Lecco: presto un’area per la sepoltura delle persone di religione islamica
Anche la città di Lecco avrà presto un’area per la sepoltura delle persone di religione islamica. L’iniziativa è stata proposta dall’associazione Eden di corso Bergamo, che sosterrà tutte le spese, sulla scia del nuovo Piano regolatore cimiteriale del Comune capoluogo. Nel documento, approvato dal consiglio comunale il 20 maggio dello scorso anno, sono infatti state individuate due aree all’interno del cimitero di Castello da destinarsi “al seppellimento di defunti appartenenti a particolari comunità religiose”.

L’associazione culturale islamica lecchese ha colto questa opportunità per presentare, il 29 luglio, una Scia per la realizzazione di uno spazio di sepoltura per i fedeli musulmani. Il procedimento si è intoppato per la mancanza della “dichiarazione di assenso dei terzi titolari di diritti reali”, ovvero del Comune di Lecco stesso, che, tuttavia, visto l’interesse pubblico dell’opera, ha formalizzato il proprio "sì" con una delibera di giunta il 4 settembre.
L’area sarà realizzata con risorse e sotto la supervisione dell’associazione Eden che garantirà l’implementazione di tutti gli interventi necessari a garantire il rispetto dei riti previsti dal culto per la sepoltura dei defunti, ad esempio la sepoltura individuale, con inumazione in campo comune e orientamento del defunto verso La Mecca. Una modalità attualmente non compatibile con le pratiche di inumazione in campo comune in vigore, in quanto in contrasto con l’uso razionale degli spazi che il Comune è tenuto a promuovere.

Insieme alla delibera sono stati approvati dalla giunta Gattinoni anche il Protocollo operativo per la sepoltura dei defunti nell’osservanza della religione islamica, che definisce le modalità di svolgimento delle operazioni cimiteriali in questi casi, e lo schema di convenzione, che regolamenta i rapporti tra l’Associazione e il Comune. E in particolare gli impegni che Eden si assume con questa iniziativa: predisporre il progetto esecutivo dell’opera, provvedere alla sua realizzazione “a regola d’arte” secondo il progetto che sarà approvato dal Comune, affidare l’esecuzione dei lavori a impresa/e in possesso di adeguati requisiti, sottoscrivere i contratti di appalto con gli affidatari dei lavori, assumersi l’onere relativo a tutte le attività tecniche e professionali necessarie all’esecuzione dell’opera, consegnare le opere realizzate al Comune. Il tutto a spese dell’associazione.
“Questo è l’unico punto critico - fa notare Paolo Trezzi, attento osservatore delle dinamiche lecchesi - È un intervento di valore pubblico che avrebbe meritato un pieno e totale sostegno economico diretto da parte dell’Amministrazione. Nonostante ciò, l’apertura dell’area per la sepoltura delle persone di fede islamica segna un'attenzione della città alla dignità di tutti i suoi cittadini almeno nel momento della morte”.

L’associazione culturale islamica lecchese ha colto questa opportunità per presentare, il 29 luglio, una Scia per la realizzazione di uno spazio di sepoltura per i fedeli musulmani. Il procedimento si è intoppato per la mancanza della “dichiarazione di assenso dei terzi titolari di diritti reali”, ovvero del Comune di Lecco stesso, che, tuttavia, visto l’interesse pubblico dell’opera, ha formalizzato il proprio "sì" con una delibera di giunta il 4 settembre.
L’area sarà realizzata con risorse e sotto la supervisione dell’associazione Eden che garantirà l’implementazione di tutti gli interventi necessari a garantire il rispetto dei riti previsti dal culto per la sepoltura dei defunti, ad esempio la sepoltura individuale, con inumazione in campo comune e orientamento del defunto verso La Mecca. Una modalità attualmente non compatibile con le pratiche di inumazione in campo comune in vigore, in quanto in contrasto con l’uso razionale degli spazi che il Comune è tenuto a promuovere.

Come potrebbe apparire l'area
Insieme alla delibera sono stati approvati dalla giunta Gattinoni anche il Protocollo operativo per la sepoltura dei defunti nell’osservanza della religione islamica, che definisce le modalità di svolgimento delle operazioni cimiteriali in questi casi, e lo schema di convenzione, che regolamenta i rapporti tra l’Associazione e il Comune. E in particolare gli impegni che Eden si assume con questa iniziativa: predisporre il progetto esecutivo dell’opera, provvedere alla sua realizzazione “a regola d’arte” secondo il progetto che sarà approvato dal Comune, affidare l’esecuzione dei lavori a impresa/e in possesso di adeguati requisiti, sottoscrivere i contratti di appalto con gli affidatari dei lavori, assumersi l’onere relativo a tutte le attività tecniche e professionali necessarie all’esecuzione dell’opera, consegnare le opere realizzate al Comune. Il tutto a spese dell’associazione.
“Questo è l’unico punto critico - fa notare Paolo Trezzi, attento osservatore delle dinamiche lecchesi - È un intervento di valore pubblico che avrebbe meritato un pieno e totale sostegno economico diretto da parte dell’Amministrazione. Nonostante ciò, l’apertura dell’area per la sepoltura delle persone di fede islamica segna un'attenzione della città alla dignità di tutti i suoi cittadini almeno nel momento della morte”.
M.V.