Calolzio: colonne sonore a lume di candela, applausi al Lavello
Se è vero che non c'è il due senza il tre, aspettiamoci un altro successo. E non solo in termini di presenze. L'accoppiata di concerti “a lume di candela” proposti dalla Provincia in due location iconiche del nostro territorio, dopo essere andati in sold out in poche ore, hanno incantato i privilegiati che, alla velocità della luce, sono riusciti ad accaparrarsi i ticket. Il primo scroscio di applausi ha salutato, la scorsa settimana, Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi, seguite dalla violinista Alice Cansirro Cortorillo e da Élite Ensemble nella suggestiva cornice dei Giardini di Villa Monastero, ambientazione già di per sé apprezzata dai visitatori, ulteriormente valorizzata da decine e decine di fiammelle, “riaccese” poi ieri sera a Calolziocorte.

La dove l'iniziativa di fatto è nata, con la stessa “regista”. Come per le prime edizioni di “Monastero a lume di candela”, anche questa volta la macchina organizzativa è stata avviata dalla consigliera Silvia Bosio, divenuta nel frattempo delegata alla Cultura in Provincia, ente che ha rilevato il Comune nel portare avanti quella che, per il Lavello, è diventata una piccola (e attesa) tradizione.

Ancora una volta, dunque, il chiostro maggiore si è fatto “intimo”, senza rischiare però di diventare “ripetitivo”. Completamente rinnovata, infatti, la proposta a livello musicale, riuscita a sorprende chi, come il sindaco Marco Ghezzi ma anche diversi altri partecipanti, ha avuto la fortuna di non perdersi nemmeno un concerto.

La grande musica per il cinema ha animato la serata, con il MovieTrio sul palco, rivelatosi un’accattivante formazione composta da Fabiano Maniero (tromba), Alessandro Modenese (chitarra) e Laura Pirri (voce). Di colonna sonora in colonna sonora, da
Simon & Garfunkel con The Sound of Silence agli inconfondibili successi di Morricone, si è arrivati a chiedere il bis (da parte dell'organizzatrice) e il bis del bis (direttamente da un pubblico desideroso di continuare a godere di tanta raffinata “bellezza”).
Un trionfo, insomma, per la Provincia, sempre impegnata ad ampliare la propria offerta culturale, come affermato, in apertura di serata, dal Vicepresidente Mattia Micheli anche a nome della Presidente Alessandra Hofmann.

Una promessa mantenuta da parte della consigliera Bosio, come sottolineano dal sindaco, che tanto teneva alla riproposizione di tale evento, nato proproprio dalla “carta bianca” ricevuta dall'amministrazione Ghezzi, come ricordato a sua volta della stessa Bosio, e curato, in questa edizione, con dedizione, dagli Uffici della Provincia. In attesa del prossimo.

La dove l'iniziativa di fatto è nata, con la stessa “regista”. Come per le prime edizioni di “Monastero a lume di candela”, anche questa volta la macchina organizzativa è stata avviata dalla consigliera Silvia Bosio, divenuta nel frattempo delegata alla Cultura in Provincia, ente che ha rilevato il Comune nel portare avanti quella che, per il Lavello, è diventata una piccola (e attesa) tradizione.

Ancora una volta, dunque, il chiostro maggiore si è fatto “intimo”, senza rischiare però di diventare “ripetitivo”. Completamente rinnovata, infatti, la proposta a livello musicale, riuscita a sorprende chi, come il sindaco Marco Ghezzi ma anche diversi altri partecipanti, ha avuto la fortuna di non perdersi nemmeno un concerto.

La grande musica per il cinema ha animato la serata, con il MovieTrio sul palco, rivelatosi un’accattivante formazione composta da Fabiano Maniero (tromba), Alessandro Modenese (chitarra) e Laura Pirri (voce). Di colonna sonora in colonna sonora, da
Simon & Garfunkel con The Sound of Silence agli inconfondibili successi di Morricone, si è arrivati a chiedere il bis (da parte dell'organizzatrice) e il bis del bis (direttamente da un pubblico desideroso di continuare a godere di tanta raffinata “bellezza”).

Una promessa mantenuta da parte della consigliera Bosio, come sottolineano dal sindaco, che tanto teneva alla riproposizione di tale evento, nato proproprio dalla “carta bianca” ricevuta dall'amministrazione Ghezzi, come ricordato a sua volta della stessa Bosio, e curato, in questa edizione, con dedizione, dagli Uffici della Provincia. In attesa del prossimo.
