Guerra, guerra, guerra
E’ questo l’unico grido che nella complessa crisi internazionale attuale, l’Occidente capitalistico, intende imporre per ristabilire il suo “disordine mondiale” che ha raggiunto ormai la sua più eclatante decadenza etica, morale, economica e politica.
Il deliberato massacro genocida del popolo palestinese in atto a Gaza, battezzato dalla presenza del Segretario di Stato USA Marco Rubio presente in Israele, con l’invasione di Gaza City “l’attacco finale”, è una macabra conferma delle volontà di cancellare sia il popolo palestinese e tutte le abitazioni, le costruzioni nelle quali hanno vissuto sinora.
E’ umanamente inaccettabile ed indescrivibile ciò che sta avvenendo sotto i nostri occhi con la benedizione del Governo USA e la complicità silente di molti governi europei, tra loro il nostro.
L’amara realtà che va delineandosi è la prepotenza espansionista e coloniale sostenuta dal governo della destra estrema dei coloni sionisti, la lotta contro i terroristi di Hamas è ormai un falso pretesto insieme alla liberazione degli ostaggi sequestrati dal 7 Ottobre 2023, già considerate vittime collaterali dal governo di Netanyahu, malgrado le legittime proteste dei loro familiari.
In questo delirante contesto guerrafondaio, grande apprensione va via via assumendo il viaggio solidale ed umanitario della Global Sumud Flotilla impegnata a rompere l’assedio illegale imposto da Israele, su Gaza, con aiuti umanitari cibo, strumentazione sanitaria e medicinali.
Nei prossimi giorni, tutte le imbarcazioni a vela, circa una cinquantina con oltre 300 volontari provenienti da 44 Paesi, partite dall’Italia, Spagna e Grecia, agiranno in comune nel raggiungere la loro meta Gaza ed il loro scopo pacifico e non violento a sostegno del popolo palestinese, pronte a superare le peggiori avversità, affrontando la reazione del governo tra i più inumani ed isolati della destra sionista israeliana.
La guerra fratricida in Ucraina, continua nel suo grave avvitamento, basterebbe la minima provocazione, un incidente studiato come molti nella storia contemporanea, una scintilla per una pericolosa escalation contro la Federazione Russa vista come il nemico da battere, questo per occultare il fallimento e la sconfitta ogni giorno più amara dei guerrafondai della NATO.
E’ impressionante come da prima della invasione militare della Russia in Ucraina, come tutti mezzi di comunicazione, pubblici e privati, abbiano all’unisono iniziato una campagna russofoba, attribuendo tutte le peggiori responsabilità alla Russia, tutte cadute per le menzogne artefatte da diffondere ai popoli Europei.
Queste menzogne continuano, pericolosamente si stanno accentuando per dare legittimità ad un intervento militare diretto di truppe europee in Ucraina, incuranti non solo delle popolazioni europee contrarie, ma dello stesso popolo ucraino che si stà rendendo conto degli errori compiuti che lo stanno dissanguando sino alla disastrosa ed annunciata rovina.
Un altro fronte di guerra a noi lontano, va aprendosi nei Caribi da giorni la flotta USA è schierata con una decina di navi da guerra armate di missili, alcuni nucleari, nelle vicinanze delle coste del Venezuela.
Il pretesto è la lotta al narcotraffico, quando la verità storica è il loro interesse ai giacimenti inesplorati di gas e petrolio ed alla strategia del “regime change” da sempre perseguita dai vari governi USA già dall’epoca di Ugo Chavez ed ora con Nicolas Maduro.
Quello che ancora manca in Europa è un progetto alternativo ai guerrafondai che con la destra nazionalista e populista trampiana trova buon gioco sul piano istituzionale per destinare ingenti risorse al riarmo europeo camuffandolo quale difesa dal potenziale nemico russo.
L’Europa che vorremmo vedere per il futuro che sappia agire con autorevolezza e reciprocità con tutti i popoli e Governi di ogni Continente, la multipolarità è una grande strategia vincente, che abiuri la guerra quale strumento di dominio precostituito, che preveda una propria difesa militare che garantisca sicurezza quale valore reciproco da garantire a tutti anche se diversi, o a noi avversari, come oggi la Russia e magari un domani a noi vicino, la Cina.
Il deliberato massacro genocida del popolo palestinese in atto a Gaza, battezzato dalla presenza del Segretario di Stato USA Marco Rubio presente in Israele, con l’invasione di Gaza City “l’attacco finale”, è una macabra conferma delle volontà di cancellare sia il popolo palestinese e tutte le abitazioni, le costruzioni nelle quali hanno vissuto sinora.
E’ umanamente inaccettabile ed indescrivibile ciò che sta avvenendo sotto i nostri occhi con la benedizione del Governo USA e la complicità silente di molti governi europei, tra loro il nostro.
L’amara realtà che va delineandosi è la prepotenza espansionista e coloniale sostenuta dal governo della destra estrema dei coloni sionisti, la lotta contro i terroristi di Hamas è ormai un falso pretesto insieme alla liberazione degli ostaggi sequestrati dal 7 Ottobre 2023, già considerate vittime collaterali dal governo di Netanyahu, malgrado le legittime proteste dei loro familiari.
In questo delirante contesto guerrafondaio, grande apprensione va via via assumendo il viaggio solidale ed umanitario della Global Sumud Flotilla impegnata a rompere l’assedio illegale imposto da Israele, su Gaza, con aiuti umanitari cibo, strumentazione sanitaria e medicinali.
Nei prossimi giorni, tutte le imbarcazioni a vela, circa una cinquantina con oltre 300 volontari provenienti da 44 Paesi, partite dall’Italia, Spagna e Grecia, agiranno in comune nel raggiungere la loro meta Gaza ed il loro scopo pacifico e non violento a sostegno del popolo palestinese, pronte a superare le peggiori avversità, affrontando la reazione del governo tra i più inumani ed isolati della destra sionista israeliana.
La guerra fratricida in Ucraina, continua nel suo grave avvitamento, basterebbe la minima provocazione, un incidente studiato come molti nella storia contemporanea, una scintilla per una pericolosa escalation contro la Federazione Russa vista come il nemico da battere, questo per occultare il fallimento e la sconfitta ogni giorno più amara dei guerrafondai della NATO.
E’ impressionante come da prima della invasione militare della Russia in Ucraina, come tutti mezzi di comunicazione, pubblici e privati, abbiano all’unisono iniziato una campagna russofoba, attribuendo tutte le peggiori responsabilità alla Russia, tutte cadute per le menzogne artefatte da diffondere ai popoli Europei.
Queste menzogne continuano, pericolosamente si stanno accentuando per dare legittimità ad un intervento militare diretto di truppe europee in Ucraina, incuranti non solo delle popolazioni europee contrarie, ma dello stesso popolo ucraino che si stà rendendo conto degli errori compiuti che lo stanno dissanguando sino alla disastrosa ed annunciata rovina.
Un altro fronte di guerra a noi lontano, va aprendosi nei Caribi da giorni la flotta USA è schierata con una decina di navi da guerra armate di missili, alcuni nucleari, nelle vicinanze delle coste del Venezuela.
Il pretesto è la lotta al narcotraffico, quando la verità storica è il loro interesse ai giacimenti inesplorati di gas e petrolio ed alla strategia del “regime change” da sempre perseguita dai vari governi USA già dall’epoca di Ugo Chavez ed ora con Nicolas Maduro.
Quello che ancora manca in Europa è un progetto alternativo ai guerrafondai che con la destra nazionalista e populista trampiana trova buon gioco sul piano istituzionale per destinare ingenti risorse al riarmo europeo camuffandolo quale difesa dal potenziale nemico russo.
L’Europa che vorremmo vedere per il futuro che sappia agire con autorevolezza e reciprocità con tutti i popoli e Governi di ogni Continente, la multipolarità è una grande strategia vincente, che abiuri la guerra quale strumento di dominio precostituito, che preveda una propria difesa militare che garantisca sicurezza quale valore reciproco da garantire a tutti anche se diversi, o a noi avversari, come oggi la Russia e magari un domani a noi vicino, la Cina.
Sergio Fenaroli