Le parole prima dei fatti

Signor Marco, premetto che l'omicidio di Charlie Kirk non mi ha reso felice, ma nemmeno piango la sua morte, detto questo lei scrive che si limitava a "mettersi seduto e parlare": Vede, sarà deformazione professionale, ma la storia mi ha insegnato che, di norma le parole precedono i fatti e li rendono possibili. Io leggo sempre ai miei studenti il sermone del vescovo di Londra che, nel 1915, invocava lo sterminio dei tedeschi Di TUTTI i tedeschi : "Occorrerà uccidere i buoni come i cattivi, i vecchi come i giovani, chi ha mostrato pietà verso i nostri feriti e parimenti i mostri demoniaci; in breve bisogna ucciderli nel timore che la civiltà intera non venga essa stessa assassinata". Bene (diciamo così), non capitò, non furono sterminati tutti i tedeschi, per fortuna. Ma queste parole resero ipotizzabile, sdoganadanola, l'idea di liberare il mondo da chi per qualcuno è una minaccia. Credo abbia capito dove voglio arrivare. A 25 anni dopo, con altri attori e altri sterminati.
Fabio
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