre per il campo scuola degli alpini in provincia di Udine.
Lo scorso anno per Emma la partenza verso il soggiorno di formazione alpina era avvenuto completamente in ''solitaria'', consentendole però di ''approfondire la conoscenza di tante persone e creare nuove amicizie''. Diverso invece lo scenario di quest'anno: con lei altri due colichesi erano giunti ad una meta in cui poter imparare tante cose, nel rispetto della tradizione con l’onore di far parte di una famiglia – quella degli alpini – che non conosce tempo, ricca di valori, sapendo che ogni penna nera porta con se storie, sudore, fatica e l’infinito amore per la propria patria.

Da sinistra Leonardo Bettiga con il nonno, Valentina Guglielmo ed Emma Acquistapace con il nonno
Giornate scandite da ritmi ben precisi partendo con l’alzabandiera, svolgendo diverse attività che i partecipanti hanno potuto comprendere e imparare: dall’orienteering alla difesa personale, dall’educazione alla legalità, dall’escursionismo sui monti all’addestramento formale. Insomma, i giovani hanno assaporato ciò che è la vita militare degli alpini.
Un’esperienza sicuramente positiva per giovane colichese che non ha sentito la mancanza dello smartphone – l’apparecchio infatti non poteva essere utilizzato durante la giornata ma solo la sera, per due ore, dalle 21 alle 23 -, ma che ha approfittato di questo per approfondire la conoscenza di chi le stava accanto e proprio per questo è riuscita a percepire ''cose che sicuramente distratta dal telefono non avrei mai notato''.

Forse proprio questo ha fatto sì che Emma, anche nella sua precedente esperienza nel campo ANA, abbia potuto approfondire la conoscenza delle persone incontrate a Bedonia. Amicizie che si sono trasformate in legami profondi, come quella con Giovanni, con cui attualmente la giovane colichese ha intrapreso un rapporto sentimentale.

Dopo tutto, come la 18enne ci ha detto, le amicizie che nascono nei campi scuola, segnano la vita delle persone; Emma lo sa bene perchè la stessa cosa era accaduta a suo nonno che sessant'anni fa, sempre in provincia di Udine, aveva intrapreso il servizio militare conoscendo quello che è diventato il suo più grande amico. Infatti, il colichese Francesco Acquistapace e Fausto Tosolini, classe 1946 e 1947, si sono incontrati proprio in caserma e da allora si sono sempre tenuti in contatto, stringendo una amicizia che va oltre il legame familiare, incontrandosi diverse volte e partecipando alle varie ricorrenze che le famiglie hanno affrontato in questi 12 lustri.

Emma con Giovanni
Trascorse le due settimane di formazione ANA, i genitori sono tornati a prendere i figli a San Pietro al Natisone; Emma Acquistapace, Valentina Guglielmo e Leonardo Bettiga hanno rivisto i loro cari e specialmente per la prima c’è stata una grande sorpresa. Oltre al nonno e al papà c’era anche il fidanzatino che ha colto l’occasione per stupire la giovane e visitare il luogo. Nonno Acquistapace invece, ha potuto rivedere – dopo svariati lustri– la caserma che lo ha visto svolgereil servizio militare nel corpo degli alpini.

Da sinistra Emma con nonno Francesco e l'amico Fausto, conosciuto durante il servizio militare
Un vissuto di dure settimane che ha lasciato nei giovani tanti ricordi e il desiderio di partecipare – l’anno prossimo – ad altre formazioni ANA, compatibilmente con gli esami di maturità che dovranno affrontare. Ma per Emma l'orgoglio di aver intrapreso una strada simile a quella di nonno Francesco, sarà sicuramente uno sprone a cimentarsi in qualcosa di analogo.
M.A.