ASST Lecco: “Oltre la sepsi. Storie di una vita”, evento aperto alla cittadinanza
Il 13 settembre si celebra la Giornata Mondiale della Sepsi (World Sepsis Day) una patologia che, pur essendo estremamente grave, è spesso poco conosciuta e sottovalutata nonostante rappresenti una delle principali cause di morte e disabilità per milioni di persone ogni anno.
La sepsi, infatti, è considerata un’emergenza medica che necessita di un sollecito riconoscimento e cure mediche intensive adeguate estremamente rapide.
La sua incidenza è di circa 700/850 casi per 100.000 anni persona, nei Paesi in via di sviluppo, mentre a livello globale presenta un’incidenza stimata di circa 48.9 milioni di casi all’anno.
Il tasso di mortalità per sepsi varia a seconda del tipo di pazienti inclusi nelle analisi, dalla severità di presentazione (sepsi o shock-settico) e dalla regione geografica considerata.
Nei Paesi industrializzati la mortalità ospedaliera per sepsi è compresa tra il 15% e il 25% con un più alto tasso di mortalità per i casi che si sviluppano in ambiente ospedaliero (25.5%) perché causati microrganismi multiresistenti. La mortalità cresce con la severità di presentazione: lo shock settico presenta una mortalità di circa 34.7% a 30 giorni dall’insorgenza e del 38.5% a 90 giorni.
Globalmente si stimano undici milioni di morti all’anno per sepsi e shock settico rappresentando circa il 19.7% di tutte le cause di morte a livello mondiale.
La sepsi costituisce un’emergenza sanitaria rilevante anche in Italia, con un alto numero di pazienti coinvolti ogni anno e una mortalità significativa soprattutto tra i ricoverati. La mortalità ospedaliera rimane elevata, soprattutto tra le fasce più anziane.
Per l’annuale ricorrenza, l’ASST di Lecco ha organizzato per la prima volta un’iniziativa su questo argomento; un’iniziativa aperta a tutta la cittadinanza che ha come titolo “Oltre la sepsi. Storie di una vita”. L’appuntamento è per venerdì 12 settembre, alle ore 18.00, presso l’Aula Magna dell’Ospedale “Alessandro Manzoni” di Lecco.
L'evento vedrà la partecipazione di specialisti ospedalieri e territoriali dell’Azienda Socio Sanitaria e di un'ospite d'eccezione: Federica Maspero, medico oncologo presso l’ASST Lariana e atleta paralimpica vincitrice di una medaglia d’argento nei 400 metri nei campionati mondiali di Londra 2017, che porterà la sua storia di malattia e resilienza.
“Questo momento di incontro, organizzato in occasione della Giornata Mondiale della Sepsi, nasce con l’intento di sensibilizzare la popolazione e la comunità sanitaria su una delle sfide più gravi in ambito medico: la sepsi, una condizione che spesso si sviluppa rapidamente, con conseguenze drammatiche se non trattata tempestivamente" spiega Marco Trivelli, Direttore Generale ASST Lecco. "Il primo obiettivo di questa serata è far comprendere a tutti che la sepsi non fa distinzioni: può colpire chiunque, anche le persone apparentemente in buona salute. Un secondo obiettivo riguarda la formazione e l'aggiornamento continuo dei professionisti sanitari. La sepsi è una condizione che richiede una diagnosi rapida e un trattamento tempestivo. È inoltre cruciale promuovere la prevenzione. La sepsi, purtroppo, non è sempre evitabile, ma possiamo ridurre notevolmente i rischi seguendo pratiche preventive semplici ma fondamentali: le vaccinazioni, l’igiene delle mani, la cura adeguata delle ferite e un trattamento tempestivo delle infezioni”.
“La sepsi è, dal punto di vista patogenetico, una reazione molto grave e anomala del nostro organismo ad un insulto che generalmente è di origine infettiva, ma che può essere anche di origine fisica (trauma o grave ustione). Quando si parla di sepsi di origine infettiva dobbiamo considerare che normalmente il sistema immunitario reagisce per combattere i microbi" aggiunge Stefania Piconi, Direttore delle Malattie Infettive. "Nella sepsi questa risposta è molto alterata tanto da risultare fuori controllo e conduce ad un danneggiamento dei nostri organi e tessuti. L’infezione scatena una reazione eccessiva che determina una alterazione dei vasi sanguinei che perdono la loro capacità di trattenere i liquidi al di fuori dei tessuti tanto da aumentare l’estensione del letto circolatorio ne consegue un crollo della pressione che, se non sostenuta da un precoce intervento medico, provoca un alterata funzione di organi vitali quali reni, cuore, cervello e polmoni. A complicare il quadro la risposta alterata del sistema immune attiva la cascata della coagulazione che si attiva in senso pro-trombotico provocando trombosi e ischemie in varie parti del corpo”.
La sepsi, infatti, è considerata un’emergenza medica che necessita di un sollecito riconoscimento e cure mediche intensive adeguate estremamente rapide.
La sua incidenza è di circa 700/850 casi per 100.000 anni persona, nei Paesi in via di sviluppo, mentre a livello globale presenta un’incidenza stimata di circa 48.9 milioni di casi all’anno.
Il tasso di mortalità per sepsi varia a seconda del tipo di pazienti inclusi nelle analisi, dalla severità di presentazione (sepsi o shock-settico) e dalla regione geografica considerata.
Nei Paesi industrializzati la mortalità ospedaliera per sepsi è compresa tra il 15% e il 25% con un più alto tasso di mortalità per i casi che si sviluppano in ambiente ospedaliero (25.5%) perché causati microrganismi multiresistenti. La mortalità cresce con la severità di presentazione: lo shock settico presenta una mortalità di circa 34.7% a 30 giorni dall’insorgenza e del 38.5% a 90 giorni.
Globalmente si stimano undici milioni di morti all’anno per sepsi e shock settico rappresentando circa il 19.7% di tutte le cause di morte a livello mondiale.
La sepsi costituisce un’emergenza sanitaria rilevante anche in Italia, con un alto numero di pazienti coinvolti ogni anno e una mortalità significativa soprattutto tra i ricoverati. La mortalità ospedaliera rimane elevata, soprattutto tra le fasce più anziane.

L'evento vedrà la partecipazione di specialisti ospedalieri e territoriali dell’Azienda Socio Sanitaria e di un'ospite d'eccezione: Federica Maspero, medico oncologo presso l’ASST Lariana e atleta paralimpica vincitrice di una medaglia d’argento nei 400 metri nei campionati mondiali di Londra 2017, che porterà la sua storia di malattia e resilienza.
“Questo momento di incontro, organizzato in occasione della Giornata Mondiale della Sepsi, nasce con l’intento di sensibilizzare la popolazione e la comunità sanitaria su una delle sfide più gravi in ambito medico: la sepsi, una condizione che spesso si sviluppa rapidamente, con conseguenze drammatiche se non trattata tempestivamente" spiega Marco Trivelli, Direttore Generale ASST Lecco. "Il primo obiettivo di questa serata è far comprendere a tutti che la sepsi non fa distinzioni: può colpire chiunque, anche le persone apparentemente in buona salute. Un secondo obiettivo riguarda la formazione e l'aggiornamento continuo dei professionisti sanitari. La sepsi è una condizione che richiede una diagnosi rapida e un trattamento tempestivo. È inoltre cruciale promuovere la prevenzione. La sepsi, purtroppo, non è sempre evitabile, ma possiamo ridurre notevolmente i rischi seguendo pratiche preventive semplici ma fondamentali: le vaccinazioni, l’igiene delle mani, la cura adeguata delle ferite e un trattamento tempestivo delle infezioni”.
“La sepsi è, dal punto di vista patogenetico, una reazione molto grave e anomala del nostro organismo ad un insulto che generalmente è di origine infettiva, ma che può essere anche di origine fisica (trauma o grave ustione). Quando si parla di sepsi di origine infettiva dobbiamo considerare che normalmente il sistema immunitario reagisce per combattere i microbi" aggiunge Stefania Piconi, Direttore delle Malattie Infettive. "Nella sepsi questa risposta è molto alterata tanto da risultare fuori controllo e conduce ad un danneggiamento dei nostri organi e tessuti. L’infezione scatena una reazione eccessiva che determina una alterazione dei vasi sanguinei che perdono la loro capacità di trattenere i liquidi al di fuori dei tessuti tanto da aumentare l’estensione del letto circolatorio ne consegue un crollo della pressione che, se non sostenuta da un precoce intervento medico, provoca un alterata funzione di organi vitali quali reni, cuore, cervello e polmoni. A complicare il quadro la risposta alterata del sistema immune attiva la cascata della coagulazione che si attiva in senso pro-trombotico provocando trombosi e ischemie in varie parti del corpo”.

Date evento
venerdì, 12 settembre 2025