Stanze piene di vuoto
Cara Leccoonline
Sulla vicenda del palazzo ex Deutsche stiamo assistendo all’ennesima inutile schermaglia elettorale:
- Da una parte chi insinua collegamenti opachi senza portare uno straccio di argomento concreto (il temporaneo candidato Sindaco Piazza)
- Dall’altra chi si rifugia nel solito ritornello del “rilancio del turismo” senza spiegare come e perché (il consigliere PD Regazzoni)
Il risultato? Molto rumore, zero sostanza.
- PRIMO PUNTO
Non serve tirare in ballo presunti interessi privati o legami professionali passati del Sindaco: insinuazioni e mezze frasi non aiutano a capire se quell’albergo serva davvero alla città.
I cittadini non han bisogno di fango, ma di scelte chiare e motivate.
- SECONDO PUNTO
Parlare ancora di “rilancio turistico” è ridicolo. Lecco oggi soffoca già di turismo senza reali servizi né infrastrutture.
La navigazione è allo sbando, i trasporti pubblici fanno acqua, i parcheggi costano una cifra, i piccoli negozi son spariti, la sicurezza è alterna, la città è sporca e non lontano dai fiorellini in centro crescono erbacce che si tagliano quando capita.
Prima di sbandierare alberghi di lusso, un’amministrazione seria dovrebbe occuparsi di questo, per i propri concittadini ancor prima che per chi arriva e poi va
- TERZO PUNTO
Un’amministrazione degna di questo nome non aspetta il “cavaliere bianco” per dar vita a una piazza centrale.
Ha il dovere di progettare, animare, rendere fruibile e vivibile quello spazio per i residenti prima ancora che per i turisti. Indipendentemente.
E invece vediamo un Comune ridursi a mediatore tra interessi e trattative immobiliari private. Questa non è visione: è resa.
- LA VERITÀ È SEMPLICE:
in mezzo al gioco delle parti e delle accuse incrociate restano i residenti, sempre più con servizi scarsi o se ci sono cari, tasse comunali triplicate e senza voce
Di tutto questo, né Piazza né Regazzoni, han speso una parola seria, troppo impegnati, in odore di campagna elettorale, nel continuo teatrino di accuse e giustificazioni.
Sulla vicenda del palazzo ex Deutsche stiamo assistendo all’ennesima inutile schermaglia elettorale:
- Da una parte chi insinua collegamenti opachi senza portare uno straccio di argomento concreto (il temporaneo candidato Sindaco Piazza)
- Dall’altra chi si rifugia nel solito ritornello del “rilancio del turismo” senza spiegare come e perché (il consigliere PD Regazzoni)
Il risultato? Molto rumore, zero sostanza.
- PRIMO PUNTO
Non serve tirare in ballo presunti interessi privati o legami professionali passati del Sindaco: insinuazioni e mezze frasi non aiutano a capire se quell’albergo serva davvero alla città.
I cittadini non han bisogno di fango, ma di scelte chiare e motivate.
- SECONDO PUNTO
Parlare ancora di “rilancio turistico” è ridicolo. Lecco oggi soffoca già di turismo senza reali servizi né infrastrutture.
La navigazione è allo sbando, i trasporti pubblici fanno acqua, i parcheggi costano una cifra, i piccoli negozi son spariti, la sicurezza è alterna, la città è sporca e non lontano dai fiorellini in centro crescono erbacce che si tagliano quando capita.
Prima di sbandierare alberghi di lusso, un’amministrazione seria dovrebbe occuparsi di questo, per i propri concittadini ancor prima che per chi arriva e poi va
- TERZO PUNTO
Un’amministrazione degna di questo nome non aspetta il “cavaliere bianco” per dar vita a una piazza centrale.
Ha il dovere di progettare, animare, rendere fruibile e vivibile quello spazio per i residenti prima ancora che per i turisti. Indipendentemente.
E invece vediamo un Comune ridursi a mediatore tra interessi e trattative immobiliari private. Questa non è visione: è resa.
- LA VERITÀ È SEMPLICE:
in mezzo al gioco delle parti e delle accuse incrociate restano i residenti, sempre più con servizi scarsi o se ci sono cari, tasse comunali triplicate e senza voce
Di tutto questo, né Piazza né Regazzoni, han speso una parola seria, troppo impegnati, in odore di campagna elettorale, nel continuo teatrino di accuse e giustificazioni.
Paolo Trezzi