Perledo: gattino gettato nella campana del vetro, salvato
Avrebbe potuto fare una fine orribile, dissanguandosi tra gli aguzzi cocci delle bottiglie andate in frantumi se non soffocato. Si è invece salvato, grazie ad una signora e ai vigili del fuoco poi prontamente allertati. Un gattino di circa 20 giorni deve a loro la vita. E' stato tratto in salvo ieri sera a Perledo, in via per Esino.
Uscita per buttare il vetro nell'apposita campana, una donna ha sentito dei miagolii provenire dal contenitore destinato alla raccolta di vasetti e bottiglie. Ha così composto il 112, chiedendo l'intervento dei pompieri che hanno raggiunto la signora, utilizzando poi una termocamera per individuare il punto in cui il micino si trovava per aprire un varco alla giusta altezza.
E così, tra i vetri, è stato trovato un sacchetto con all'interno il povero gattino, destinato evidentemente a essere soppresso senza pietà.
Sul posto immediatamente è accorso il veterinario di ATS della Brianza in servizio di pronta disponibilità, dottor Roberto Vanotti, direttore del Distretto Veterinario di Lecco.
“Il gattino – dichiara il dottor Vanotti – non ha più di 4-5 settimane di vita. Aveva gli occhi socchiusi, ed appariva fortemente traumatizzato. È stato subito affidato ad una clinica veterinaria per le cure. Non possiamo sapere da quanto tempo si trovasse in quella situazione, ma ce la farà”.
L’episodio è stato segnalato al Comune di Perledo, affinché si possa risalire al responsabile di questo vergognoso comportamento. Come riporta una scritta sulla stessa campana, la zona infatti è presidiata da una telecamera di videosorveglianza h 24, proprio per scoraggiare o eventualmente sanzionare conferimenti errati di rifiuti.
“Un gattino gettato tra i vetri è una vera crudeltà – dichiara il direttore del Dipartimento Veterinario dottor Diego Perego – rendere noti questi fatti serve a far comprendere a che punto può arrivare l’inciviltà verso gli animali, e sensibilizzare la collettività ad una forma di controllo sociale verso questi comportamenti ignominiosi. Contiamo sulla collaborazione di tutti per denunciare qualsiasi atto di maltrattamento o abbandono verso gli animali, e per aiutarci, come in questo caso, a scongiurare l’irreparabile. Fortunatamente sono fatti isolati – conclude – ma non per questo vanno sottovalutati”.

La recente legge 82 del 16 giugno 2025 - la così detta legge Brambilla - ha inasprito le pene verso chi commette reati di maltrattamento e abbandono di animali, con detenzione dei responsabili fino a 4 anni.


Sul posto immediatamente è accorso il veterinario di ATS della Brianza in servizio di pronta disponibilità, dottor Roberto Vanotti, direttore del Distretto Veterinario di Lecco.


“Un gattino gettato tra i vetri è una vera crudeltà – dichiara il direttore del Dipartimento Veterinario dottor Diego Perego – rendere noti questi fatti serve a far comprendere a che punto può arrivare l’inciviltà verso gli animali, e sensibilizzare la collettività ad una forma di controllo sociale verso questi comportamenti ignominiosi. Contiamo sulla collaborazione di tutti per denunciare qualsiasi atto di maltrattamento o abbandono verso gli animali, e per aiutarci, come in questo caso, a scongiurare l’irreparabile. Fortunatamente sono fatti isolati – conclude – ma non per questo vanno sottovalutati”.

La recente legge 82 del 16 giugno 2025 - la così detta legge Brambilla - ha inasprito le pene verso chi commette reati di maltrattamento e abbandono di animali, con detenzione dei responsabili fino a 4 anni.
