39 sindaci lecchesi firmano l'appello 'Adesso basta', pro Gaza
Al termine ultimo per le sottoscrizioni, sono stati oltre 200 i primi cittadini ad aver aderito: in data 1° agosto l'appello pro Gaza, promosso dalla Sindaca del Comune di Gorgonzola, è stato trasmesso alla Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e al Ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Arreca la firma anche di 39 amministratori lecchesi. A Mauro Gattinoni, sindaco del capoluogo, si sono uniti i colleghi di Annone di Brianza, Barzago, Barzanò, Bosisio Parini, Bulciago, Calco, Carenno, Casatenovo, Cassago Brianza, Cassina Valsassina, Castello di Brianza, Civate, Costa Masnaga, Cremella, Cremeno, Dolzago, Ello, Galbiate, Garlate, Imbersago, Lomagna, Merate, Missaglia, Moggio, Montevecchia, Oggiono, Olgiate Molgora, Olginate, Osnago, Paderno d’Adda, Sirtori, Suello, Valgreghentino, Valmadrera, Varenna, Vercurago, Verderio, Viganò.
"ADESSO BASTA!" il titolo del documento. "A Gaza è in corso un genocidio sotto gli occhi del mondo. Alle vittime quotidiane degli attacchi militari si aggiungono ormai quotidianamente morti per la fame, molti dei quali bambini: vittime di una carestia voluta e imposta. Tutto ciò non è più guerra ma punizione collettiva. Gli aiuti sono bloccati: solo pochi camion al giorno, contro gli almeno 500 necessari. In Giordania giacciono magazzini colmi di cibo, che non viene distribuito perché il governo israeliano lo impedisce deliberatamente. Si affama una popolazione intera per piegarla con la fame. Non possiamo tacere. Non possiamo continuare a guardare senza agire. Il silenzio, in questo caso, è complicità" è scritto nell'introduzione a cui seguono una serie di richieste indirizzate al Governo:
- di esercitare ogni pressione politica e diplomatica sul Governo di Israele per sbloccare immediatamente l’accesso agli aiuti alimentari;
- che tali aiuti vengano gestiti solo ed esclusivamente dalle Agenzie dell’ONU, le uniche con legittimità e imparzialità e non più la Gaza Humanitarian Foundation, ente evidentemente non in grado di assolvere a un mandato umanitario;
- che l’Italia si faccia promotrice attiva di un cessate il fuoco e di una soluzione politica che ponga fine all’occupazione e alla distruzione della Striscia di Gaza.
"Accogliamo e rilanciamo l’appello di Papa Leone XIV e della società civile globale: FERMIAMO LA BARBARIE. NON C’È PIÙ TEMPO" la chiosa.
Arreca la firma anche di 39 amministratori lecchesi. A Mauro Gattinoni, sindaco del capoluogo, si sono uniti i colleghi di Annone di Brianza, Barzago, Barzanò, Bosisio Parini, Bulciago, Calco, Carenno, Casatenovo, Cassago Brianza, Cassina Valsassina, Castello di Brianza, Civate, Costa Masnaga, Cremella, Cremeno, Dolzago, Ello, Galbiate, Garlate, Imbersago, Lomagna, Merate, Missaglia, Moggio, Montevecchia, Oggiono, Olgiate Molgora, Olginate, Osnago, Paderno d’Adda, Sirtori, Suello, Valgreghentino, Valmadrera, Varenna, Vercurago, Verderio, Viganò.
"ADESSO BASTA!" il titolo del documento. "A Gaza è in corso un genocidio sotto gli occhi del mondo. Alle vittime quotidiane degli attacchi militari si aggiungono ormai quotidianamente morti per la fame, molti dei quali bambini: vittime di una carestia voluta e imposta. Tutto ciò non è più guerra ma punizione collettiva. Gli aiuti sono bloccati: solo pochi camion al giorno, contro gli almeno 500 necessari. In Giordania giacciono magazzini colmi di cibo, che non viene distribuito perché il governo israeliano lo impedisce deliberatamente. Si affama una popolazione intera per piegarla con la fame. Non possiamo tacere. Non possiamo continuare a guardare senza agire. Il silenzio, in questo caso, è complicità" è scritto nell'introduzione a cui seguono una serie di richieste indirizzate al Governo:
- di esercitare ogni pressione politica e diplomatica sul Governo di Israele per sbloccare immediatamente l’accesso agli aiuti alimentari;
- che tali aiuti vengano gestiti solo ed esclusivamente dalle Agenzie dell’ONU, le uniche con legittimità e imparzialità e non più la Gaza Humanitarian Foundation, ente evidentemente non in grado di assolvere a un mandato umanitario;
- che l’Italia si faccia promotrice attiva di un cessate il fuoco e di una soluzione politica che ponga fine all’occupazione e alla distruzione della Striscia di Gaza.
"Accogliamo e rilanciamo l’appello di Papa Leone XIV e della società civile globale: FERMIAMO LA BARBARIE. NON C’È PIÙ TEMPO" la chiosa.
