Lecco: nel 50° della loro benedizione, le porte della Basilica tornano a splendere
Il risultato dell'intervento è sotto gli occhi di chiunque si trovi anche solo a passare sul sagrato, tanto più nei momenti in cui la Basilica è chiusa: nel corso del mese di agosto, in occasione del 50° anniversario della loro realizzazione e in concomitanza con il Giubileo, metafora di accesso alla Chiesa, di riflessione su valori, spiritualità e comunità religiosa, le Porte della Misericordia, sono state pulite e restaurate, tornando alla loro originale lucentezza che ne valorizza ulteriormente la bellezza, mettendo in risalto i singoli dettagli, ciascuno, per chi ne conosce la storia, con un proprio riferimento e dunque un significato ben preciso.
Su tutti, l'uomo in abiti contemporanei raffigurato inginocchiato nella tavola che rappresenta il battesimo di Gesù: si tratta del ritratto di Mario Bellemo, storico presidente della Banca Popolare di Lecco – nonché cavaliere del lavoro e commendatore del Pontificio Ordine di San Gregorio Magno - mancato improvvisamente a Bologna il 19 marzo 1974, colto da malore mentre viaggiava verso Roma.
Le porte sono state infatti realizzate, su suggerimento dell'allora prevosto mons. Enrico Assi, dalla famiglia in suo ricordo, con l'inaugurazione voluta dunque per il 19 marzo 1975, ad un anno esatto dalla dipartita di Bellemo ricordato nell'occasione, dopo la messa celebrata dell'Arcivescovo di Milano cardinale Giovanni Colombo, nelle allocuzioni di Luigi Colombo, presidente dei combattenti e reduci, del presidente della Regione Cesare Golfari, del ministro Tommaso Morlino, del presidente delle Banche Popolari Francesco Parrillo ed del sindaco di Lecco Guido Puccio.
L'intervento sulle porte - a suo tempo commissionate allo scultore di fama internazionale Enrico Manfrini, autore, tra l’altro, del monumento a Papa Giovanni XXIII presso il santuario della Madonna del Bosco ad Imbersago - è stato reso possibile grazie al sostegno di Fondazione Comunitaria del Lecchese.
10.000 euro la cifra stanziata a fronte di un progetto da 20.000 euro che include anche altri interventi di restauro conservativo su una effigie e un gruppo scultoreo ligneo, posti all’interno della Basilica oltre alla valorizzazione del fonte battesimale, dove di recente è stata collocata la scultura l’Eterno di Pablo Atchugarry donata da don Marino Colombo.

Necessaria dunque la compartecipazione dei fedeli per coprire l'intero costo (QUI le modalità con cui contribuire).
Esattamente come per l'antico portone ligneo a due battenti di Palazzo Bonanomi Recalcati, per cui la parrocchia di San Carlo al Porto ha avviato in questi giorni i lavori rigenerazione, per cancellare i segni del tempo e restituire al manufatto la sua piena espressività, ripristinandone le condizioni sia artistiche sia tecniche per una corretta manutenzione. I fondi ricevuti coprono solo la metà della spesa, quantificata in 16.000 (QUI il link per donare)





Necessaria dunque la compartecipazione dei fedeli per coprire l'intero costo (QUI le modalità con cui contribuire).
Esattamente come per l'antico portone ligneo a due battenti di Palazzo Bonanomi Recalcati, per cui la parrocchia di San Carlo al Porto ha avviato in questi giorni i lavori rigenerazione, per cancellare i segni del tempo e restituire al manufatto la sua piena espressività, ripristinandone le condizioni sia artistiche sia tecniche per una corretta manutenzione. I fondi ricevuti coprono solo la metà della spesa, quantificata in 16.000 (QUI il link per donare)
A.M.