Domande alla giusta fermata (non si scende alla stazione del silenzio)


Articolo: Lecco, sottopasso di via Capodistria: la risposta del Comune. E 6 nuove domande

Messaggio: Buonasera, io credo che tutte le osservazioni e le domande relative all'articolo sul sottopasso di via Capodistria vadano fatte a RFI e regione Lombardia.
Il comune di Lecco può fare pochissimo e tantomeno decidere sulle reti ferroviarie, cone tutti i comuni .
A Mandello del Lario RFI ha tolto tutti i parcheggi della stazione e quelli di fronte alla Moto Guzzi facendo solo una comunicazione al comune non chiedendo nessun permesso e creando non pochi disagi ai lavoratori e ai cittadini di Mandello.
Io credo che la consigliera Cesana cerchi visibilità forse pensando alle prossime elezioni comunali.
Strano che nessuno abbia fatto riferimento alle persone , turisti, in coda sotto il sole o anche alle piogge ,in piazza della stazione, ogni giorno, dove non è stata posta nessuna pensilina a protezione......forse perché si sarebbe fatta un'offesa alla regione Lombardia , governata dalla destra, e responsabile dei trasporti ferroviari?
Ormai si sente e si legge solo che è colpa del comune e di Gattinoni. Mentre io vedo una città di Lecco che sta provando a cambiare e crescere, ma questo probabilmente da fastidio a qualcuno che non ama veramente Lecco.
Grazie per l'attenzione.
Francesco Lorusso 
Il signor Lorusso commette errori di ingenuità quando ritiene che le domande rivolte al Comune sul sottopasso ferroviario di via Capodistria - e temi collegati - non fossero legittime e pure mal indirizzate. 

Quelle 6 domande articolate, infatti, della giornalista di Leccoonline (e non della consigliera di cdx Cesana) dimostrano che stava svolgendo il proprio lavoro in modo serio e professionale: non limitandosi a registrare comunicati stampa, ma chiedendo conto - per conto dei lettori - delle ragioni di alcune risposte comunali, ritenute legittimamente parziali.
Parziali perché tali erano.

È doveroso e auspicabile che una giornalista faccia questo e lo faccia bene.

Il signor Lorusso ha ragione quando sostiene che alcune risposte dovrebbero essere date da RFI. Tuttavia, a mio avviso, commette enormi ingenuità:

Primo:
È  doveroso rivolgere le domande al Comune e non accontentarsi di comunicati stampa: perché ci si aspetta che l’amministrazione locale abbia già posto tali quesiti a RFI, con cui è in contatto periodico, come dichiarato dallo stesso Comune (basti pensare al dibattito sull’hub intermodale di via Balicco)

È una cosa normale: i ruoli istituzionali sono questi.

Secondo:
Il Signor Lorusso sembra non aver letto attentamente le domande della giornalista, che dimostrano un’accurata preparazione. Nella sua richiesta con le 6 domande , la cronista cita puntualmente il PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) – redatto e adottato dal Comune – dove si parla dei sottopassi di via Capodistria e dei passaggi a livello di via Rosmini e Belvedere. 

Questo significa che qualcuno in Comune già ha iniziato a parlare con RFI su questi temi seppur il  Pums è più un libro dei sogni. Concorda il signor Lorusso? 

E se, nonostante questo, il signor Lorusso continua a sostenere che le domande vadano rivolte solo a RFI perché la materia - la ferrovia - è di loro competenza, allora bisogna dire che non ha letto nemmeno il programma elettorale 2020 di Gattinoni. 

In quel documento, infatti, si prometteva - in cambio del voto - il collegamento ferroviario Lecco-Milano in 30 minuti (obiettivo che il dirigente regionale competente, da me a suo tempo interpellato, aveva escluso fosse tecnicamente possibile per ragioni di tracciato e incroci di linea).

Non solo: lo stesso programma parlava di una “metropolitana leggera” con corse ogni 15 minuti e cinque fermate in città:
-Lecco Malpensata (fermata da istituire)
-Lecco Centro
-Lecco Piccola (fermata da istituire)
-Lecco Bione (fermata da istituire)
-Lecco Maggianico

Anche qui la competenza è di RFI, ma in campagna elettorale è stato comodo - in cambio del voto - dare l’impressione che fosse materia comunale. 

Viene da chiedersi: il Comune ha mai rivolto queste domande a RFI e alla Regione, almeno di grazia per le tre fermate mancanti, una peraltro proprio in zona via Capodistria e per i sottopassi/passaggi a livello? 

Son passati cinque anni.

In sintesi: il signor Lorusso sembra scandalizzarsi perché una giornalista, preparata e nell’interesse dei cittadini (compreso lui), chiede più chiarezza, trasparenza e responsabilità istituzionale a un Ente.

Una battuta finale per restare in tema di mobilità: il signor Lorusso appartiene forse alla scuola del “non disturbare il manovratore”?
Paolo Trezzi
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