Lake Arena: la musica affonda (nelle tasche dei cittadini)

Cara Leccoonline

A giorni Lecco ospiterà nuovamente il “Lake Arena”, sei serate di concerti sulla piattaforma galleggiante ancorata appositamente davanti ai gradoni del lungolago.
Un’idea suggestiva, certo. Ma il conto per i cittadini, ogni anno, è tutto fuorché leggero.

- Quest'anno la Determina n.133 del 11/8 riporta la spesa (parziale) di ben 107.500 euro più IVA (che porta la cifra a 130.000€) a cui vanno aggiunti i costi per SIAE, sicurezza e assistenza medica, oltre ai già stanziati 17.000€ e 6.200€ per la promozione e brevi video social (spese condivise con il Festival Jazz) oltre, non riportato, ma inevitabile, il costo dell'ancoraggio della piattaforma galleggiante - anche solo per non vedere la piattaforma andare sulla riva di Malgrate dopo aver pagato Lecco i concerti e non i dirimpettai - che gli scorsi anni era oltre 20.000€

- Insomma siamo vicini a 200.000€ e non stiamo parlando di superstar o di eventi che attirano folle, che fan cambiare la destinazione delle vacanze, ammesso e non concesso che una spesa così alta allora diverrebbe giustificata.

- Tre protagonisti arrivano da XFactor, bravi ma non sono i Maneskin, poi ci sono i brianzoli “Mercanti di Liquore”, un DJ set inglese e Motta nome oggi abbastanza popolare, infine la Banda cittadina Manzoni.

- Il tutto per un’area che, tra gradoni e spazi a riva, può accogliere 700-800 spettatori. Facciamo 1000?
Per dare un’idea, Bennato alla “Piccola” ne ha radunati 3.000, e Piazza Garibaldi – con cachet decisamente più contenuti – si riempie tre volte tanto senza difficoltà.

- E così, anche quest’anno, si investe su un’iniziativa che già è da dubitare faccia realmente “immagine”, ma che certamente dirotta e consuma risorse pubbliche significative per un ritorno in termini di pubblico e indotto tutt’altro che proporzionato.

- Il problema non è negare il valore culturale e ludico di eventi e musica.
Il problema è la sproporzione: spendere 200.000 € per poche serate di media, bassa importanza, in uno spazio in più che ospita meno di mille persone, con i residenti in buon numero in vacanza, mentre la stessa Amministrazione ha aumentato e continua a tenere ai massimi l’IRPEF a partire dalle famiglie fragili, idem la mensa scolastica, il nido e i costi della TARI, tagliando per quest'ultima anche il Fondo per il sostegno al pagamento per chi è in forte difficoltà...

- Questo fa sorgere una domanda legittima: è questa la priorità e il livello di spesa rispettoso dei residenti?

Va bene che si son spesi oltre 20.000€ per il Palio di Lecco con il gioco a nascondino per un pugno di partecipanti, ed è campagna elettorale ma a forza di decine e centinaia di migliaia di euro ogni anno per iniziative simili, per un numero residuale di spettatori, fors'anche più turisti di passaggio, alla fine il conto per i cittadini si fa inutilmente pesante.
E, purtroppo, non galleggia.
Paolo Trezzi
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