Valmadrera: la nuova stagione di Artesfera. C'è anche Iacchetti

Il Cineteatro Artesfera di Valmadrera ha aperto le porte alla nuova stagione con una serata, quella di giovedì 18 settembre, di presentazione ricca di entusiasmo e partecipazione. Con oltre 70 anni di attività al servizio della comunità parrocchiale e cittadina, la sala si conferma un punto di riferimento culturale imprescindibile per grandi e piccoli, un luogo dove l’arte diventa incontro, emozione e condivisione.
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La serata ha offerto al pubblico l’occasione di scoprire i titoli della stagione teatrale e cinematografica 2025/26, insieme a informazioni sulle tante altre attività promosse dal teatro. E’ stato inoltre possibile sottoscrivere gli abbonamenti con uno speciale sconto, con i presenti che hanno poi brindato insieme all’inizio di un nuovo percorso culturale.
Ha aperto la serata don Isidoro, che ha rivolto un ringraziamento sentito a tutti gli intervenuti: dalle autorità al pubblico, fino ai volontari, «vero cuore pulsante che rende possibile tutto questo». Le sue parole hanno dato il tono a un incontro che non è stato soltanto la presentazione di una rassegna, ma un momento di condivisione e appartenenza. 
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Mattia Vergani, membro del consiglio e anima dell’organizzazione, ha voluto a sua volta sottolineare il lavoro silenzioso e prezioso di tutti i volontari:«Dietro a ogni serata al teatro non c’è mai una sola persona: siamo in tanti a impegnarci in diversi aspetti, ed è davvero una macchina complessa quella di una sala della comunità. Per questo vorrei un grande applauso a tutti i gruppi: dai cineappassionati ai mascherati, fino a chi si occupa della comunicazione. Basta anche solo una serata al mese donata da ciascuno dei circa 60 volontari per rendere possibili tante aperture e tante attività». 
Ha poi raccontato la nascita del nuovo consiglio post-COVID e il suo impegno personale per ridare vita ed energia al teatro, con uno sguardo speciale verso i giovani, per rendere Artesfera sempre più attrattivo e vivo.
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Alberto Bonacina, nominato coordinatore di Artesfera lo scorso 1° settembre, ha espresso entusiasmo e gratitudine per il ruolo appena assunto: «Sono in una fase di rodaggio, ma il mio compito principale è coordinare il teatro e mettermi al servizio dei volontari e delle iniziative. Ho già potuto constatare la grande energia che ogni singolo volontario mette per far vivere questo spazio. Il mio obiettivo è creare uno spazio che dialoghi sempre più con la comunità, dove chiunque, volontario, spettatore o giovane appassionato, possa sentirsi coinvolto. Gli strumenti potentissimi che abbiamo sono i linguaggi dell’arte, teatrale e cinematografica, per costruire un luogo di incontro, confronto e crescita».
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A prendere la parola è stata anche Giovanna De Capitani che ha illustrato la nuova stagione teatrale. «Far ridere non è mai semplice», ha premesso, introducendo una programmazione che unisce comicità e riflessione, con spettacoli che sanno far sorridere ma anche pensare.
Il primo appuntamento sarà il 10 ottobre con “Affetti instabili” di Max Pisu, personaggio molto conosciuto e legato all’ambiente delle sale della comunità. Lo spettacolo racconta quanto possa essere difficile mantenere rapporti autentici quando dubbi o persone non amiche si intrufolano nella nostra vita. Pisu, grande amico di Artesfera, abbandona in questo lavoro il celebre personaggio di Tarcisio per dedicarsi a progetti nuovi e più maturi.
Il 7 novembre sarà la volta de “La scommessa” con Gaia De Laurentiis, Fabio Ferrari ed Emanuele Barrasi, che porteranno il pubblico nel mondo della ludopatia. Due uomini, entrambi scommettitori, vivono percorsi diversi: uno riesce a fermarsi, l’altro no, e le conseguenze ricadranno sul matrimonio e sugli equilibri familiari, fino a una “puntata” sulla fedeltà della moglie che destabilizzerà la situazione.
Dopo la pausa natalizia, il 9 gennaio arriverà “Relazioni quasi pericolose” con Margherita Antonelli, Claudio Batta e Giorgio Verduci. Una commedia che mescola ironia e introspezione, spingendo il pubblico a riflettere, attraverso il sorriso, sulle relazioni e sulle fragilità di ciascuno.
Il 6 febbraio saliranno sul palco Nadia Puma e Marco Ghirlandi con “Una notte all’improvviso”. Elisabetta, donna single e ipocondriaca, una notte viene sorpresa dal collega Giulio che le chiede ospitalità: la convivenza forzata porterà alla luce fragilità adulte, tra comicità e delicatezza, con uno sguardo alla solitudine contemporanea.
La stagione si concluderà il 14 marzo con una prima assoluta per l’Italia: “Buongiorno, Ministro!” con Enzo Iacchetti e Carlotta Proietti, accompagnati da altri tre attori e dalle musiche di Nicola Piovani. Una commedia grottesca e imprevedibile, punteggiata da gag esilaranti e momenti romantici. «Siamo molto affezionati a Enzo Iacchetti – ha ricordato De Capitani – non solo per la sua carriera teatrale e televisiva, ma anche per il suo impegno sociale e civile, come dimostrano le sue recenti prese di posizione su Gaza». Lo spettacolo racconta la storia di un ministro corrotto deciso a farla finita, fino all’arrivo inaspettato di una venditrice porta a porta che cambierà le carte in tavola.
«Spero che questa presentazione abbia stuzzicato la curiosità dei presenti – ha concluso la referente della Duepunti – e che la sala possa riempirsi non solo per gli spettacoli più importanti, ma per tutti, perché ognuno di loro ha qualcosa di prezioso da raccontare».
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A presentare la rassegna cinematografica è stata Mirta Dell’Oro, che insieme a Roberto, Stefano, Francesco e Giuliano compone il gruppo cinema, responsabile sia del cineforum del giovedì sia delle prime visioni del weekend.
Il cineforum prenderà il via a ottobre e accompagnerà il pubblico fino a dicembre, per poi riprendere a gennaio. «Quest’anno apriamo con L’ultimo drink, un film americano che affronta il tema della dipendenza dall’alcol e, più in generale, delle dipendenze», ha spiegato Mirta. Seguiranno titoli di generi diversi, dalle commedie leggere come La gazza ladra, fino a opere più impegnative come Green Border, che racconta l’ultima crisi umanitaria al confine tra Polonia e Bielorussia, Aragoste a Manhattan, che porta lo spettatore dentro il mondo frenetico della cucina newyorkese, e Guida pratica per insegnanti, riflessione sulla scuola moderna e sulla passione di chi insegna. Spazio anche ai rapporti familiari, con In viaggio con mio figlio, film che affronta il tema dell’autismo, e ai thriller psicologici come il francese Sotto le foglie. Non mancheranno poi le grandi produzioni come Black Bag, con un cast stellare che include Cate Blanchett e Michael C. Hall, e proposte più insolite come I morti non soffrono, un western che offre una prospettiva femminile originale sul genere. «Quest’anno, ha aggiunto Mirta, abbiamo voluto alternare leggerezza e riflessione, toccando temi molto diversi tra loro ma sempre con lo sguardo attento alla qualità. Per dare un assaggio al pubblico, abbiamo preparato anche un video con estratti di tutti i film in programma».
In chiusura di serata, Bonacina ha voluto rimarcare l’importanza della collaborazione con le istituzioni: «La Sala della comunità è sì uno spazio formalmente privato, di proprietà della parrocchia, ma con una forte vocazione pubblica. Per questo è cruciale il dialogo con le amministrazioni locali, la loro vicinanza e il loro contributo, non solo economico ma anche di credibilità e sostegno».
Ha quindi invitato sul palco le autorità presenti: il vicesindaco di Valmadrera Raffaella Brioni, l’assessore alla cultura di Civate Ilaria Rocco e il sindaco di Civate Angelo Isella.
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Brioni ha ringraziato i presenti con entusiasmo, sottolineando il valore delle associazioni di Valmadrera: «Sono davvero contenta che siano così vive e presenti sul territorio, perché dimostrano che Valmadrera è nel cuore di tutti».
Rocco ha ribadito la piena disponibilità dell’amministrazione di Civate a sostenere Artesfera: «Siamo felici di questa collaborazione tra i due comuni e pronti a supportare non solo questo progetto, ma anche altri che nasceranno grazie a questa sinergia».
Isella ha voluto rimarcare la comunanza tra le due comunità: «Ringrazio Alberto, Mattia e tutti i ragazzi che hanno lavorato a queste bellissime proposte. La collaborazione tra Valmadrera e Civate non è solo istituzionale o economica, ma partecipata con il cuore e con l’anima. Guardando il territorio dall’alto, a volte è difficile capire dove finisca uno e inizi l’altro: siamo comunità che vivono insieme, e questo teatro è un esempio bellissimo di come si possa crescere insieme». Ha poi sottolineato la qualità dell’offerta e l’accessibilità dei prezzi, resa possibile grazie al lavoro dei volontari e al sostegno degli sponsor.
La stagione 2025/26, promossa dalla Parrocchia Sant’Antonio di Valmadrera in collaborazione con Duepunti Srl di Cernusco Lombardone e con il patrocinio dei Comuni di Valmadrera e Civate, promette un anno intenso e coinvolgente, confermando Artesfera come cuore pulsante della cultura cittadina.
G.D.
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