Scigalott d'Or neuroinclusivo: il bilancio di IN AUT
Si è conclusa ieri, domenica 14 settembre, la prima edizione neuroinclusiva dello Scigalott d’Or, che ha richiamato migliaia di partecipanti in un clima di festa e condivisione. L’evento ha beneficiato di un’organizzazione impeccabile, coordinata da anni da Giancarlo Riva e del contributo fondamentale di oltre cento volontari, tra giovani e adulti, che hanno reso possibile un’esperienza intergenerazionale unica, dimostrando quanto il volontariato possa diventare occasione di ricchezza per l’identità di quartiere valorizzando ogni partecipante.

Il momento conclusivo dell’evento è stato il pranzo comunitario di domenica 14, preparato dai ragazzi, neurotipici e neurodivergenti, del CFP Aldo Moro di Valmadrera, che hanno lavorato fianco a fianco trasformando la cucina in un vero laboratorio di collaborazione e inclusione.
Durante i diversi momenti della manifestazione Grazia Giana e Arianna Ravo, specialiste del Nucleo Funzionale Autismo dell’ASST di Lecco, hanno testimoniato con la loro presenza il sostegno e l’accompagnamento umano e professionale, che hanno reso possibile questa esperienza di accessibilità e festa condivisa. Numerosi professionisti sanitari hanno preso parte all’iniziativa, testimoniando a loro volta l’interesse crescente verso un modello di comunità più aperta e attenta ai bisogni di tutti.
La collaborazione tra IN AUT e lo Scigalott d’Or ha permesso di sperimentare un approccio innovativo: sono stati introdotti strumenti di accessibilità universale, come menù e tovagliette in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), mappe visive, cartelli accessibili, magliette identificative dei volontari e persino una stanza a ridotto impatto sensoriale.

I risultati del questionario feedback di gradimento predisposto dal Nucleo Funzionale Autismo, e compilato dai partecipanti, ha fornito dati significativi: l'inclusività è apprezzata universalmente, non solo dai diretti beneficiari ma da tutti i partecipanti.
Sono emersi inoltre i seguenti dati: soddisfazione altissima: 69%; supporti visivi notati dal 100%; efficacia percepita: l’82% ha dichiarato che gli strumenti hanno reso l’evento più accessibile; replicabilità: il 100% auspica che altri eventi adottino lo stesso approccio; net promoter score eccellente: 71, indice di forte propensione alla raccomandazione; partecipazione diversificata: 44% neurotipici, 25% caregiver, 19% altro/non specificato.
Dai dati sono emersi anche spunti per il miglioramento dei prossimi eventi come aumentare il coinvolgimento dei ragazzi nell’organizzazione, potenziare l’accessibilità fisica, ottimizzare i flussi dei partecipanti e ampliare gli strumenti di comunicazione inclusiva.
L’esperienza dello Scigalott d’Or neuroinclusivo rappresenta un modello replicabile e apprezzato, capace di trasformare una festa di quartiere in un vero laboratorio sociale.
L’iniziativa ha dimostrato che la consapevolezza della neurodiversità arricchisce l’intera comunità, generando nuove connessioni e rafforzando il senso di appartenenza, elementi che attivano benessere e salute

Il momento conclusivo dell’evento è stato il pranzo comunitario di domenica 14, preparato dai ragazzi, neurotipici e neurodivergenti, del CFP Aldo Moro di Valmadrera, che hanno lavorato fianco a fianco trasformando la cucina in un vero laboratorio di collaborazione e inclusione.
Durante i diversi momenti della manifestazione Grazia Giana e Arianna Ravo, specialiste del Nucleo Funzionale Autismo dell’ASST di Lecco, hanno testimoniato con la loro presenza il sostegno e l’accompagnamento umano e professionale, che hanno reso possibile questa esperienza di accessibilità e festa condivisa. Numerosi professionisti sanitari hanno preso parte all’iniziativa, testimoniando a loro volta l’interesse crescente verso un modello di comunità più aperta e attenta ai bisogni di tutti.
La collaborazione tra IN AUT e lo Scigalott d’Or ha permesso di sperimentare un approccio innovativo: sono stati introdotti strumenti di accessibilità universale, come menù e tovagliette in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), mappe visive, cartelli accessibili, magliette identificative dei volontari e persino una stanza a ridotto impatto sensoriale.

I risultati del questionario feedback di gradimento predisposto dal Nucleo Funzionale Autismo, e compilato dai partecipanti, ha fornito dati significativi: l'inclusività è apprezzata universalmente, non solo dai diretti beneficiari ma da tutti i partecipanti.
Sono emersi inoltre i seguenti dati: soddisfazione altissima: 69%; supporti visivi notati dal 100%; efficacia percepita: l’82% ha dichiarato che gli strumenti hanno reso l’evento più accessibile; replicabilità: il 100% auspica che altri eventi adottino lo stesso approccio; net promoter score eccellente: 71, indice di forte propensione alla raccomandazione; partecipazione diversificata: 44% neurotipici, 25% caregiver, 19% altro/non specificato.
Dai dati sono emersi anche spunti per il miglioramento dei prossimi eventi come aumentare il coinvolgimento dei ragazzi nell’organizzazione, potenziare l’accessibilità fisica, ottimizzare i flussi dei partecipanti e ampliare gli strumenti di comunicazione inclusiva.
L’esperienza dello Scigalott d’Or neuroinclusivo rappresenta un modello replicabile e apprezzato, capace di trasformare una festa di quartiere in un vero laboratorio sociale.
L’iniziativa ha dimostrato che la consapevolezza della neurodiversità arricchisce l’intera comunità, generando nuove connessioni e rafforzando il senso di appartenenza, elementi che attivano benessere e salute
