Consegnata a Rick Steves la benemerenza di 'Ambasciatore di Varenna nel Mondo'

"Sono davvero onorato ed emozionato di ricevere questo riconoscimento”. Con queste parole, accolte dal sentito applauso del numeroso pubblico presente nella suggestiva Sala del Caminetto di Villa Cipressi, ieri sera il celebre giornalista americano Rick Steves ha espresso la propria gratitudine nel ricevere la civica benemerenza di “Ambasciatore di Varenna nel Mondo”.
“Un riconoscimento - come ha sottolineato Giorgio Lanfranconi, presidente degli Operatori Turistici di Varenna e Perledo - che vuole esprimere gratitudine a Steves, il più autorevole giornalista di turismo negli Usa, per aver fatto conoscere il paese in America e in Europa attraverso le sue guide best-seller, le popolari trasmissioni televisive e radiofoniche e gli appassionati reportage, promuovendo una filosofia di viaggio a misura d’uomo, incoraggiando i suoi fan a diventare ‘locali temporanei’ e privilegiando sempre la qualità alla quantità”.
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“In particolare - ha proseguito - desideriamo esaltare la sua scelta di perseguire un turismo diverso da quello deleterio ‘di massa’, che si rivolge a persone desiderose di immergersi nello spirito del luogo, capire e condividere il modo di vivere dei suoi abitanti e le sue tradizioni. I suoi viaggiatori sono in prevalenza coppie che si muovono in treno o bus, che amano e rispettano l’ambiente, alla ricerca di quel senso di bello e autentico. Ormai abbiamo imparato a distinguere tra due tipologie ben diverse di avventori: il turista superficiale, che generalmente assaggia Varenna facendo qualche selfie, morso solitamente dalla fretta di raggiungere poi altre località per nuovi scatti fotografici, e quello contemplativo, che si immerge nel paesaggio ammirando la ripidezza delle nostre splendide contrade scoscese e la ricchezza delle nostre opere d’arte, approfondendo la storia millenaria del borgo, grato di visitare un luogo meraviglioso”. 
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Non è mancata una riflessione da parte del sindaco Mauro Manzoni sul futuro di Varenna alla luce degli imponenti flussi turistici registrati in questi ultimi anni: “C’è da chiedersi se il nostro paese voglia ridursi a un groviglio di soli interessi economici, oppure voglia continuare ad esistere come comunità, consapevole della propria storia millenaria ed ancora in grado di accogliere con passione ed orgoglio coloro che la visitano. Solo chi è capace di vedere il proprio paese con uno sguardo da innamorato sa coglierne le possibilità e riconoscere con onestà i rischi che può correre. Chi considera invece un paese nell’ottica del business e del profitto è solo un mercenario, pronto unicamente a soddisfare i propri interessi e quelli della sua piccola cerchia”.
“Quello che più apprezzo, che ha davvero valore per me - ha commentato Steves - è l’incontro con le persone. Essere qui, in questa piccola comunità, rinnova il senso profondo del viaggio. Alcuni preferiscono Disneyland, ma io e il mio pubblico apprezziamo l’autenticità, l’anima di mete meno blasonate, eppure magnifiche per la cultura, la bellezza paesaggistica, le tradizioni che sanno trasmettere. Abbiamo bisogno di viaggiare per conoscere e rendere il mondo un posto migliore”.
A concludere la serata, il bellissimo concerto "Frammenti di Novecento" del Trio De Gude (Lorenzo Ottaviani e Samuele Provenzi alla chitarra, Ettore Marcolini alle percussioni), che ha proposto un intenso viaggio musicale dai Beatles a Bellinati, da Reich a Piazzolla. Un’esibizione particolarmente apprezzata da Rick Steves, che in passato è stato anche insegnante di pianoforte.
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