Calolzio: la vita di 'Gilbe' Valsecchi in un libro di ricordi
La vita di Gilberto Valsecchi, giovane musicista originario di Calolzio, stroncato da un infarto a soli 27 anni nell’ormai lontano 2010, è stata racchiusa in un libro. Il merito è da tributare a Claudia Carnevale, scrittrice di origini calabresi trapiantata a Saronno, che ha deciso di ripercorrere l’esistenza di “Gilbe”, frontman dei Nemesi scomparso troppo presto, in un volume fatto di ricordi, testimonianze e piccoli dettagli che raccontano chi era davvero quel ragazzo con la musica nella vene. 
Tutto è nato quasi per caso: Claudia ha aggiunto sui social Carla, la mamma di Valsecchi, senza sapere bene il perché. Guardando le foto del profilo della donna, alcune immagini di un bambino le erano sembrate familiari, ma non riusciva a ricordare dove le avesse già viste. Qualche tempo dopo, curiosando su YouTube, si è imbattuta in un video intitolato “Gilbe 1982-2010” e, guardandolo, ha ricondotto il cantante alle immagine viste sul profilo di Carla, decidendo così di contattarla e, parlando con lei, ha preso forma l’idea di sviscerare la storia del 27enne, fino ad allora era rimasta patrimonio dei ricordi di amici, fan e famiglia.
“È stato un progetto emozionante ma anche spaventoso”, racconta Claudia. “Non avevo mai affrontato un argomento così delicato”. Ha infatti intervistato persone che lo conoscevano bene, gestendo con delicatezza ricordi dolorosi: Gilbe è morto giovane e parlare di lui non è stato per tutti facile. Carla l’ha aiutata a organizzare videochiamate con diversi amici e conoscenti, a volte a piccoli gruppi, per far raccontare chi fosse davvero Gilbe per loro. Molti erano sorpresi, ma favorevoli al progetto. Claudia è entrata in punta di piedi, senza pretese, ripromettendosi di non giudicare alcun ricordo condiviso.
Gilbe è così stato descritto come un ragazzo carismatico, sicuro di sé e capace di trascinare il gruppo. Tra gli episodi più emblematici raccontati nel libro e uno di quelli che Claudia cita con un sorriso, c’è quello del panino superpiccante. Gilbe e i suoi amici lo assaggiarono in un locale calabrese, chiedendo esplicitamente un panino “intenso”. Così fu: era così forte da sembrare impossibile da mangiare. Eppure, dopo averlo mandato giù, uscirono come se nulla fosse per poi mettersi però a bere la neve ai bordi della strada per placare il bruciore del piccante, mostrando il loro spirito e la leggerezza con cui affrontavano tutto.
Un anedotto speciale riguarda invece la mamma di Valsecchi: in casa aveva un vaso nero regalato da Gilbe per il compleanno. Un mese dopo che Carla e Claudia si erano conosciute, il vaso cadde, ma non si ruppe. Sotto, Carla notò nascosto il messaggio “Auguri mamma”, scritto dal figlio. In tanti anni che possedeva quel vaso non si era mai accorta di quella dedica.
Emozionante dunque il percorso, durato ben due anni, per arrivare alla stesura del canovaccio del libro, come conferma la stessa autrice: raccontare la storia di Gilbe le ha permesso di unire la propria passione per la scrittura a un viaggio tra memoria e condivisione. Il volume – “Senza ragione” il titolo - raccoglie foto, interviste e testi che intrecciano le voci di chi lo ha conosciuto con la partecipazione anche di Carla, restituendo al lettore un ritratto vivido e autentico.
“Per chi l’ha conosciuto, Gilbe è un ricordo indelebile”, dice Claudia. “Per chi invece non lo ha conosciuto, la sua storia insegna a vivere il mondo senza restare spettatori. È morto giovane, ma ha fatto l’impossibile per vivere appieno la vita”.
Il libro è disponibile sui principali store online. Claudia sta inoltre lavorando a nuovi progetti: una raccolta di fiabe per bambini da pubblicare e una trilogia fantasy che spera di far uscire l’anno prossimo, portando avanti la sua passione per la scrittura in diversi ambiti.

La copertina del libro
Tutto è nato quasi per caso: Claudia ha aggiunto sui social Carla, la mamma di Valsecchi, senza sapere bene il perché. Guardando le foto del profilo della donna, alcune immagini di un bambino le erano sembrate familiari, ma non riusciva a ricordare dove le avesse già viste. Qualche tempo dopo, curiosando su YouTube, si è imbattuta in un video intitolato “Gilbe 1982-2010” e, guardandolo, ha ricondotto il cantante alle immagine viste sul profilo di Carla, decidendo così di contattarla e, parlando con lei, ha preso forma l’idea di sviscerare la storia del 27enne, fino ad allora era rimasta patrimonio dei ricordi di amici, fan e famiglia.
“È stato un progetto emozionante ma anche spaventoso”, racconta Claudia. “Non avevo mai affrontato un argomento così delicato”. Ha infatti intervistato persone che lo conoscevano bene, gestendo con delicatezza ricordi dolorosi: Gilbe è morto giovane e parlare di lui non è stato per tutti facile. Carla l’ha aiutata a organizzare videochiamate con diversi amici e conoscenti, a volte a piccoli gruppi, per far raccontare chi fosse davvero Gilbe per loro. Molti erano sorpresi, ma favorevoli al progetto. Claudia è entrata in punta di piedi, senza pretese, ripromettendosi di non giudicare alcun ricordo condiviso.
Gilbe è così stato descritto come un ragazzo carismatico, sicuro di sé e capace di trascinare il gruppo. Tra gli episodi più emblematici raccontati nel libro e uno di quelli che Claudia cita con un sorriso, c’è quello del panino superpiccante. Gilbe e i suoi amici lo assaggiarono in un locale calabrese, chiedendo esplicitamente un panino “intenso”. Così fu: era così forte da sembrare impossibile da mangiare. Eppure, dopo averlo mandato giù, uscirono come se nulla fosse per poi mettersi però a bere la neve ai bordi della strada per placare il bruciore del piccante, mostrando il loro spirito e la leggerezza con cui affrontavano tutto.
Un anedotto speciale riguarda invece la mamma di Valsecchi: in casa aveva un vaso nero regalato da Gilbe per il compleanno. Un mese dopo che Carla e Claudia si erano conosciute, il vaso cadde, ma non si ruppe. Sotto, Carla notò nascosto il messaggio “Auguri mamma”, scritto dal figlio. In tanti anni che possedeva quel vaso non si era mai accorta di quella dedica.

Claudia Carnevale
“Per chi l’ha conosciuto, Gilbe è un ricordo indelebile”, dice Claudia. “Per chi invece non lo ha conosciuto, la sua storia insegna a vivere il mondo senza restare spettatori. È morto giovane, ma ha fatto l’impossibile per vivere appieno la vita”.
Il libro è disponibile sui principali store online. Claudia sta inoltre lavorando a nuovi progetti: una raccolta di fiabe per bambini da pubblicare e una trilogia fantasy che spera di far uscire l’anno prossimo, portando avanti la sua passione per la scrittura in diversi ambiti.
G.D.