Lecco: vedono la luce il Peba ed il gattile

Sono in dirittura di arrivo due progetti portati avanti dall’assessora Renata Zuffi, di cui è stato dato aggiornamento durante la commissione V di giovedì sera: il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) e l’apertura del gattile con annessa oasi felina a villa Guzzi.
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Il Peba ha le sue radici in una progettazione avviata con il Politecnico quasi quattro anni fa, che aveva lo scopo di analizzare in modo partecipativo lo spazio della città che dalla stazione porta all’università. Il punto di partenza del progetto pilota di abbattimento delle barriere architettoniche, “Biblioteca no limits” finanziato dal Pnrr, che ha al centro una migliore accessibilità della "Pozzoli" e degli edifici di pregio da essa raggiungibili. 
“Il Peba  parte da qui e ci presenta una serie di interventi possibili futuri su tutta la città, che riguarda non solo l’abbattimento delle barriere architettoniche ma anche la promozione di tutte le forme di accessibilità e inclusione che possono rendere una città a misura di ciascuno - ha spiegato l’assessora - Le nuove linee guida regionali hanno introdotto un altro elemento fondante che è quello partecipativo, con lo scopo di costruire una cultura dell’inclusione e dell’accessibilità. Abbiamo per questo convocato un tavolo al quale hanno partecipato 16 soggetti tra associazioni, enti locali e del terzo settore dove è stato presentato il Peba non come risultato ma come punto di partenza per decidere insieme un cronoprogramma di interventi e di azioni mirati sul tema dell’accessibilità”. 

A illustrare il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche è stata l’architetta Alice Bottelli dello studio DbmLab che ha seguito il progetto: “Il piano si sofferma su un’ampia gamma di barriere architettoniche (vie, piazze, giardini) ma anche su edifici di proprietà comunale; a partire dall’edificio della biblioteca, che ha rappresentato il progetto pilota, l’indagine è stata poi allargata su tutto il territorio. Sono state individuate le diverse tipologie di barriere: ostacoli fisici per la mobilità, quelli che limitano l’accesso agli edifici pubblici, le barriere localizzate che possano confondere la percezione di chi ha una disabilità specifica e anche quelle percettive e quelle relative alle possibili fonti di pericolo”. 
Queste analisi hanno portato alla formazione di un elenco di lavori finalizzati all’eliminazione degli ostacoli fisici o percettivi differenziati per livelli di priorità che includono la riqualificazione urbana di spazi esterni, la ristrutturazione, conservazione, recupero edilizio e l’adeguamento impiantistico di edifici pubblici comunali e strutture pubbliche a carattere temporaneo o provvisorio, la sistemazione degli spazi esterni di pertinenza degli edifici e delle strutture pubbliche. A questi interventi è stata poi data una scala di priorità in base alla collocazione del punto di rilevamento (se vicino a spazi commerciali, servizi pubblici, fermate dei mezzi pubblici...), al livello di accessibilità garantito e alle risorse effettivamente disponibili per la risoluzione del problema.

Stefano Villa di Ambientalmente ha sottolineato che il Peba è “un punto di partenza, una una progettazione che deve essere attuata e monitorata, importante anche per il ruolo che svolgerà nella sensibilizzazione della cittadinanza sul tema”. Un aspetto su cui ha insistito anche Alberto Anghileri di Con la sinistra cambia Lecco ricordando come spesso anche un’auto parcheggiata dove non dovrebbe rischia di costituire un grosso ostacolo per persone con una carrozzina o delle difficoltà motorie.

È invece già tutto pronto per l’inaugurazione, che si terrà il 18 ottobre, dell’oasi felina e del gattile che sono stati realizzati nell’area di villa Guzzi grazie a una riqualificazione del piccolo rudere interno al parco e di una parte impervia e remota del giardino che si è conclusa a marzo. È proprio qui che sorgerà l’oasi felina, uno spazio tutelato e protetto dove i gatti “non domesticabili” che non fanno parte di colonie feline potranno vivere in libertà in uno spazio sicuro. Una funzione diversa è quella invece che svolgerà il gattile dove saranno ricoverati gli animali abbandonati o bisognosi di cure prima di trovare una famiglia che possa adottarli. A gestire le strutture sarà l’associazione lecchese Zampa Amica che da convenzione (della durata di tre anni) si occuperà anche di promuovere interventi di carattere educativo e di sensibilizzazione e, soprattutto, delle funzioni obbligatorie per legge e portate avanti in collaborazione e sotto la sorveglianza di ATS, quali la gestione e il censimento delle colonie feline e la sterilizzazione dei gatti randagi.
M.V.
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