Calcio Lecco: 'Minadeo e Valente sono una cosa sola'. Parla il diesse
Mentre il Lecco respira l'aria dell'alta quota, insieme a Vicenza e Renate, si torna a parlare del mercato estivo, che si è concluso una settimana fa. Nella conferenza stampa, tenutasi presso la sede, il direttore sportivo Antonio Minadeo ha illustrato strategie e motivazioni che hanno mosso le operazioni in entrata e in uscita. La squadra che ne è scaturita è un mix tra giocatori esperti e giovani. Anzi, sono proprio i giovani la nota saliente dell'organico bluceleste, che è stato integrato da alcune promesse provenienti dalla Primavera guidata con costrutto da Achille Mazzoleni. Secondo Transfermarkt, l'età media della compagine bluceleste è di anni 24,7, dato che si pone, più o meno, a metà strada tra la formazione più giovane del girone, l'Inter U23 con 22,3 e la più “attempata”, l'Union Brescia con 27,4.
La rosa fiorita in casa bluceleste può comunque soddisfare mister Valente che, oltre ad aver caldeggiato l'acquisto di alcuni elementi, ha a disposizione un bel gruppo di under. Il tecnico italo-svizzero, che ha intrapreso la sua carriera guidando le formazioni giovanili di Lucerna, Zurigo e Friburgo, ha più volte ribadito che per lui non è problema lanciare nell'agone professionistico ragazzi di belle speranze, qualora siano meritevoli. In più il mister avrà potrà contare su veterani affidabilissimi, quali Battistini, Marrone e Furlan. Le premesse per un campionato di buon livello ci sono tutte.

DICHIARAZIONI DIESSE ANTONIO MINADEO
- Alla fine non è arrivato un altro centravanti, ma domenica il giovane Alaoui ha fatto il suo, segnando il primo gol con la maglia bluceleste. In più sono entrati con il giusto piglio Mihali e Anastasini. Se questi sono i rincalzi si può ben sperare.
“ La valutazione generale è molto positiva. I ragazzi stanno rispondendo bene alle sollecitazioni del mister. Siamo contenti. L'ambiente è quello giusto. La squadra si sta godendo questa punta di felicità, ma noi addetti ai lavori sappiamo che ci vuole molto poco per tornare a ricevere giudizi negativi. Dobbiamo restare con i piedi per terra. Riguardo alla domanda, rispondo che esiste un progetto societario finalizzato all'inserimento di giocatori del nostro settore giovanile. I ragazzi stanno accelerando, come si è già visto. Ma questi giovani non sono una sorpresa, in quanto li vediamo ogni giorno sul campo d'allenamento. Se continueranno così, regaleranno grandi gioie al Lecco”.
- È stata una campagna molto attiva, tra rinnovi, giocatori arrivati a fine contratto e nuovi arrivi. Poche le cessioni dirette, appena un paio, ma tanti movimenti.
“Abbiamo anche avuto la fortuna o sfortuna di finire presto il campionato scorso. All'inizio di maggio eravamo già pronti per programmare la nuova stagione, cercando di creare un quadro generale di prospettive, sia societarie che tecniche. L'intenzione era quella di amalgamare il tutto in un' unica idea. Pensiamo di esserci riusciti, però sarà il campo a stabilirlo. In merito alle acquisizioni, desidero ringraziare lo staff della Calcio Lecco. Parlo del settore comunicazione, della segreteria e della signora Bonfanti. Fare molti trasferimenti esteri non è semplice. Le stesse società estere hanno riconosciuto il nostro livello di professionalità e la nostra educazione. Fa piacere tutto questo”.
- Il centravanti Sipos sembra avere già i sostituti: Alaoui e Ndongue. Sembrerebbe mancare, invece, una seconda punta. C'è soltanto Galeandro in rosa.
“Ogni scelta è stata compiuta in base alle idee di gioco di mister Valente. Inoltre, la società ha partecipato a tutte le trattative. Al Lecco si fanno le cose in maniera trasparente. Seconda punta? Ne abbiamo quattro. Oltre a Galeandro, ci sono Voltan, Furrer, anche se possiede caratteristiche diverse, e Alaoui, il quale può svolgere il doppio ruolo. E c'è pure Frigerio. Sono tutti giocatori interscambiabili. Forse davanti manca il classico ariete. Però, ripeto, le valutazioni sono state fatte in maniera onesta”.
- Avere trattenuto due giocatori come Kritta e Frigerio è stato molto importante. In particolare per Kritta non è stato semplicissimo.
“Per Kritta esistevano delle richieste, valutate dalla società e dall'entourage del giocatore. In questa circostanza Kritta si è dimostrato un ragazzo intelligente, umile e rispettoso nei confronti della società che gli ha offerto possibilità di crescita. Kritta ha accettato di proseguire con noi, anche se non è stato facile. La proprietà ha fatto dei sacrifici enormi a non accettare le somme proposte. Però non abbiamo trattenuto solo Kritta e Frigerio, perché i nostri migliori “acquisti” sono stati Marrone, Battistini, Furlan, Sipos, Galeandro e Grassini. Hanno un concetto di identità che noi cerchiamo di trasmettere a tutti, compresi gli stranieri”.
- C'è stata molta condivisione tra lei e Valente durante le operazioni di mercato.
“Non sono una persona che ama i complimenti. Sarebbe poco professionale pensare che un tecnico possa allestire da solo una squadra. Ed è anche vero che i personalismi di un diesse possono provocare solo danni. Minadeo e Valente sono una cosa sola. Già a maggio ho fatto vedere al mister, Mallamo, Bonaiti, Metlika, mentre lui mi ha proposto Alaoui, Furrer, Pellegrino, Lovisa e Rizzo”.
- In difesa manca qualcosa sulla fascia sinistra?
“C'è Ferrini. E poi Romani, che è un giocatore della Fiorentina ed ha avuto tantissime richieste. L'ho scelto con il mister. Crediamo in lui. Farà una carriera importante. Quindi siamo contenti di avere la coppia Ferrini-Romani a sinistra. A destra Rizzo può fare il quinto e anche il braccetto”.
- Tanco sta andando molto bene. Lei lo ha avuto a Legnago
“Torno a ripetere. Ogni giocatore è stato valutato da me, dalla società e da mister Valente. Tanco si è inserito bene, soprattutto a livello umano. Si è calato subito nei principi che esistono all'interno dello spogliatoio”.
- In merito al monte ingaggi.
“L'anno scorso abbiamo trovato un budget importante già occupato, e di conseguenza abbiamo dovuto aggiungere giocatori che venivano da noi con uno stipendio più basso. Oppure con uno stipendio pagato da qualche società di categoria superiore. C'è quindi stata una sorta di compensazione a livello economico. La proprietà quest'anno ha forse avuto a disposizione un tantino in più in fatto di budget. Con l'ultimo acquisto (Voltan, ndr), il presidente non si è tirato indietro, dovendo mettere risorse non preventivate. Ma il presidente, quando esiste una logica, non si tira mai indietro”.
- Tordini fuori rosa, Grassini reintegrato, Di Gesù in prestito. Sono state compiute scelte diverse.
“Nell'ultimo giorno di mercato abbiamo avuto al nostro fianco il presidente Aliberti con tutta la sua esperienza. La situazione Grassini si è conclusa in modo diverso perché abbiamo fatto delle valutazioni. Il ragazzo aveva in rosa un posto da “quinto” un po' risicato, quindi gli abbiamo presentato una soluzione differente. Ha avuto una proposta di trasferimento al Siracusa. Però abbiamo deciso di tenerlo. Il suo comportamento ha fatto la differenza. Grassini non è mai stato realmente sul mercato. Di Gesù è stato richiesto e alla fine è andato alla Pergolettese. Mattia Tordini? Preferisco non enfatizzare la situazione. Parlo tanto con lui e gli ho espresso il mio pensiero, che rimane personale. Mattia ha 23 anni, deve giocare e non pensare a quello che succede fuori dal campo di calcio. Dispiace. È stata fatta una scelta che gli è stata comunicata nei primi giorni di maggio. Si allena con il gruppo, va d'accordo con tutti. Il problema più grave è quello tecnico. Non riesce a esprimere le sue potenzialità. Ha bisogno di tornare a giocare il più presto possibile”.
- In estate ha ricevuto delle avances dal suo Campobasso.
“Solite dinamiche di mercato, che valgono anche per i direttori sportivi. C'è stata una chiacchierata con i dirigenti del Campobasso e li ringrazio. Sono persone che stanno realizzando tantissimo per la mia città. Tuttavia non c'è stato mai il pensiero di lasciare Lecco, perché la città mi piace, la squadra ha una storia ed è amata dai tifosi. Mi sarebbe dispiaciuto andare via”.
- Lei è in scadenza di contratto. C'è la possibilità di un prolungamento?
“Sto bene qui. Mi possono lasciare anche in scadenza, considerato il rapporto che i dirigenti blucelesti hanno con i giocatori. Sono persone che difficilmente trovi da altre parti. La scadenza contrattuale fa parte del gioco, ma io non andrò mai dal presidente a chiedere il rinnovo. Valgono soprattutto l'amicizia e la stretta di mano. Qualora decidessero di cambiare diesse, non mi offenderei. Il rapporto che si è creato rimane. Sto benissimo in questa città e anche se dovesse finire domani porterò con me solo buoni ricordi. Io alla Juve Stabia ? Conoscete tutti le dinamiche di mercato. Essere accostati a una squadra di B fa comunque piacere”.
RIEPILOGO DEL MERCATO BLUCELESTE
ARRIVI
Guillame Furrer, trequartista classe 2001, dal Neuchatel Xamax
Andrea Mallamo, centrocampista classe 2002, dalla Pro Patria
Noah Jean-Louis Lovisa, difensore classe 2000, dal Bahlinger SC
Anas Alaoui, attaccante classe 2006, dall'Eintracht Francoforte
Stefano Bonaiti, centrocampista classe 1998, dall'Alcione Milano
Gabriel Carmine Pellegrino, centrocampista classe 2004, dal Friburgo
Antonio Metlika, centrocampista classe 2001, dalla Virtus Verona
Lorenzo Romani, difensore classe 2005, dalla Fiorentina
Jakob Tscholl, portiere classe 2006, dal Sudtirol
Gregorio Josè Tanco Simmermacher, difensore classe 1999, dalla Virtus Verona Fredrick Ndongue, attaccante classe 2006, dall'Atalanta (prestito)
Mattia Rizzo, difensore/esterno classe 2006, dallo Zurigo (prestito)
Davide Voltan, trequartista classe 1995, dal Cittadella
Mattia Tordini, centrocampista classe 2002 dal Messina (fine prestito)
PARTENZE
Buso (riscatto, Catanzaro), Ilari (riscatto, Ravenna) Lepore (Team Altamura), Ceola (prestito, Sant'Angelo Lodigiano), Martic (Catania), Mendoza (pr. Pompei), Stanga (Celle Varazze), Mangni (Sant'Angelo L.), Mazzola (pr. Vogherese), Kristoffersen, Anderson, Polito (f.p. Hamrun Spartans, Malta), Di Gesù (pr., Pergolettese). Fine prestito: Cavallini, Marino, Sene, Attys, Di Dio.
La rosa fiorita in casa bluceleste può comunque soddisfare mister Valente che, oltre ad aver caldeggiato l'acquisto di alcuni elementi, ha a disposizione un bel gruppo di under. Il tecnico italo-svizzero, che ha intrapreso la sua carriera guidando le formazioni giovanili di Lucerna, Zurigo e Friburgo, ha più volte ribadito che per lui non è problema lanciare nell'agone professionistico ragazzi di belle speranze, qualora siano meritevoli. In più il mister avrà potrà contare su veterani affidabilissimi, quali Battistini, Marrone e Furlan. Le premesse per un campionato di buon livello ci sono tutte.

(Foto Calcio Lecco)
DICHIARAZIONI DIESSE ANTONIO MINADEO
- Alla fine non è arrivato un altro centravanti, ma domenica il giovane Alaoui ha fatto il suo, segnando il primo gol con la maglia bluceleste. In più sono entrati con il giusto piglio Mihali e Anastasini. Se questi sono i rincalzi si può ben sperare.
“ La valutazione generale è molto positiva. I ragazzi stanno rispondendo bene alle sollecitazioni del mister. Siamo contenti. L'ambiente è quello giusto. La squadra si sta godendo questa punta di felicità, ma noi addetti ai lavori sappiamo che ci vuole molto poco per tornare a ricevere giudizi negativi. Dobbiamo restare con i piedi per terra. Riguardo alla domanda, rispondo che esiste un progetto societario finalizzato all'inserimento di giocatori del nostro settore giovanile. I ragazzi stanno accelerando, come si è già visto. Ma questi giovani non sono una sorpresa, in quanto li vediamo ogni giorno sul campo d'allenamento. Se continueranno così, regaleranno grandi gioie al Lecco”.
- È stata una campagna molto attiva, tra rinnovi, giocatori arrivati a fine contratto e nuovi arrivi. Poche le cessioni dirette, appena un paio, ma tanti movimenti.
“Abbiamo anche avuto la fortuna o sfortuna di finire presto il campionato scorso. All'inizio di maggio eravamo già pronti per programmare la nuova stagione, cercando di creare un quadro generale di prospettive, sia societarie che tecniche. L'intenzione era quella di amalgamare il tutto in un' unica idea. Pensiamo di esserci riusciti, però sarà il campo a stabilirlo. In merito alle acquisizioni, desidero ringraziare lo staff della Calcio Lecco. Parlo del settore comunicazione, della segreteria e della signora Bonfanti. Fare molti trasferimenti esteri non è semplice. Le stesse società estere hanno riconosciuto il nostro livello di professionalità e la nostra educazione. Fa piacere tutto questo”.
- Il centravanti Sipos sembra avere già i sostituti: Alaoui e Ndongue. Sembrerebbe mancare, invece, una seconda punta. C'è soltanto Galeandro in rosa.
“Ogni scelta è stata compiuta in base alle idee di gioco di mister Valente. Inoltre, la società ha partecipato a tutte le trattative. Al Lecco si fanno le cose in maniera trasparente. Seconda punta? Ne abbiamo quattro. Oltre a Galeandro, ci sono Voltan, Furrer, anche se possiede caratteristiche diverse, e Alaoui, il quale può svolgere il doppio ruolo. E c'è pure Frigerio. Sono tutti giocatori interscambiabili. Forse davanti manca il classico ariete. Però, ripeto, le valutazioni sono state fatte in maniera onesta”.
- Avere trattenuto due giocatori come Kritta e Frigerio è stato molto importante. In particolare per Kritta non è stato semplicissimo.
“Per Kritta esistevano delle richieste, valutate dalla società e dall'entourage del giocatore. In questa circostanza Kritta si è dimostrato un ragazzo intelligente, umile e rispettoso nei confronti della società che gli ha offerto possibilità di crescita. Kritta ha accettato di proseguire con noi, anche se non è stato facile. La proprietà ha fatto dei sacrifici enormi a non accettare le somme proposte. Però non abbiamo trattenuto solo Kritta e Frigerio, perché i nostri migliori “acquisti” sono stati Marrone, Battistini, Furlan, Sipos, Galeandro e Grassini. Hanno un concetto di identità che noi cerchiamo di trasmettere a tutti, compresi gli stranieri”.
- C'è stata molta condivisione tra lei e Valente durante le operazioni di mercato.
“Non sono una persona che ama i complimenti. Sarebbe poco professionale pensare che un tecnico possa allestire da solo una squadra. Ed è anche vero che i personalismi di un diesse possono provocare solo danni. Minadeo e Valente sono una cosa sola. Già a maggio ho fatto vedere al mister, Mallamo, Bonaiti, Metlika, mentre lui mi ha proposto Alaoui, Furrer, Pellegrino, Lovisa e Rizzo”.
- In difesa manca qualcosa sulla fascia sinistra?
“C'è Ferrini. E poi Romani, che è un giocatore della Fiorentina ed ha avuto tantissime richieste. L'ho scelto con il mister. Crediamo in lui. Farà una carriera importante. Quindi siamo contenti di avere la coppia Ferrini-Romani a sinistra. A destra Rizzo può fare il quinto e anche il braccetto”.
- Tanco sta andando molto bene. Lei lo ha avuto a Legnago
“Torno a ripetere. Ogni giocatore è stato valutato da me, dalla società e da mister Valente. Tanco si è inserito bene, soprattutto a livello umano. Si è calato subito nei principi che esistono all'interno dello spogliatoio”.
- In merito al monte ingaggi.
“L'anno scorso abbiamo trovato un budget importante già occupato, e di conseguenza abbiamo dovuto aggiungere giocatori che venivano da noi con uno stipendio più basso. Oppure con uno stipendio pagato da qualche società di categoria superiore. C'è quindi stata una sorta di compensazione a livello economico. La proprietà quest'anno ha forse avuto a disposizione un tantino in più in fatto di budget. Con l'ultimo acquisto (Voltan, ndr), il presidente non si è tirato indietro, dovendo mettere risorse non preventivate. Ma il presidente, quando esiste una logica, non si tira mai indietro”.
- Tordini fuori rosa, Grassini reintegrato, Di Gesù in prestito. Sono state compiute scelte diverse.
“Nell'ultimo giorno di mercato abbiamo avuto al nostro fianco il presidente Aliberti con tutta la sua esperienza. La situazione Grassini si è conclusa in modo diverso perché abbiamo fatto delle valutazioni. Il ragazzo aveva in rosa un posto da “quinto” un po' risicato, quindi gli abbiamo presentato una soluzione differente. Ha avuto una proposta di trasferimento al Siracusa. Però abbiamo deciso di tenerlo. Il suo comportamento ha fatto la differenza. Grassini non è mai stato realmente sul mercato. Di Gesù è stato richiesto e alla fine è andato alla Pergolettese. Mattia Tordini? Preferisco non enfatizzare la situazione. Parlo tanto con lui e gli ho espresso il mio pensiero, che rimane personale. Mattia ha 23 anni, deve giocare e non pensare a quello che succede fuori dal campo di calcio. Dispiace. È stata fatta una scelta che gli è stata comunicata nei primi giorni di maggio. Si allena con il gruppo, va d'accordo con tutti. Il problema più grave è quello tecnico. Non riesce a esprimere le sue potenzialità. Ha bisogno di tornare a giocare il più presto possibile”.
- In estate ha ricevuto delle avances dal suo Campobasso.
“Solite dinamiche di mercato, che valgono anche per i direttori sportivi. C'è stata una chiacchierata con i dirigenti del Campobasso e li ringrazio. Sono persone che stanno realizzando tantissimo per la mia città. Tuttavia non c'è stato mai il pensiero di lasciare Lecco, perché la città mi piace, la squadra ha una storia ed è amata dai tifosi. Mi sarebbe dispiaciuto andare via”.
- Lei è in scadenza di contratto. C'è la possibilità di un prolungamento?
“Sto bene qui. Mi possono lasciare anche in scadenza, considerato il rapporto che i dirigenti blucelesti hanno con i giocatori. Sono persone che difficilmente trovi da altre parti. La scadenza contrattuale fa parte del gioco, ma io non andrò mai dal presidente a chiedere il rinnovo. Valgono soprattutto l'amicizia e la stretta di mano. Qualora decidessero di cambiare diesse, non mi offenderei. Il rapporto che si è creato rimane. Sto benissimo in questa città e anche se dovesse finire domani porterò con me solo buoni ricordi. Io alla Juve Stabia ? Conoscete tutti le dinamiche di mercato. Essere accostati a una squadra di B fa comunque piacere”.
RIEPILOGO DEL MERCATO BLUCELESTE
ARRIVI
Guillame Furrer, trequartista classe 2001, dal Neuchatel Xamax
Andrea Mallamo, centrocampista classe 2002, dalla Pro Patria
Noah Jean-Louis Lovisa, difensore classe 2000, dal Bahlinger SC
Anas Alaoui, attaccante classe 2006, dall'Eintracht Francoforte
Stefano Bonaiti, centrocampista classe 1998, dall'Alcione Milano
Gabriel Carmine Pellegrino, centrocampista classe 2004, dal Friburgo
Antonio Metlika, centrocampista classe 2001, dalla Virtus Verona
Lorenzo Romani, difensore classe 2005, dalla Fiorentina
Jakob Tscholl, portiere classe 2006, dal Sudtirol
Gregorio Josè Tanco Simmermacher, difensore classe 1999, dalla Virtus Verona Fredrick Ndongue, attaccante classe 2006, dall'Atalanta (prestito)
Mattia Rizzo, difensore/esterno classe 2006, dallo Zurigo (prestito)
Davide Voltan, trequartista classe 1995, dal Cittadella
Mattia Tordini, centrocampista classe 2002 dal Messina (fine prestito)
PARTENZE
Buso (riscatto, Catanzaro), Ilari (riscatto, Ravenna) Lepore (Team Altamura), Ceola (prestito, Sant'Angelo Lodigiano), Martic (Catania), Mendoza (pr. Pompei), Stanga (Celle Varazze), Mangni (Sant'Angelo L.), Mazzola (pr. Vogherese), Kristoffersen, Anderson, Polito (f.p. Hamrun Spartans, Malta), Di Gesù (pr., Pergolettese). Fine prestito: Cavallini, Marino, Sene, Attys, Di Dio.
R.F.