Colico: addio a Rinaldo Marcelli, decano dei sub dell'Alto Lario

Solo 5 giorni fa compiuto aveva 91 anni. Si è spento nelle scorse ore. Grande il cordoglio, tra chi ha avuto modo di conoscerlo e di apprezzarne gentilezza e dedizione, per la scomparsa di Rinaldo Marcelli, il decano dei sub dell'Alto Lario, un maestro per gli amanti delle immersioni nel "nostro" lago, "un caro amico" per coloro i quali gli sono rimasti affianco negli anni. Perché Rinaldo non era solo un grande conoscitore della subacquea e del territorio, era anche un uomo che, fin dal primo incontro, riusciva a far trapelare immediatamente la sua semplicità e il suo voler essere utile, quel mettersi a disposizione che spesso si è tradotto anche nell'indossare la muta per recuperare chi, purtroppo, nel lago ma anche nei fiumi della zona, ha perso la vita. Lui stesso ci aveva raccontato anche questa parte del suo rapporto con l'acqua in occasione del suo novantesimo compleanno festeggiato, neanche a dirlo, con un tuffo. Uno dei suoi tre figli, infatti, per l'occasione aveva noleggiato un natante elettrico: Rinaldo si era messo ai comandi e, arrivati in prossimità di Piona, si era lanciato nella baia, prima di tornare a riva per celebrare degnamente l'importante traguardo. 
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Rinaldo Marcelli in muta da sub

Originario di Lierna, Macelli era approdato a Colico subito dopo il matrimonio: correva l'anno 1961. Nella vita di tutti i giorni, prima della pensione, ha sempre lavorato in una officina meccanica per le riparazioni di auto e moto. Ma nel tempo libero è sempre stato attratto dal richiamo del Lago. Nel 1969 ha così frequentato a Como un corso per poter poi compiere immersioni subacquee in sicurezza, ottenendo il brevetto e diventando a sua volta istruttore. Seguendo la sua grande passione per maschera e bombole, Rinaldo si è iscritto dapprima al club Valtellina sub - rinnovando la sua tessera per una decina di anni - per poi aderire all'analogo sodalizio dell'Alto Lario e tornare poi a unirsi ai "colleghi" sondriesi.
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Una foto dello scorso anno in occasione del 90°

Nel 2016 ha anche messo nero su bianco la sua vita, scrivendo un libro, raccontando così, pagina dopo pagina, il suo vissuto dentro e fuori dall'acqua. Un volume che, ora, ne perpetuerà la memoria di un uomo particolarmente legato al ricordo, tanto da aver voluto, soltanto qualche settimana fa, che venissero ripristinate le campana e le targhe sistemate a Piona, omaggiando così gli amici scomparsi Maurilio Ferrario e Corrado Gusmeroli. Rinaldo Marcelli lascia la moglie Ada, i figli Flavia, Fulvio e Redo. La salma si trova nella casa funeraria Pozzi di via Nazionale 12-A a Colico (orario 8.30 - 19.30), dove rimarrà fino a domani alle 15, quando proseguirà per il tempio crematorio.
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