Mandello: la patria della Guzzi 'invasa' per il 104° Motoraduno
Questa mattina si avvertiva il rombo dei motori già nell'attraversamento di Lecco, con interi "stormi" in risalita verso la "casa dell'Aquila". E' entrato nel vivo, battezzato purtroppo anche dalla pioggia, il Motoraduno Internazionale Città della Moto Guzzi, evento che, puntualmente, ad ogni riproposizione richiama a Mandello migliaia di appassionati, da tutta Italia ma anche dal Nord Europa. Così anche questa volta.

Un pellegrinaggio laico, verso La Mecca dei guzzisti, quel portone rosso affacciato su via Parodi, in questi giorni spalancato per permettere a chiunque di entrare e godere del museo voluto proprio laddove tutti i modelli nascono.

"Per noi è un dovere essere qui" conferma un “fedele” arrivato in riva al Lario dalla Liguria. "Ero qui l'anno scorso, sono qui questo weekend e sarò qui l'anno prossimo" gli fa eco un rider "sceso" dai Paesi Bassi con un gruppo di amici. "Per noi è la prima volta, ma di sicuro torneremo" sostiene invece un tedesco, arrivato a Mandello in sella alla sua California. "Mi aveva promesso di portarmi sul Lago di Como già quando ci siamo sposati vent'anni fa. Non pensavo di arrivarci in moto" aggiunge la consorte sul parcheggio della stazione.
"Venivo con mio padre, ora porto mio figlio" afferma invece un lecchese, in coda per testare una delle Guzzi messe a disposizione dalla Piaggio. E già prima di mezzogiorno si faceva la fila anche per accedere alle aree ristoro, altro piacere del Motoraduno insieme alla miriade di due ruote in bella mostra ovunque nel cuore di Mandello. E pensare che, quello in corso, non è nemmeno un Motoraduno da "cifra tonda".

"E' il numero 104. Di solito tantissima gente arriva ogni 5 anni, questa volta ci aspettavamo poco e invece sta andando molto bene" commenta il sindaco Riccardo Fasoli, richiesto anche da Rai International per un servizio dedicato a questa 4 giorni, aperta ufficialmente giovedì.

"Anche Piaggio all'inizio aveva pensato di organizzare meno cose e invece ha proposto tutto quello che proponeva anche negli altri anni. La risposta è stata davvero buona", precisa il primo cittadino. "Anche dal punto di vista gestionale sta andando tutto bene. Quest'anno abbiamo ridotto un po' le occupazioni commerciali da parte dei nostri esercenti perché alla scorsa edizione c'erano stati una serie di problemi di viabilità: devo dire che questa soluzione più soft è molto più bella. Poi per il 2026 cercheremo di studiare con i nostri commercianti un modo per concedergli degli spazi in più, però sempre evitando di interferire con il passaggio e la bellezza dei luoghi".
Già perché in questo fine settimana ogni angolo di Mandello si trasforma in location per scattare foto ricordo. Con i modelli più iconici prodotti proprio in paese per protagonisti. In piazza Leonardo Da Vinci, come sempre, sono le moto storiche a rubare la scena, come la C4V, Dondolino o la Bicilindrica ma anche Moto Guzzi 350 bialbero...
Con "loro" anche la Norge, la mitica moto di Giuseppe “Naco” Guzzi, che affrontò nel 1928 il famoso viaggio a Capo Nord divenendo grande progenitrice delle moto da grand raid. Davanti alla fabbrica, invece, una mostra celebra il Galletto, geniale mezzo inventato da Carlo Guzzi, capace di coniugare la praticità dello scooter con la solidità e sicurezza delle ruote alte.

In via Manzoni il Centro Addestramento Alpino della Polizia di Moena e il Corpo di Polizia di Padova permettono di ammirare da vicino uno dei veicoli più particolari usciti dai portoni rossi di via Parodi: il 3×3 Mulo Meccanico, condito da due sidecar V7 Polizia, a testimoniare il grande legame tra esercito e forze dell’ordine con la Moto Guzzi... Ma ovunque ci si gira, per chi “ci capisce”, c'è qualcosa da ammirare.

"I treni fermi? Sul Motoraduno non sentiamo tantissimo la mancanza, sulla viabilità già di più in vista della ripartenza perché stanno facendo le prove sui passaggi a livello. Devo ringraziare RFI per aver liberato il cantiere con una velocità impressionate" aggiunge ancora Fasoli, andando già oltre l'evento in corso.

"Vedremo poi la prossima settimana perché avremo ancora una viabilità a metà. Non si transiterà infatti ancora su via Parodi almeno per una settimana: era inutile riattivarla con alcuni lavori ancora in sospeso, allungando magari i tempi poi di conclusione. Però sulla viabilità alternativa che in questi tre mesi ha funzionato avremo i passaggi a livello attivi, quindi sarà un po' più critica. Però è stata rifatta tutta la linea ferroviaria, tutta la stazione e un pezzo di scambi, tutti i sottopassi (due nuovi per gli autoveicoli che metteranno in sicurezza anche il passaggio degli autotreni per la Guzzi e la Gilardoni), un passaggio pedonale nuovo: devo dire che in tre mesi non potevamo aspettarci di più e una settimana di ritardo è decisamente poco".

Un pellegrinaggio laico, verso La Mecca dei guzzisti, quel portone rosso affacciato su via Parodi, in questi giorni spalancato per permettere a chiunque di entrare e godere del museo voluto proprio laddove tutti i modelli nascono.

"Per noi è un dovere essere qui" conferma un “fedele” arrivato in riva al Lario dalla Liguria. "Ero qui l'anno scorso, sono qui questo weekend e sarò qui l'anno prossimo" gli fa eco un rider "sceso" dai Paesi Bassi con un gruppo di amici. "Per noi è la prima volta, ma di sicuro torneremo" sostiene invece un tedesco, arrivato a Mandello in sella alla sua California. "Mi aveva promesso di portarmi sul Lago di Como già quando ci siamo sposati vent'anni fa. Non pensavo di arrivarci in moto" aggiunge la consorte sul parcheggio della stazione.


"E' il numero 104. Di solito tantissima gente arriva ogni 5 anni, questa volta ci aspettavamo poco e invece sta andando molto bene" commenta il sindaco Riccardo Fasoli, richiesto anche da Rai International per un servizio dedicato a questa 4 giorni, aperta ufficialmente giovedì.

"Anche Piaggio all'inizio aveva pensato di organizzare meno cose e invece ha proposto tutto quello che proponeva anche negli altri anni. La risposta è stata davvero buona", precisa il primo cittadino. "Anche dal punto di vista gestionale sta andando tutto bene. Quest'anno abbiamo ridotto un po' le occupazioni commerciali da parte dei nostri esercenti perché alla scorsa edizione c'erano stati una serie di problemi di viabilità: devo dire che questa soluzione più soft è molto più bella. Poi per il 2026 cercheremo di studiare con i nostri commercianti un modo per concedergli degli spazi in più, però sempre evitando di interferire con il passaggio e la bellezza dei luoghi".


In via Manzoni il Centro Addestramento Alpino della Polizia di Moena e il Corpo di Polizia di Padova permettono di ammirare da vicino uno dei veicoli più particolari usciti dai portoni rossi di via Parodi: il 3×3 Mulo Meccanico, condito da due sidecar V7 Polizia, a testimoniare il grande legame tra esercito e forze dell’ordine con la Moto Guzzi... Ma ovunque ci si gira, per chi “ci capisce”, c'è qualcosa da ammirare.

"I treni fermi? Sul Motoraduno non sentiamo tantissimo la mancanza, sulla viabilità già di più in vista della ripartenza perché stanno facendo le prove sui passaggi a livello. Devo ringraziare RFI per aver liberato il cantiere con una velocità impressionate" aggiunge ancora Fasoli, andando già oltre l'evento in corso.

"Vedremo poi la prossima settimana perché avremo ancora una viabilità a metà. Non si transiterà infatti ancora su via Parodi almeno per una settimana: era inutile riattivarla con alcuni lavori ancora in sospeso, allungando magari i tempi poi di conclusione. Però sulla viabilità alternativa che in questi tre mesi ha funzionato avremo i passaggi a livello attivi, quindi sarà un po' più critica. Però è stata rifatta tutta la linea ferroviaria, tutta la stazione e un pezzo di scambi, tutti i sottopassi (due nuovi per gli autoveicoli che metteranno in sicurezza anche il passaggio degli autotreni per la Guzzi e la Gilardoni), un passaggio pedonale nuovo: devo dire che in tre mesi non potevamo aspettarci di più e una settimana di ritardo è decisamente poco".
A.M.