Una mediateca alla ''Pozzoli'' e un centro città da ridisegnare nella tesi di un neo ingegnere del Poli
Le linee guida sono quelle sull’accessibilità e l’inclusione e cioè spazi urbani che possano essere utilizzati senza difficoltà anche da disabili, bambini, anziani. Ed è proprio con questi punti di riferimento che un neoingegnere laureatosi al Politecnico di Lecco ha ridisegnato alcuni luoghi del centro cittadino nella tesi “Mediateca for All: Diversit creativa e innovazione sociale come asset strategico per la rigenerazione della Biblioteca Uberto Pozzoli e del centro storico di Lecco” discussa in questi giorni.
L’ingegnere è Gabriele Michel Pierre: di famiglia francese, vive a Brugherio in provincia di Monza, ha studiato al liceo francese di Milano e ha poi ha effettuato il suo percorso universitario al Politecnico. ''E studiando a Lecco – dice – mi sono appassionato a questa città''.

''Il progetto – spiega poi – nasce da un percorso di studi della professoressa Angela Colucci, raccogliendo idee e promuovendo tavoli di discussione, confrontandoci con enti e associazioni lecchesi''.
Il risultato sono appunto i quattro interventi contenuti nella tesi di laurea: una Mediateca collegata alla Biblioteca civica Pozzoli di via Bovara, una riorganizzazione della piazza Diaz davanti al municipio, un’altra per l’Isolago sul fronte di via Cairoli e una terza per la stessa via Cairoli nel tratto tra viale Dante e via Cattaneo.

Per quanto riguarda l’area della biblioteca, l’intervento è rivolto al recupero dell’area esterna, in particolare di quella occupata dalla piccola arena ormai da decenni inutilizzata. Pierre ne ha previsto la demolizione per realizzarvi un nuovo edificio, naturalmente collegato alla stessa biblioteca, ma con un ingresso autonomo peraltro già esistente (e chiuso da una vetrata deturpata e che i soliti vandali si sono divertiti prendere a martellate). Scale e un ascensore consentiranno di raggiungere un giardino soprastante.

La struttura, divisa in due parti differenti, sarà a pianta libera per garantire uno spazio che possa di volta in volta essere riconfigurato secondo le esigenze che sorgeranno. Una parte sarà dedicata allo studio individuale e di gruppo, una seconda sarà invece dedicata a persone con problemi di autismo, disturbi dell’attenzione, auditivi o di vista, che potranno disporre di divanetti, nicchie dove poter leggere e con la possibilità di “esplorare lo spazio circostante”.
A proposito di piazza Diaz, invece, Pierre sottolinea come oggi sia uno spazio quasi anonimo nonostante costituisca la porta di ingresso della città. Il suo progetto interviene sul grande edificio ormai in disuso da anni (per il quale, tra l’altro, recentemente è stata ventilata una riconversione alberghiera). Da parte sua, il neoingegnere ipotizza invece un nuovo centro per le associazioni, in particolare quelle che si occupano di disabilità. In quel complesso, per esempio, potrebbe trovare posto “Artimedia” ora situato in un angolo di città defilato e una strada poco frequentata. In piazza Diaz potrebbe invece trovare un ulteriore impulso.

All’edificio sarebbe anche collegato un padiglione aperto che, oltre a regolare il flusso delle persone, consentirebbe alle stesse associazione di esporre i propri lavori al pubblico e quindi farsi meglio conoscere. Inoltre, contempla zone verdi che svolgano la funzione di incanalare le persone in arrivo in città. Senza dimenticare la posa di panchine semicircolari con il pensiero sempre rivolto a disabili e anziani che potrebbero sedersi e avere modo di guardarsi l’uno con l’altro, favorendo la conversazione.

In quanto all’Isolago, l’attenzione è rivolta al tratto di via Cairoli ora a traffico limitato, quindi all’ingresso dalla via Cavour prima del parcheggio pubblico sotterraneo. La considerazione di partenza è che l’accesso all’Isolago è contraddistinguo ovunque da gradini. Il neoingegnere propone quindi la realizzazione di una piattaforma per migliorare l’accessibilità e che possa anche avere la funzione di luogo di ritrovo con la posa di panchine. All’aspetto architettonico si unisce quello Sociale. Gabriele Pierre dice di essersi ispirato al libro del fotografo bellanese Carlo Borlenghi, “Il ritratto di Bellano”, pubblicato nel 2023 e che raccoglie i volti di 1500 abitanti del paese e alcune di quelle foto sono rimaste a lungo esposte nel paese lariano diventato così una grande sala all’aperto dei ritratti. Lo stesso si potrebbe fare anche a Lecco, coinvolgendo l’intero contesto urbano e sensibilizzando anche i commercianti sul tema dell’inclusività promuovendo un corso di formazione e favorendo il dialogo con le associazioni.

Infine, il tratto di via Cairoli tra viale Dante e via Cattaneo. Il fondo stradale dovrebbe essere uniformato tra zona pedonale e zona per il transito delle auto. La corsia stradale a senso unico sarebbe comunque ridotta in larghezza e sarà anche necessario istituire il limite di velocità in 20 chilometri orari. Con il pedone che avrà sempre e comunque la precedenza. Pur tenendo conto della necessità di parcheggi e non se ne prevede quindi la totale cancellazione, lungo la strada potranno essere realizzati nuovi spazi anche verdi a disposizione dei residenti, degli studenti della vicina scuola del collegio Volta e degli anziani.

Il lavoro dello studente è stato sviluppato nell'ambito del percorso di ricerca-azione Lecco VIVInclusi sviluppato dal Comune di Lecco e dal Polo territoriale di Lecco del Politecnico di Milano.
''Gabriele - spiega professoressa Angela Colucci - ha partecipato attivamente ai laboratori di coproduzione e coprogettazione del progetto pilota sulla Città Pubblica Inclusiva, sviluppando successivamente un percorso autonomo incentrato sul nodo della Biblioteca Pozzoli, che affianca e integra il progetto "Biblioteca no-limits" del Comune. La proposta sviluppata valorizza gli spazi aperti oggi sottoutilizzati, come l'anfiteatro e l'edificio su via Bovara (la nuova Mediateca For All). Quest'ultimo diviene centro generativo di un progetto di città pubblica che connette nodi funzionali e connessioni urbane accessibili a tutti, incentrate su attività culturali''.

''La tesi ha dimostrato l'essenzialità degli strumenti di coprogettazione per proporre funzioni innovative e inclusive. Questo percorso - conclude la relatrice - ha favorito un reciproco apprendimento e una crescita condivisa: il confronto di idee e interpretazioni della città ha condotto al progetto sviluppato da Gabriele, il quale offre spunti significativi per ripensare e valorizzare la città pubblica di Lecco, dove le attività culturali fungono da leva per la rigenerazione e l'inclusione''.

Gabriele Michel Pierre, neo ingegnere
L’ingegnere è Gabriele Michel Pierre: di famiglia francese, vive a Brugherio in provincia di Monza, ha studiato al liceo francese di Milano e ha poi ha effettuato il suo percorso universitario al Politecnico. ''E studiando a Lecco – dice – mi sono appassionato a questa città''.

''Il progetto – spiega poi – nasce da un percorso di studi della professoressa Angela Colucci, raccogliendo idee e promuovendo tavoli di discussione, confrontandoci con enti e associazioni lecchesi''.
Il risultato sono appunto i quattro interventi contenuti nella tesi di laurea: una Mediateca collegata alla Biblioteca civica Pozzoli di via Bovara, una riorganizzazione della piazza Diaz davanti al municipio, un’altra per l’Isolago sul fronte di via Cairoli e una terza per la stessa via Cairoli nel tratto tra viale Dante e via Cattaneo.

Per quanto riguarda l’area della biblioteca, l’intervento è rivolto al recupero dell’area esterna, in particolare di quella occupata dalla piccola arena ormai da decenni inutilizzata. Pierre ne ha previsto la demolizione per realizzarvi un nuovo edificio, naturalmente collegato alla stessa biblioteca, ma con un ingresso autonomo peraltro già esistente (e chiuso da una vetrata deturpata e che i soliti vandali si sono divertiti prendere a martellate). Scale e un ascensore consentiranno di raggiungere un giardino soprastante.

La struttura, divisa in due parti differenti, sarà a pianta libera per garantire uno spazio che possa di volta in volta essere riconfigurato secondo le esigenze che sorgeranno. Una parte sarà dedicata allo studio individuale e di gruppo, una seconda sarà invece dedicata a persone con problemi di autismo, disturbi dell’attenzione, auditivi o di vista, che potranno disporre di divanetti, nicchie dove poter leggere e con la possibilità di “esplorare lo spazio circostante”.


All’edificio sarebbe anche collegato un padiglione aperto che, oltre a regolare il flusso delle persone, consentirebbe alle stesse associazione di esporre i propri lavori al pubblico e quindi farsi meglio conoscere. Inoltre, contempla zone verdi che svolgano la funzione di incanalare le persone in arrivo in città. Senza dimenticare la posa di panchine semicircolari con il pensiero sempre rivolto a disabili e anziani che potrebbero sedersi e avere modo di guardarsi l’uno con l’altro, favorendo la conversazione.

In quanto all’Isolago, l’attenzione è rivolta al tratto di via Cairoli ora a traffico limitato, quindi all’ingresso dalla via Cavour prima del parcheggio pubblico sotterraneo. La considerazione di partenza è che l’accesso all’Isolago è contraddistinguo ovunque da gradini. Il neoingegnere propone quindi la realizzazione di una piattaforma per migliorare l’accessibilità e che possa anche avere la funzione di luogo di ritrovo con la posa di panchine. All’aspetto architettonico si unisce quello Sociale. Gabriele Pierre dice di essersi ispirato al libro del fotografo bellanese Carlo Borlenghi, “Il ritratto di Bellano”, pubblicato nel 2023 e che raccoglie i volti di 1500 abitanti del paese e alcune di quelle foto sono rimaste a lungo esposte nel paese lariano diventato così una grande sala all’aperto dei ritratti. Lo stesso si potrebbe fare anche a Lecco, coinvolgendo l’intero contesto urbano e sensibilizzando anche i commercianti sul tema dell’inclusività promuovendo un corso di formazione e favorendo il dialogo con le associazioni.

Infine, il tratto di via Cairoli tra viale Dante e via Cattaneo. Il fondo stradale dovrebbe essere uniformato tra zona pedonale e zona per il transito delle auto. La corsia stradale a senso unico sarebbe comunque ridotta in larghezza e sarà anche necessario istituire il limite di velocità in 20 chilometri orari. Con il pedone che avrà sempre e comunque la precedenza. Pur tenendo conto della necessità di parcheggi e non se ne prevede quindi la totale cancellazione, lungo la strada potranno essere realizzati nuovi spazi anche verdi a disposizione dei residenti, degli studenti della vicina scuola del collegio Volta e degli anziani.

Il lavoro dello studente è stato sviluppato nell'ambito del percorso di ricerca-azione Lecco VIVInclusi sviluppato dal Comune di Lecco e dal Polo territoriale di Lecco del Politecnico di Milano.
''Gabriele - spiega professoressa Angela Colucci - ha partecipato attivamente ai laboratori di coproduzione e coprogettazione del progetto pilota sulla Città Pubblica Inclusiva, sviluppando successivamente un percorso autonomo incentrato sul nodo della Biblioteca Pozzoli, che affianca e integra il progetto "Biblioteca no-limits" del Comune. La proposta sviluppata valorizza gli spazi aperti oggi sottoutilizzati, come l'anfiteatro e l'edificio su via Bovara (la nuova Mediateca For All). Quest'ultimo diviene centro generativo di un progetto di città pubblica che connette nodi funzionali e connessioni urbane accessibili a tutti, incentrate su attività culturali''.

''La tesi ha dimostrato l'essenzialità degli strumenti di coprogettazione per proporre funzioni innovative e inclusive. Questo percorso - conclude la relatrice - ha favorito un reciproco apprendimento e una crescita condivisa: il confronto di idee e interpretazioni della città ha condotto al progetto sviluppato da Gabriele, il quale offre spunti significativi per ripensare e valorizzare la città pubblica di Lecco, dove le attività culturali fungono da leva per la rigenerazione e l'inclusione''.
D.C.