Valente presenta un Lecco plasmato a sua immagine e somiglianza

La conferenza stampa di mister Federico Valente, la prima del 2025/26, ha rappresentato l'avvio di una stagione che mira a essere quella del rilancio. Le basi per recuperare credibilità sportiva non mancano, dopo una rovinosa retrocessione e una salvezza diretta centrata con affanno. La proprietà non è stata a guardare e, muovendosi con rapidità, ha consegnato a Valente undici giocatori nuovi, alcuni dei quali allenati in passato dallo stesso tecnico. Servirebbero ancora due o tre elementi per rinforzare una rosa che si presenta comunque già ben attrezzata. Soprattutto un difensore, un quinto di destra e magari un attaccante.  
Durante la conferenza stampa si è parlato di mercato, dell'inserimento dei nuovi acquisti e di soluzioni tattiche. Tutto questo a quattro giorni dall'esordio in Coppa Italia che avverrà domenica 17 agosto al Rigamonti-Ceppi (ore 18) contro l'Ospitaletto Franciacorta, neopromosso.  Dopo quattro amichevoli e la preparazione estiva condotta a Lecco e in Alto Adige, le partite cominceranno a contare davvero. L' Ospitaletto di mister Andrea Quaresmini sarà il primo banco di prova. 
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DICHIARAZIONI MISTER FEDERICO VALENTE  
- Come è stato il precampionato del Lecco ? La Coppa Italia è a torto sottovalutata.
“Tutte le competizioni mi piacciono. La mia squadra non vede l'ora di scendere in campo per affrontare l'Ospitaletto, sia in Coppa, sia in campionato la settimana successiva. A parte Ndongue, infortunato, dovrebbero esserci tutti. Abbiamo lavorato tanto, anticipando gli orari degli allenamenti a causa del caldo. La partita di domenica ci dirà a che punto siamo”.
-  Durante la pre-season ha utilizzato il 3-4-2-1, però il Lecco si è salvato con il 3-5-2.
“Voi lo vedete come 3-5-2, ma secondo me i moduli non sono decisivi. Contano i principi. Troveremo le soluzioni in base all'avversario”.
- Squadra costruita a sua immagine e somiglianza, con giocatori da lei già allenati. Come sta andando l'inserimento dei nuovi?
 Rivolgo grandi complimenti a tutti i ragazzi. Fin dal primo giorno i giocatori che già facevano parte della rosa hanno cercato di includere i nuovi. Lo staff ed io proviamo a creare un gruppo. I giocatori stranieri stanno cominciando a parlare italiano, chi più, chi meno. Alaoui? Ha già dimostrato che può darci una grandissima mano. Anche i nuovi arrivati italiani hanno manifestato piacere di far parte del nostro gruppo”.     
- Il difensore argentino Tanco è uno dei più esperti. Contro il Sondrio ha cercato i compagni anche con lanci lunghi.
“Il Lecco vuole essere una squadra completa. Se un avversario ti  costringe a giocare in un certo modo, occorre avere un piano B e un piano C e pure D. Proviamo tante soluzioni in base ai nostri principi. I lanci e cambi di gioco di Tanco erano in funzione  a ciò che richiedeva la partita in quel momento. Mutare qualcosa durante una gara per i giocatori non è sempre facile. Contro il Sondrio, a uomo nel secondo tempo, abbiamo cominciato ad attaccare la profondità”.      
- Capitolo mercato. Il Lecco ha bisogno di un quinto di destra, più offensivo di Grassini? Inoltre, Frigerio, che ha estimatori in B, resterà al centro del progetto?  
“Per un allenatore un mercato che si conclude con il campionato già in corso, rappresenta una difficoltà in più. Non è facile gestire la situazione, perché non si sa cosa può accadere. Fino a quando la dirigenza non mi dirà che Marco (Frigerio, ndr) va via, per me fa parte del gruppo e lo tratto come tale. Quinto di destra? Con Pellegrino abbiamo trovato un giocatore frizzante. Nasce come centrocampista ma possiede le qualità per poter fare il quinto. Dietro o davanti un posticino ci sarebbe ancora. Però non voglio suggerire colpi veloci solo per il gusto di farlo”.      
- Le favorite del campionato sono Vicenza, Brescia e Cittadella ? E il Lecco dove lo mette?
“ Fino ad oggi ho pensato solo alla mia squadra. Un primo bilancio lo si potrà stilare dopo dieci giornate. Quasi tutti i giocatori hanno fatto un identico minutaggio durante la preparazione. Ho cercato di creare una concorrenza interna”. 
- Potrebbe arrivare un difensore. A questo punto Battistini è meglio impiegarlo al centro della difesa, oppure schierarlo come braccetto?
“Una volta braccetto, una volta quinto. Però tra i difensori c'è anche Mihali, che ha giocato braccetto, quinto e sottopunta. Un braccetto deve sapere cosa fa il quinto e cosa fa la sottopunta e un centrale deve sapere cosa fa sia il play, sia il braccetto. Un giocatore, quindi,  deve essere polivalente. La fascia sinistra è già a posto, con Ferrini e Romani, considerando che anche Kritta può svolgere funzioni di braccetto, anche se è più offensivo degli altri. Come destri abbiamo Marrone, Tanco e Battistini, più Di Bitonto e Mihali. Occorre dare fiducia ai giocatori che sono già qui. Tuttavia, se si presenterà l'occasione, potremo aggiungere qualcosa.     
- La conferma di Zanellato è stata molto gradita.
“Non solo da me, ma da tutta la piazza. A febbraio era messo male fisicamente ed ora si si sta allenando bene dall'inizio. Abbiamo quattro centrocampisti: Metlika, Malamo, che hanno caratteristiche simili, Bonaiti  lo stesso Zanellato. Ho cambiato sempre i due play. Una volta Metlika-Mallamo, poi Zanellato-Metlika e infine Bonaiti-Zanellato. È una scelta convinta, poiché si alternano”.    
R.F.
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