Cortenova: un libro dedicato alla Lourdes della Valsassina
E’ stato presentato ieri nella chiesa di San Fermo a Cortenova il libro “Una Lourdes della Valsassina: la Madonna dei Crotti”. Il sindaco Sergio Galperti ha aperto la serata ringraziando gli intervenuti e quanti hanno collaborato alla realizzazione del volumetto, con particolare attenzione a “Andrea e Angela”.

Il primo cittadino ha poi ricapitolato i costi sostenuti per i lavori che hanno interessato l'area della grotta: 700.000 euro la somma che si è resa necessaria per l’intera riqualificazione, coperta da Regione Lombardia per 500.000 e per il restante dal Comune di Cortenova. Ha inoltre spiegato come a breve verranno fatti altri interventi nello spazio sovrastante, per il consolidamento del versante, per limitare la caduta dell’acqua nella valle.
Dopo Galperti ha preso la parola don William Abbruzzese che ha sottolineato l’importanza di “fare memoria – ovvero – comprendere fortemente le radici per vivere realmente il presente”.

Lo storico Marco Sampietro attraverso le 5 W di chi, cosa, dove, quando e perchè (in inglese), ha presentato il luogo di devozione, ideato nel 1937 con il posizionamento della statuta mariana voluto dai fratelli Giuseppe e Giulio Melesi con l’Ingegner Nino Cugnasca e la ditta Sigg e Keller. Riprodotta così la grotta di Lourdes ai Crotti di Cortenova per proteggere gli abitanti nonché i lavoratori delle officine e dei campi.
Inserite nel libro anche immagini, per accompagnare il lettore dall'allora all'oggi. Nel testo non manca poi l'omelia integrale pronunciata dall'Arcivescovo Delpini lo scorso 13 maggio quando è giunto in paese per la benedizione dell'effige, dopo i lavori che hanno interessato la grotta, in una giornata in cui la pioggia non è mancata, come del resto non era mancata nemmeno nel 1937, come sottolineato da Sampietro. Analogo discorso anche per quanto riguarda la partecipazione popolare, considerevole in entrambe le occasioni.

Dopo il racconto dell’importanza storica si è passati alla descrizione morfologica del luogo con il geologo Matteo Lambrugo che ha spiegato la conformazione della grotta stessa, raccontando come sia composta da depositi glaciali e non da tufo come si potrebbe pensare, depositi che non garantivano una stabilità. Gli interventi sono stati rivolti dunque, innanzitutto, a mettere in sicurezza la parte sottostante questa “volta”. Per fare ciò l’architetto Mario Uberti ha raccontato i diversi interventi effettuati, inizialmente “imbragando la statua sul posto, in modo di evitare il trasporto ma garantire la sua incolumità”. Sono poi stati inseriti pilastri e travi, “cosa molto complicata a causa del poco spazio". Un lavoro certamente complicato, che ha permesso di mantenere ciò che era stato ricavato originariamente, apportando tutte le modifiche per garantire la sicurezza della sosta, in preghiera.

Il primo cittadino ha poi ricapitolato i costi sostenuti per i lavori che hanno interessato l'area della grotta: 700.000 euro la somma che si è resa necessaria per l’intera riqualificazione, coperta da Regione Lombardia per 500.000 e per il restante dal Comune di Cortenova. Ha inoltre spiegato come a breve verranno fatti altri interventi nello spazio sovrastante, per il consolidamento del versante, per limitare la caduta dell’acqua nella valle.
Dopo Galperti ha preso la parola don William Abbruzzese che ha sottolineato l’importanza di “fare memoria – ovvero – comprendere fortemente le radici per vivere realmente il presente”.

Lo storico Marco Sampietro attraverso le 5 W di chi, cosa, dove, quando e perchè (in inglese), ha presentato il luogo di devozione, ideato nel 1937 con il posizionamento della statuta mariana voluto dai fratelli Giuseppe e Giulio Melesi con l’Ingegner Nino Cugnasca e la ditta Sigg e Keller. Riprodotta così la grotta di Lourdes ai Crotti di Cortenova per proteggere gli abitanti nonché i lavoratori delle officine e dei campi.
Inserite nel libro anche immagini, per accompagnare il lettore dall'allora all'oggi. Nel testo non manca poi l'omelia integrale pronunciata dall'Arcivescovo Delpini lo scorso 13 maggio quando è giunto in paese per la benedizione dell'effige, dopo i lavori che hanno interessato la grotta, in una giornata in cui la pioggia non è mancata, come del resto non era mancata nemmeno nel 1937, come sottolineato da Sampietro. Analogo discorso anche per quanto riguarda la partecipazione popolare, considerevole in entrambe le occasioni.

Dopo il racconto dell’importanza storica si è passati alla descrizione morfologica del luogo con il geologo Matteo Lambrugo che ha spiegato la conformazione della grotta stessa, raccontando come sia composta da depositi glaciali e non da tufo come si potrebbe pensare, depositi che non garantivano una stabilità. Gli interventi sono stati rivolti dunque, innanzitutto, a mettere in sicurezza la parte sottostante questa “volta”. Per fare ciò l’architetto Mario Uberti ha raccontato i diversi interventi effettuati, inizialmente “imbragando la statua sul posto, in modo di evitare il trasporto ma garantire la sua incolumità”. Sono poi stati inseriti pilastri e travi, “cosa molto complicata a causa del poco spazio". Un lavoro certamente complicato, che ha permesso di mantenere ciò che era stato ricavato originariamente, apportando tutte le modifiche per garantire la sicurezza della sosta, in preghiera.
M.A.